Capitolo Sei

104 6 3
                                    

"Allora Victoria mi dici il tuo cognome per favore? Così troviamo i tuoi genitori"
"No"
"Perché no?"
"Papà mi ha detto di non confidarmi con gli sconosciuti"
"Bravo papà allora, però non avresti dovuto neanche dirmi il nome se fossi stata una vera sconosciuta!"dico facendole l'occhiolino
"Mamma mi ha detto di stare sempre vicino a lui mentre lei andava a cercare un hotel ma a un certo punto ho visto l'ultimo cioccolatino sul tavolo di fianco la camera e dopo non l'ho più trovato"
Ma certo! Dominik prima è dovuto andare a riempire i centri tavola nell'atrio davanti gli ascensori del 3 piano perché erano finiti.
"Vieni con me Victoria, so dove potrebbe essere il tuo papà"dico prendendola in braccio per camminare più veloce
"Karolina dove vai?"
"Alba riporto questa bambina in camera, coprimi te"le dico senza neanche lasciarla parlare per avviarmi agli ascensori

Premo una volta il bottone
Premo due volte
Premo tre volte
Niente, non scende. E l'altro ascensore sta andando al 7 piano a quanto pare. Bella merda eh?

E va bene Karolina, fai le scale!
Mentre arrivo al primo piano sento la piccola Vittoria tranquillizzarsi è il suo respiro iniziare a diventare regolare, probabilmente si è addormentata
"Hei Victoria, ci sei?"le sussurro
E lei per risposta mi stringe il collo ancora più forte, come per aggrapparsi di più a me

Arrivata al terzo piano salto le camere che sono lontane dallo spiazzo davanti agli acensori con il tavolo di cui mi aveva parlato e provo direttamente le camere più vicine
Busso alla prima a sinistra e nessuno risponde, così busso un po' più forte cercando anche di non svegliare Victoria e finalmente sento un click della serratura
Quando la porta si apre rimango bloccata, Filippo Lanza è a petto nudo davanti a me e wow sembrava più piccolo in TV!
"Serve qualcosa?"mi chiede sbadigliando
"Si scusi il disturbo ma stavo cercando il papà di questa bambina, mi ha detto che alloggia qua" dico guardando dentro la stanza e oh, non avrei dovuto farlo..Simone Giannelli è buttato sul letto in mutande mentre abbraccia un cuscino nel sonno, Emma te ne sai qualcosa di come dorme tuo moroso per caso?
"Oh lei è Vittoria! È la figlia di Osmany"
"JUANTORENA?"dico per poi rendermi conto che è l'unico che si chiama Osmany
"Si"esclama ridendo "si trova in quella camera li" e mi indica la camera davanti la sua
"Oh grazie e scusi per il disturbo"
"Dammi del tu per favore, anche se ho la barba non sono così vecchio"dice salutandomi e poi chiudendo la porta
Bene, potrei morire. E chi si aspettava di ritrovarmi tra le stanze dei ragazzi che ho sempre ammirato e guardato solo alla TV? Ah devo assolutamente dirlo a Filippo

Busso alla porta giusta stavolta, e alla terza volta sento delle parole da dietro la porta
"Se sei ancora te, Matteo, sappi che ti arriva un pugno appena aperta la porta" si, riconoscerei questa voce ovunque. Ivan Zaytsev.
"No sto cercando Osmany Juantorena"escamo piano
La porta si apre e mi ritrovo Ivan Zaytsev davanti agli occhi. Cavolo sono veramente tutti troppo alti rispetto a me
"Osmany, qua una signorina ti cerca, Osmany?" urla Ivan svegliandolo per bene
"Eh? Che c'è?"dice di soprassalto uscendo dal letto
"Per caso ti sei dimenticato di lei?"dico con troppa naturalezza, ma da dove cavolo arriva tutta questa confidenza con gli estranei? Anzi con gli estranei fighi che ammiro poi?
"Victoria?"
"Proprio lei, l'ho trovata dietro una poltrona a nascondersi. Non si era nemmeno accorto che era sparita?!" ora capisco perché parlo con naturalezza, questo uomo non si era nemmeno accorto della scomparsa della sua piccola
"Pensavo la avesse presa sua madre, starà qua pochi giorni per girare Rio e poi me la riporterà via"
"Beh, deve stare più attento, era tanto spaventata"
"Mi dia del tu..Karolina"dice leggendo la mia targhetta e prendendo la bambina tra le sue enormi braccia
"Anche te allora. Stai più attento la prossima volta, buonanotte"dico andandomene e lasciandolo li, davanti alla porta, senza sentire altre scuse.
Può essere un giocatore famoso della nazionale okay, ma i bambini devono avere tutte le attenzioni di questo mondo.

"Signorina Berg, come le salta in mente di lasciare la propria postazione?" esclama Joel vedendomi uscire dall'ascensore
"Mi scusi c'era una bambina, figlia di un ospite, che si era persa e l'ho riportata da suo padre"
"Che non succeda più. La porti da me la prossima volta"
"Certo scusi ancora"
"Karolina! Scusami non mi ha creduto prima il capo"dice Alba venendomi incontro
"Tranquilla"
"Ma cosa succede?"
"Sinceramente? Non lo so nemmeno io."

Life Could Change. Where stories live. Discover now