The story of our life(italiano)

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allora la scrittrice di questa storia sono io,ho un account su efp (kidrauhleyes)

spero vi piaccia,fatemi sapere! baci

1-capitolo

9:00A.M

Erano le 9 di sabato mattina e il sonno evaporava lentamente.

Non dovrebbe essere illegale svegliarsi alle 9 il sabato mattina?

Di sicuro non la pensava cosi mia sorella,quella vecchia trent'enne in meno pausa,che passava l'aspirapolvere.

"Odio chi sorride di prima mattina,cos'hai da ridere brutta vecchia?!fino a prova contraria mi hai svegliato con l'assordante rumore dell'aspirapolvere di sabato mattina!dovrebbero arrestarti!" Urlai esasperata

Alzò gli occhi al cielo per risposta.

Che risposta di merda.

Mi trascinai fino alla dispensa dove presi latte e cereali.                           

Versai il latte nella tazza insieme ai cereali.

Iniziai a contemplare sbuffando i miei cereali zuppi che cominciavano ad affondare nel latte della tazza.

Alla grande!ecco come cominciare male una giornata!.

Il riso soffiato dei cereali fece gli ultimi scoppiettii per poi tacere definitivamente.

Il mio sguardo si spostò dai cereali allo schermo del mio iphone illuminato.

"Kira"aprì il messaggio

'Stronzona,sei sveglia?oggi colazione allo starbucks?c'e anche abigail'

Risi mentalmente.

A kira:

'Stronzona sarai te,merdaccia certo!i miei cereali sono andati a farsi fottere,non ho scelta!'

Senza dubbio Abigail e Kira,sono decisamente le uniche che riuscirebbero a portarmi in giro,quasi volentieri,alle 9 di sabato mattina.

Ci eravamo conosciute il giorno stesso in cui arrivai a londra,esattamente 10 anni fa.

Eravamo delle piccole e graziose bambine,Kira aveva 8 anni,io 9 e quella Stronza di Abigail 12 anni.

Mi fiondai in bagno,chiusi a chiave la porta.

Mi sfilai i vestiti,accesi la radio,e mi fiondai nell'acqua calda della mia adorata vasca da bagno.

- I keep playing inside my head All that you said to me I lie away just to convince myself This wasn't just a dream Cause you were right here And I should've taken the chance But I got so scared And I lost the moment again It's all that I can think about-

Oh cazzo no.

Tutto ma non i one cessroom,i one ricchion o come si chiamano,non a prima mattina.

Li ho sempre odiati,sono ragazzini brufolosi per adolescenti in piena crisi ormonale.                  

Feci per uscire dalla vasca per far tacere i pseudo-cantanti ma scivolai sbattendo la testa sulla moquet.

Ah bastardi.

Mi alzai da terra spegnendo la radio e con un'asciugamano intorno al corpo,dirigendomi in camera mia.

"IVY DOVE SONO I MIEI SHORT?" urlai a mia sorella,cercando di sovrastare il rumore dell'aspirapolvere.

Ecco,ho fallito.

Decido di intrufolarmi in camera sua,prendendo un paio di suoi short a vita alta.

Presi i calzini dal bagno,infilai il pantaloncino con delle calze nere velate e una maglietta comprata da primark,e infilai le mie dr.martens nere opache.

Il cappello cazzo,mentre cercavo di farmi una coda alla meglio saltellavo per la stanza in cerca del mio homies con scritto 'disobey' tanto per cambiare.

Lo trovai sotto alla panca contente le scarpe.

In bagno cercai i miei trucchi,misi una matita nera alla cazzo di scimmia,e un

rossetto ciliegia che contornava le mie labbra.

Urlai un 'io vado' a mia sorella afferrando il cellulare,le cuffiette uscendo da casa.

Monckbird di eminem partì e cominciai a ancheggiare ignara di tutte quelle persone che mi stavano fissando.

In un batter d'occhio arrivai da starbucks.

"Ginger!" Urlarono all'unisono le mie amiche!

"Abbi,kì" urlai abbracciandole.

"La tua chioma rossa si vede da kilometri di disatnza"

Ridemmo.

"O entriamo subito o giuro che vi mangio un braccio"

Bene si prospera una mattinata di ingozzamenti.

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