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Entrammo un casa mano nella mano sorridendo.

Liam aveva lo stesso sorriso di quando seppe che avevo conosciuto i genitori di Harry.

un sorriso tenero,pieno di dolcezza.

Mi gettai fra la braccia di ogniuno di loro,non era passato tanto tempo ma erano ormai diventati la mia famiglia e il fatto che si erano preoccupati per la mia stabilità mentale mi riempì il cuore di gioia.

Camminavo trascinando i piedi a terra dirigendomi in cucina.

Harry era incantato a vedere la millesima replica dei Griffin,era straziante.

Erano passati otto mesi dal nostro fidanzamento ed era ormai ottobre inoltrato,avrei dovuto ricominciare i corsi all'università ma non avevo intenzione di farlo,nonostante i ragazzi mi spronassero.

"Harry ti prego,lasciami dormire" dissi gettando un cuscino alla cieca nell'intento di colpirlo.

lui scosse la testa "ripetiamo matematica e poi to lascio dormire"

io mi gettai la coperta sul capo

e scossi la testa.
"basta ti prego,ho capito"
"No ginger seriamente,alza quel culo e iniziano a studiare matematica"

Io sbuffai mettendomi a sedere.

iniziò a parlare di formule e io annuivo anche se,personalmente e sinceramente, non capivo neanche la metà di ciò che diceva.

Quando sentí la porta sbattere intuì che erano tornati i ragazzi.

Harry era rimasto tutta la mattina con me con l'intento di farmi capire qualcosa del programma del secondo anno dell'Università.
"Sono arrivati gli altri" dissi gettandomi verso il piano di sotto.

avrei fatto qualunque cosa pur di terminare quella spiegazione. "Harry mi tiene in ostaggio,tutte le sante mattinate" dissi gettando la testa nell'incavo del collo di Louis.
"Aiutami" sussurrai ironica.
"Fa bene gin" disse Liam

e gli altri annuirono.

io sbuffai.
"All'Università non ci torno" dissi incrociando le braccia al petto.
"La letteratura te la spiego io" disse Liam
"Ginger sei un'immatura" disse Harry interrompendoci,con un libro di matematica doppio e alto quanto i miei tacchi jeffry Campbell.
"Tu sei un pessimo insegnate" dissi io col broncio stampato in faccia.

lui fece per ridere ironicamente e sussurrò un 'ah ah ah'.  

***
"Sono stanca" commentai dopo che Liam tentò di spiegarmi letteratura inglese      
"non hai fatto nessuno sforzo" disse lui continuando.

io annuii
"Bene io sono stanca di essere stanca"

lui scosse il capo,demoralizzato.
"Sei proprio stupida" disse ridendo
"Voglio farmi un tatuaggio e non vedo l'ora che inizi il vostro nuovo tour,non so perché lo avete posticipato ma avremo un settimana di feste quando compierò vent'anni è stupendo,sono felicissima" dissi io rigirandomi l'evidenziatore fra le mani
"e non sei felice di studiare Shakespeare?" disse aprendo il libro

io scossi la testa alzandomi dal letto.

urlai il nome di Zayn.
"mi accompagni dal tatuatore?" dissi bisbigliando,volevo fare una sorpresa  ad Harry.

lui annuí.

***

uscimmo di casa silenziosamente e salimmo sulla motocicletta di Zayn una volta arrivata indicai il punto del tatuaggio che avrei voluto.

avrei scritto "curly hair" accanto all'ancora,infondo l'ancora era una certezza ed Harry era la mia,e a essere sincera,curly hair rispecchiava Harry.

Zayn era intenerito dalla situazione e mi parlò cercando di smorzare il dolore del tatuaggio,la tatuatrice impiegó trenta minuti e il tatuaggio nel suo complesso era stupendo.

tornai a casa trionfante con ancora la pellicola avvolta sul braccio,Zayn posò le chiavi della moto all'entrata e Harry si precipitò a salutarmi ma si soffermò sulla pellicola avvolta sul mio polso.guardò attentamente la pellicola.

e mi guardò poi accigliato.
"ti avevo avvisato che avrei messo su pelle la nostra storia."

la sua espressione non cambiò

io di risposta tolsi la pellicola mostrando la scritta rossa sull'ancora nera. "Tu sei la mi ancora"

lui di risposta mi baciò

The story of our life(italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora