Mia sorella... Non ha più parlato... La sua flebile voce da bambina di un tempo non si è più sentita... Ed i miei sono disperati per tutto ciò che ci sta succedendo.
Io? Io invece ero solo arrabbiato, ma che dico... Ero incazzato.
Passai tutti i giorni a cercare indizi su chi fosse, la polizia disse di aiutarci... Ma non fece nulla per paura delle Gang... L'unica cosa che potevo fare, era pensarci io.Ormai tutti i giorni li passavo alla ricerca della Gang che ha fatto questo, apparte il sabato... Che lo passavo con Giulia per tenerla all'oscuro della mia ricerca...
Non volevo che si preoccupasse, ed ho fatto tutto ciò in mio potere per non farglielo sapere.
Poi... Una notte... Sentii dalla radio della polizia che avevo rubato un messaggio.
-A tutte le unità, abbiamo trovato il covo di una delle bande zzz si crede sia la Gang colpevole del disastro della notte del 14... Ripeto, a tutte le unità, recatevi nel luogo prestabilito.-
Finalmente un messaggio interessante.
Presi il coltello che mi ero comprato coi soldi di mio padre, la mia felpa bianca... Jeans, e scarpe nere... Cappuccio in testa e sono uscito...
Non ci ho messo troppo a trovare il posto, e non fu difficile: bastò seguire l'odore di sangue secco... Il ché, dopo quello che mi hanno fatto alla casa... Non fu molto difficile. Arrivai prima della polizia, loro erano sparpagliati per una fabbrica abbandonata: gli vedevo maneggiare soldi, pistole, coltelli, strani sacchi, buste con dentro un liquido rosso denso... Io mi trovavo su uno dei muri diroccati quella notte, e da lì vedevo tutto, e da lì; sarebbe iniziata la mia vendetta.
Saltai in una grossa fessura della fabbrica, così da potermi avvicinare senza essere visto... Erano circa dieci, dov'erano gli altri?
Non ci pensai molto, ne avevo uno proprio sopra di me, lo presi per la caviglia e me lo tirai giù: adesso era lì sotto con me, gli avevo tappato la bocca, ed i suoi occhi erano un piacere: terrore puro. Dopo un po'in quella posizione gli tolsi la bandana che usava come maschera, e quella faccia... Quella faccia mi fece infuriare: era uno dei ragazzi, uno dei ragazzi che hanno aggredito me e mio fratello. Adesso ero furioso, e lui non mi ha neanche riconosciuto! -Hey- mi ritrovai a sussurrargli -Ti ricordi di me vero? No? Se ti dicessi che ero con mio fratello? Se ti dicessi che ho passato mesi in ospedale per colpa tua e degli altri?-la mia voce si stava alzando per la rabbia, quindi decisi di stare zitto... -Va a dormire bastardo.- gli tagliai la gola, e finì... In un lago di sangue... Continuai ad avvicinarmi, e poi trovai un'altro ragazzo... Feci come col primo, lo tirai giù, gli tolsi la bandana: era il biondino, il capo dei ragazzi di quel giorno, lui mi riconobbe subito...
-Ma ciao, è tardi... Va a dormire.-
Gli tagliai la gola... Ed anche lì si creò un lago cremisi... Andai avanti, ne uccisi altri quattro, tutti di quel gruppetto... Ne erano rimasti pochi, e ne tirai giù un'altro, gli tolsi la bandana...
Non era possibile...
Non lui...
Era...
Mio fratello...
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Psycho Leo
HorrorUn ragazzo, una città molto strana, e dei problemi mentali... Esiste un mix migliore? Leo e la sua famiglia si trasferiscono in una cittadina vicino al mare chiamata Lignano, là però, la famiglia viene presa dalle peggio sfighe, e si sfalda... Leo...