L'inizio di una fine

696 35 3
                                    

Mi sveglio. Non ho voglia di andare a scuola. La sveglia segna le 7:30. Tutto quello che è successo ieri non riesco a spiegarmelo e mi domando se anche gli altri lo abbiano visto.

Mi alzo dal letto caldo come uno zombie e mi congelo. Mi inizio a lavare e faccio colazione con latte, biscotti e marmellata in due fette biscottate.

Ancora mezz'addormentata accendo il telefono e vedo che Alessia mi ha scritto un messaggio:"Lò (Diminutivo di Laura) come stai? Sono le 7:00 e mi sa che non verrai a scuola...oggi c'era il compito di greco"
"Meglio così" rispondo "lo sai che odio la prof!"

Chiudo il cellulare e mi vado a vestire.
Metto una tuta grigia e le mie superstar nere.

"Vado a fare un giro in bici" grido a mia madre che acconsente.
Prendo così la mia bici rossa e vado a fare un giro in piazza.

È molto strano. La gente cammina come se niente fosse. Sfrecciando di là e di qua arrivo a via Napoli dove ad una corsetta sul lungomare non si dice mai no!

Finita torno a casa e finisco il libro sui giganti dove scopro molte cose. Tra cui: essi non hanno nè un'apparato riproduttivo nè uno digestivo.

Mi stendo sul letto e mi tormento sull'accaduto del giorno prima.

Lavoro al pc ed incomincio, verso le 3:00 p.m. a fare i compiti.
Bum! Bum!
...
Bum! Bum!

Il mio respiro incomincia ad essere affanoso. Mi scendono piccole gocce di sudore sulla faccia e mi tremano le mani...sapevo che erano tornati.

Prendo tutto ciò che c'è in cantina ed esco fuori.

Cammino fino a quando non lo trovo difronte me.

È orribile...sta mangiando alcune persone...ma io non lo temo.

Provo gli aggeggi ormai vecchi e magicamente mi ritrovo sul tetto di un palazzo.

Sono proprio faccia a faccia a lui e so come agire (lo avevo letto nel libro).

Prendo le lame e con un colpo netto, senza che lui mi riuscisse a notare, gli taglio la parte dietro il collo e lo faccio accasciare a terra...

Che soddisfazione!

L'attacco dei giganti nel 21^ secoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora