Capitolo 17

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James' POV

Okay, lo ammetto, mi sono comportato da vero stronzo.
Mi dispiace così tanto lasciarla sola, ma se la vogliamo dire tutta se lo merita.
Sono d'accordo sul fatto che lei non può ricordarsi niente prima dei tredici anni, ma per come parlava, per come ha confessato la sua cotta perenne, mi sembrava tutta una scena.
Insomma, era troppo precisa come parlava (sottolineo che non lo è mai, e dico mai nella vita), i suoi occhi troppo incollati sui miei per convincermi.. mi sembrava tutto studiato!
Può essere anche che lei e Tom si fossero fidanzati per trarmi d'inganno; può essere anche che dopo aver perso la memoria, Trinket sia riandata da lei per dirle chi era in realtà e con qualche lavata di cervello, le avrà detto di condurmi fino al ponte per poi convincermi a sacrificarmi per la seconda volta.
Un momento, no, sto sbagliando.
La Sophia che conosco non farebbe mai questo, sia con me e sia con chi le sta attorno.
Lei è troppo buona, troppo gentile, troppo sensibile..
E se in questi "troppi pregi" si nascondesse la vera Sophia?
E se con questo aggettivo "troppo", lei illude qualsiasi persona?
E se io fossi diventato paranoico come lei?
Sto letteralmente impazzendo.
La verità dovrebbe uscire fuori in qualche modo, ma come?
Che poi un altro aspetto che mi manca è che Mrs. Gibson, Megan e Logan sanno di questa storia.
Capisco Mrs. Gibson perché lei ci conosce da quando eravamo piccoli, ma loro due come fanno a saperlo se sono entrati nella S.S.C. da poco?
Quindi si presume che tutti fatti nostri li sanno tutta l'Organizzazione.
Oh perfetto, neanche la privacy si può più definire così al mondo di oggi.
Torno nel locale e noto che è tutto distrutto: tavoli e sedie rotte, la sala pieno di macerie e ceneri, alcune spie sia della nostra Organizzazione che della banda di Tom sono coricati per terra mentre il loro sangue scorre per terra lentamente, quel lampadario luccicante sopra la pista da ballo ora è per terra distrutto ed il cartellone con la scritta "EL FLAMINGO" è tutto strappato.
A quanto vedo, mentre io e Sophia eravamo dall'altra parte del mondo a litigare per fatti nostri, qua si sono divertiti a sparare.
Tre ombre che riflettono sul cartellone strappato camminano lentamente ed io stando sulla mia difesa, prendo la pistola e la punto su di esse.
Quando le figure finalmente sono visibili, abbasso la pistola.

"James, non vorrai mica spararci!" grida il Capo con le mani alzate insieme a Logan e Megan.

"Credevo fossero le spie della banda di quel fesso. Ma cosa è successo?"

"Dopo che tu e Sophia siete scappati, le spie di Tom hanno cominciato a sparare per farci fuori, ma noi per fortuna siamo riusciti a scappare ed a sparare qualcuno di loro. Tom ci sta dando la caccia e noi stiamo cercando di seminarlo il prima possibile." Afferma Logan.

"Io me ne voglio andare a casa." Dice Megan accarezzandosi le spalle. "E' stato un vero incubo questa missione."

"Oh Megan, io gli sto dando la caccia da una vita. Ormai non ho più paura di lui." Affermo.

"Dov'è Sophia?" domanda il capo.

"Penso che arriverà." Mento abbassando lo sguardo.

Non posso mica dire che l'ho lasciata di proposito per strada perché non credevo ad una ceppa di quello che diceva.

"Oh, siete finalmente tutti qui!" la voce di Tom si disperde nella sala e poi lo vediamo sbucare dal corridoio dei camerini. " Ed io che credevo che foste tutti morti." Punta la pistola sul trio davanti a lui.

Purtroppo loro sono disarmati, sicuramente li avranno persi per scampare da lui, e tentano di stringersi forte come se fossero una cosa sola.

"Ti ordino ti fermarti." Punto la pistola su di lui. " Sparali e tu farai la loro stessa fine." Dico con tono minaccioso.

"E se la prossima vittima sarai tu?" adesso punta la pistola su di me. Il mio cuore batte all'impazzata e la mia mano trema così tanto che sicuramente premerà accidentalmente il grilletto. "James, per te è la fine."

Il suo dito sta per premere il grilletto ed io inizio a sudare freddo.

"Tu non farai proprio un bel niente." Mi volto di scatto e trovo Sophia con una pistola in mano che sfiora il mio corpo per colpire Tom.

Dopo due spari sul petto, Tom cade per terra con il sangue che gli macchia la camicia.
Scruto meglio il volto di Sophia: oltre ad avere i lividi sul viso ed i capelli all'aria, è così arrabbiata e stanca di questa situazione che a guardarla ti mette inquietudine.

"Sophia, stai bene, per fortuna!" grido sollevato.

"Sto bene un corno, James. Ho fatto 33km a piedi solo perché dovevo salvare uno che ha non fiducia in me, una bugiarda, una escort ed un degenerato play boy." Dice indicandoci con la pistola uno ad uno.

"Almeno con quella pistola vacci piano. Non vorrei che accidentalmente sparassi ad uno di noi."

"Non mi avete nemmeno ringraziato. E per la cronaca, se potessi spararvi, lo farai volentieri." Mi avvicino a lei e le scocco un bacio sulle labbra.

Non posso farci niente se lei quando si arrabbia, è troppo tenera e carina.
Il suo corpo inizia a rilassarsi e la mano sinistra preme sul mio bicipite.

"Grazie." Mi stacco da lei e pronuncio questa parola sorridendo.

"Quindi non sei più arrabbiato con me?"

"Come potrei non esserlo? Tutto questo casino è per causa tua." Sophia abbassa lo sguardo ed io poggio la fronte sulla sua. " Ma per te ne vale la pena, davvero." Accenna un sorriso ed entrambe ci avviciniamo per baciarci ancora una volta, ma veniamo interrotti dalla voce del capo.

"E se aiutassimo il proprietario del locale a rimettere tutto in ordine? Insomma, il posto è bello e non so per quale motivo, sono riuscita ad abbordare proprio lui. Strano che non ci sia riuscita Megan." Scoppiamo tutti a ridere alla battuta, persino Megan stessa.

"Beh, non sarebbe male." Afferma Megan. " Sophia, potresti aiutarmi?"

"Ma certo, arrivo subito." Raggiunge Megan ed insieme puliscono la sala.

"Mi dispiace per la situazione che abbiamo creato." Dice Logan avvicinatosi a me. " E' stato il capo a dirci quello che dovevamo fare. Io non volevo assolutamente toccarla, credimi." Si scusa con un'aria alquanto pentita.

"Puoi aiutarmi a mettere a posto il lampadario?"

"Sì, certo." Risponde con un'aria incredula.

"Perfetto, problema risolto." Entrambi scoppiamo a ridere e così io e lui iniziamo a sistemare il lampadario.

I miei dubbi, le mi incertezze sono finalmente finiti.
Ora desidero solo di aver un futuro migliore, insiemealla mia Sophia naturalmente

FINE.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2017 ⏰

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