Capitolo nove: dubbi e paure

1K 80 19
                                    

Nelle mie vene scorre il sangue dei Mikaelson, mia nonna Ester era una strega potente ed anche la sorella, Dahlia aveva dentro di sé un potere strabiliante, esattamente come mia zia Freya. Come loro sono una delle più potenti streghe al mondo, la reggente più giovane che sia mai esistita, ma nonostante questo difronte al grande amore di Damon io mi sento impotente. Le sue continue ed assillanti rassicurazioni, non mettono affatto a tacere i miei dubbi. Ho visto come le sue pupille si sono dilatate quando Elena è entrata dentro la stanza, non era solo sorpreso di vederla, c'era molto di più nei suoi occhi, anche se non vuole ammetterlo. Sono seduta sul letto, cerco di coprirmi con il leggero lenzuolo rosa pesca, mentre i miei occhi osservano Damon dormire. Lo guardo e non posso fare a meno di amarlo con tutta me stessa, amo ogni singola piega del suo corpo ed ogni sfaccettatura del suo particolare carattere. Il suo corpo inizia a muoversi pian piano, e dalle sue labbra fuoriesce un leggero mugolio. "Sei proprio un dormiglione"; commento cercando di modulare la mia voce, non voglio che si accorga dei miei timori, odierei essere vista da lui come una ragazzina piena di dubbi. Mi chino verso di lui sfiorando le sue labbra, respirando con avidità il suo profumo; "che impegni abbiamo oggi?"; Mi domanda tenendo gli occhi chiusi; "non saprei, non abbiamo nessun impegno importante"; replico facendomi spazio fra le sue braccia, che mi accolgono e mi stringono; "allora rimaniamo a letto tutta la giornata"; mi sussurra con voce profonda; "tutta la giornata?"; Chiedo sorridendo sulla sua pelle. Lui con irruenza mi afferra il bacino, e con agilità mi fa sedere sul suo torace; "cosa vorresti fare?"; Chiedo con aria innocente. Damon inarca le sue labbra formando il suo tipico sorrisino arrogante, ma dannatamente affascinante. "Questo"; esclama, fiondandosi un secondo dopo sulle mie labbra. Le sue mani scivolano lungo la mia schiena, mentre le sue labbra divorano il mio collo. Chiudo i miei occhi, assaporando ogni secondo di beatitudine che riesce a regalarmi Damon.  Amo il modo in cui mi sfiora, è passionale e delicato al contempo. Ci abbandoniamo alla passione, fino a quando una voce femminile non richiama la nostra attenzione urlando a squarcia gola. Io e Damon ci osserviamo a vicenda con preoccupazione, e senza indugiare ci alziamo dal letto, rivestendoci. Rinunciando in questo modo alla nostra giornata di puro relax. Quando arriviamo al piano di sotto, ci ritroviamo davanti Elena, che non sembra affatto serena. "Vi devo parlare"; dice guardando entrambi con agitazione. Faccio guizzare il mio sguardo su Damon, che continua a guardare Elena poco amichevolmente; "spera per te che sia una cosa importante"; replica Damon guardando la sua ex stringendo i suoi pugni. "Sarà meglio mettersi comodi"; ci consiglia sfregandosi nervosamente le mani fra loro. Tutti e tre ci accomodiamo sul divano, Elena è seduta difronte a noi e sembra realmente preoccupata; "potresti andare al dunque?"; Chiede Damon leggermente infastidito, alzando i suoi occhi al cielo. "Darcey qui è in pericolo"; dice indicandomi. Damon prima che lei possa continuare a parlare, interviene; "una mossa davvero astuta da parte tua"; commenta con pungente ironia; "sto dicendo la verità"; si difende lei corrugando la sua fronte; "sì certo. Ammettilo vuoi allontanarla da Mystic Falls"; ribatte Damon con aria furiosa; "non sono venuta qui per essere accusata ingiustamente. Me ne vado"; replica alzandosi, camminando verso la porta principale. Per un attimo osservo Damon con ira, e istintivamente richiamo Elena; "non andare, raccontaci ogni cosa"; dico sorprendendo anche me stessa oltre che Damon. Elena ritorna verso di noi un po' più indispettita, ma sembra ancora intenzionata a parlare. "Ieri sera dopo essermene andata da questa villa, ero confusa. Non sapevo chi mi avesse riportato in vita, e ho costatato con i miei occhi, quanto siano cambiate le cose da quando sono morta. Avevo bisogno di qualcuno che mi confortasse, quindi sono andata al grill, per incontrare Matt, ho iniziato a bere insieme a lui, fino a quando non sono entrate due donne"; racconta con uno sguardo buio e preoccupato; "le due donne parlavano di una vendetta contro Darcey"; ci rivela destando la nostra preoccupazione. "Che vendetta?"; Urla impetuoso Damon. "Vogliono toglierle i poteri, e ucciderla"; replica abbassando lo sguardo verso il pavimento. Damon spalanca con terrore i suoi occhi azzurri; "stai mentendo"; esclama contro di lei; "è la verità"; ribatte lei frustrata; "chi erano le due donne?"; Le domando io sembrando apparentemente calma; "non lo so, ma di sicuro ti conoscevano bene, perché sono state loro a riportarmi