Capitolo Sette

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Osmany Pov
"Papààà svegliatiii" okay Victoria è anche troppo sveglia per i miei gusti
"Brava piccola, ora ti faccio volare sopra papà così magari si sveglia" sento Ivan dire mentre Victoria urla di felicità
Mi alzo di fretta giusto in tempo per prendere al volo mia figlia prima che mi atterri addosso e la prendo in braccio facendola girare per poi abbracciarla
"Scusami tanto Vic, sarai stata spaventatissima ieri"
"No papà la ragazza era tanto simpatica!"
"Ed era anche carina"dice Ivan mettendosi la felpa della nazionale
"Hei te zitto che sei sposato"
"Scusa scusa" mi butta un cuscino addosso ridendo mentre mi preparo il borsone "tutte per te Juanto"
"Zitto dai che siamo in ritardo"
"Colpa tua che non ti svegliavi"
"Papà devo andare dalla mamma oggi?"
"Si amore, vorrei tanto averti qui con me ma ho gli allenamenti, papà deve vincere"
"Per me?"mi chiede
"Si tesoro, vincerò per te"

"Hei Juanto! Che casino hai fatto ieri sera? Ragazze e bambine che vengono in camera tua di notte fonda"mi chiede Pippo entrando in ascensore
"Aspettate aspettate, chi ha fatto cosa?"si intromette Matteo ridendo
"Semplicemente la piccola Victoria qua si era persa e una ragazza dell'hotel me l'ha riportata, non ho fatto neanche a tempo a ringraziarla che se n'era già andata arrabbiata"
"Per cosa scusa?" chiede Vetto con quella sua solita aria pensierosa
Ma questi qua non sanno parlare di altro?
"Mi ha praticamente urlato contro che i bambini non si dimenticano"
"Ma sei pazzo? Hai perso tua figlia?"urla Max mentre usciamo dall'ascensore
"Shhhh"dico coprendo le orecchie a Victoria che mi teneva per mano "lei è qua se non l'hai notato."
"Hei Gian! Con Emma com'è andata stamattina?"chiede Pippo mentre Simone si aggiunge al nostro gruppo
"Non bene, non sono neanche riuscito a parlarle. L'ho vista mentre camminava e parlava con una ragazza bionda..ma appena mi sono avvicinato tutte e due mi hanno lanciato un'occhiata di fuoco! Così vi ho raggiunti, il bello è che non conosco neanche la ragazza e pure lei mi ha guardato malissimo!"
"Aspetta, aveva l'uniforme?"
"Si mi sembra di sì, era elegante rispetto a Emma che era vestita in tuta. Ah è bella sempre quella ragazza" e si perde nel vuoto pensando alla sua fidanzata
"Buono a sapersi"

"Ti prego riportamela oggi pomeriggio"
"Osmany, te la riporterò quando avremo finito di girare"
"Ma passo così poco tempo con Victoria!"
"Non è colpa mia, è colpa del tuo lavoro. Ora dobbiamo andare, ciao"è così se ne vanno, la ragazza che una volta ho amato e la bambina che non smetterò mai di amare
"Dai Juanto! Vieni a allenarti, hai anche già saltato troppo"mi urla Blengini senza mai staccare lo sguardo dal suo blocco
Così mi unisco al gruppo e inizio pure io a correre e riscaldarmi, cercando di dimenticarmi tutto quello che sta succedendo nella mia vita; ma concentrandomi sulla pallavolo.

Manca ancora mezz'ora alla fine dell'allenamento quando Emma mi chiama per il massaggio alla schiena così finisco di ricevere una schiacciata di Antonov e la raggiungo nella saletta dedicata solo a lei
"Allora Osmany, come stai?"
"Cosa intendi con 'come stai'?
"Ma che domanda è? In generale"mi chiede confusa
"Allora, la schiena migliora AIA, ecco tranne quando tocchi in quel punto li"dico cercando di resistere al dolore
"E nella vita potrebbe andare meglio"
"Cosa succede?"
"Ieri ho quasi perso mia figlia, e non ho mai tempo per stare con lei. In più ieri sera sono stato sgridato come un bambino da una ragazza in piena notte"
"Eh lo so, Karolina"
"Sisi si chiamava così! La conosci?" come se non lo avessi già capito ma shh non lo sa nessuno giusto?
"Si l'ho conosciuta giusto ieri, è molto simpatica"
"E carina"
"Juanto devi dirmi qualcosa?"dice ridendo per poi fare pressione nel solito punto dolente
"Non l'ho ringraziata"
"Per averti sgridato? Scusa ma sei strano oggi!"
"Ma no! Per avermi portato la mia Victoria"
"E in più ti piace vero?"
"È una parola grossissima quella, non la conosco neanche"
"Lascia fare a me allora! Ah mi divertirò!"dice facendomi ridere e finalmente finendo la tortura del massaggio
"E te non perdoni Simone?"
"Si dai, l'ho fatto stare in pena anche troppo, ma se lo è meritato!"
"Sai come siamo noi maschi.."
"Stupidi siete, ma carini"

"Ragazzi vi va di andare in spiaggia?"chiede Pippo uscendo dallo spogliatoio
"Io vengo volentieri, siamo qui anche per divertirci no?"
"Ecco che Juanto inizia a fare baldoria ma bravo! Anche io mi unisco a voi"urla Matteo stritolandomi il braccio
"Bene tutti quelli che vogliono venire, alle 5 in spiaggia allora!"
"Ivan te vieni in camera?"
"No Osmany, vado un po' da Sasha, a stasera"
"A stasera"

"Quindi tutto a posto?"sento dire davanti a me dalla inconfondibile voce di Simone Giannelli
"Si scemo"
"Ah non sai quanto sono felice! Andiamo in spiaggia dai!"dice prendendola in braccio e facendola girare..sono troppo teneri, anche io provavo un amore così una volta
"Osmany vieni con noi?"
"Prima vado in camera, vi raggiungo la"
"Non dimenticarti di passare davanti la reception campione"mi urla Emma per poi sparire con Simone dietro l'angolo

Sempre a pensare male quelli la. Solo perché sono solo non significa che mi innamori della prima che capita eh
Anzi Emma sai cosa faccio?
Testa bassa e via dritto, non voglio neanche vedere quella ragazza..magari così capiscono che non si scherza con Osmany.
Superata la reception arrivò agli ascensori che ovviamente sono lenti come sempre
"E Victoria dov'è?"
Ah bene, io non volevo trovarla e lei ha trovato me
"Con sua madre"
"Non le sta molto simpatica sua madre vero signore?"
"No, a te cosa interessa? E perché mi dai ancora del 'lei'?"
"Sei un cliente, e io sono abituata a parlare con cortesia ai clienti"
"Ieri sera tanta cortesia non c'è stata, ma poi io non ti conosco nemmeno!"
"Nemmeno io, so solo che sei molto bravo a pallavolo. Invece la cortesia ci sarebbe stata se avessi almeno fatto finta di aver notato la scomparsa di tua figlia!"dice entrando in ascensore con due cartelline in mano
"Beh, piacere allora, Osmany Juantorena, e sono profondamente dispiaciuto per il mio comportamento"
"Karolina Berg" mi stringe la piccola mano sorridendo, solo ora mi accorgo di quanto più piccola di me sia, 25 cm sicuri
"Quindi piace anche a te la pallavolo?" chiedo molto in imbarazzo, non avevo altre idee di domande!
"Si" ride "non sai quanto" mi risponde prima di uscire dall'ascensore
"Quando ti rivedrò?" urlo fermando le porte che si stavano chiudendo
"Chiedi a Emma, lei sa tutto."

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