in vita". Alla sua ultima rivelazione, il mio corpo si congela, credo di sapere chi sia una delle due donne; "Marvina"; sibilo sottovoce, con il terrore negli occhi. Non dovevo abbassare la mia guardia, dovevo continuare a stare allerta. In fondo sapevo che lei non si sarebbe mai fermata, mi ha dichiarato guerra, e non placherà la sua ira finché non vedrà il mio corpo senza più un briciolo di vita. "Troverò quella maledetta strega e le strapperò il cuore"; grida Damon sopraffatto dall'ira; "vado da Alaric, e cercherò insieme a lui quella stronza"; dice prima di uscire come una furia dalla villa. Provo a richiamarlo ma i miei tentativi sono vani. Rimango in casa da sola con Elena, l'aria fra di noi è abbastanza tesa ed imbarazzata. "Potevi non dire nulla e riprenderti Damon"; borbotto guardandola con un sopracciglio alzato; "sì, ma non amo giocare sporco"; replica lei camminando avanti e indietro, sembrando nervosa. "Grazie Elena"; le dico improvvisamente, destando il suo stupore; "voglio solo che lui sia felice"; risponde sorridendo debolmente. Ci guardiamo per un po' senza alcuna rivalità, entrambe siamo innamorate della stesso vampiro, ed entrambe abbiamo avuto una vita complicata, forse ci somigliamo più di quanto io non voglia ammettere. "Damon è fortunato ad averti al suo fianco Darcey. Sei una ragazza speciale, sono lieta che tu gli sia stata vicina"; mi confessa sembrando realmente sincera. Più guardo la vampira davanti a me, più mi rendo conto che non è affatto come credevo. I suoi occhi sono sinceri e puri, all'improvviso tutta la mia rivalità nei suoi confronti svanisce; "Elena io..."; La mia frase rimane in sospeso, il mio sguardo si sofferma sulla grande finestra davanti a me. Non è possibile, sto sicuramente vivendo un incubo; "Shora"; esclamo guardandola sottecchi, mentre lei mi guarda attraverso il vetro della finestra sorridendo con malvagità. Al suo fianco c'è Marvina, ed entrambe mi scrutano con astio. Adesso mi è tutto molto più chiaro, Marvina ha sempre lavorato per conto di Shora, chissà da quanto tempo progettano questa vendetta contro di me. Tre anni fa mio padre doveva toglierle la vita, è stato troppo clemente con lei. "Sono loro le donne che c'erano ieri sera al Mystic grill"; mi sussurra all'orecchio Elena, un po' spaventata; "una di loro due è mia madre"; le rivelo a denti stretti. "Lacus"; pronuncia Marvina, comparendo a pochi centimetri dal mio corpo. La fisso destabilizzata per pochi istanti, prima di realizzare ciò che ha fatto; "qui in crociatu et dolore"; urlo contro di lei, riuscendo ad indebolirla; "Elena scappa"; le consiglio gridando; "vattene"; urlo una seconda volta notando che continua ad indugiare. Elena fugge via, ed io spero vivamente che corra a chiamare Damon. "Siamo alla resa dei conti"; Dice girandomi intorno Marvina, mentre Shora priva dei suoi poteri si limita ad osservare la scena; "perché stai facendo tutto questo?"; Chiedo arrabbiata; "tuo padre ha ucciso mia sorella, e la resa una delle creature più ignobili che esistano su questa terra". Spalanco i miei occhi puntandoli su colei che mi ha generato, non posso credere che Marvina sia sua sorella; "tu sei sua sorella?"; Chiedo sconcertata e disgustata. Nel mio sangue scorre il loro stesso sangue, è umiliante per me essere a conoscenza di una simile verità; "sì, e sono qui per vendicarla"; ribatte spingendomi, con la forza della telecinesi, contro il muro. Mi accascio a terra, rendendomi conto che il mio braccio a causa dell'impatto, si è lacerato, e adesso sanguina. Mi rialzo con lo sguardo intriso d'odio, puntando le mie mani contro di lei; "quia amaritudo est sanguis"; pronuncio concentrando su di lei gran parte dei miei poteri. Il suo volto inizia a sanguinare, ma quando le sue forze stanno per cedere, Shora interviene, portando via la sorella dalla villa. Entrambe spariscono nel nulla, lasciando l'abitazione. Proprio nello stesso attimo Damon insieme ad Enzo ed Alaric, varcano la soglia della porta; "Darcey dove sono?"; Mi domanda il vampiro sembrando affannato; "non lo so, sono sparite"; tentenno mentre il mio corpo continua a tremare; "io ed Alaric andiamo a perlustrare questa zona ed il bosco"; esordisce Enzo, uscendo nuovamente al fianco di Alaric. Damon pieno di preoccupazione nei miei riguardi, corre verso di me avvolgendomi fra le sue braccia; "Elena è corsa da me, raccontandomi ogni cosa"; mi sussurra accarezzando i miei capelli; "temevo di perderti"; mi rivela baciando la mia fronte. Mi lascio cullare dalle sue confortanti e protettive braccia. Ho bisogno di essere fragile, almeno con lui. Credevo che non avrei mai più rivisto Shora, invece è ritornata, insieme alla sua brama di vendetta.

The fear of a love never started {The Originals}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora