Lui annuì prendendomi la mano.
"Qualunque cosa succeda non architettare un piano per distruggermi con mia sorella" disse ridendo
"Ma sei idiota? io sono venuta qui per questo" dissi ridendo a mia volta.mi baciò e una signora bruna,occhi verdi e magra ci aprì la porta.
Sembrava quasi sorpresa di vedere me,sorrise rivolgendosi ad Harry.
"È bellissima harry" disse abbracciandomi.io ricambiai.
"Mamma non mi vedi da tempo,ma abbracci ginger,ceh dico non abbracci tuo figlio?" disse incrociando le braccia "piacere ginger,sono Anne!la madre di questa lagna vivente" io risi.
"piacere mio signora" dissi tenendole la mano. lei scosse la testa.
"Anne,solo Anne" disse annuendo.
"Solo Anne" dissi ripetendo.poi rivolse l'attenzione a suo figlio.
"Finalmente hai messo la testa apposto"disse strizzandogli l'occhio.
"Non far parlare ginger con gemma!"disse urlando alla mammalei annuì.
Facendoci entrare.
"Gemma,c'è qui tuo fratello,e la sua ragazza" disse ridendo.Harry scosse la testa e sussurrò un 'andiamo' alzando gli occhi al cielo.
La figura della sorella di Harry scese le scale,erano tutti bellissimi, ora capivo perché Harry era così.
"Haz,sei troppo euforico nel vedermi" disse ironica gemma.
"Piacere gemma" disse tendendomi la mano.
"Ginger" dissi io facendo lo stesso.Harry mi prese la mano trascinandomi su per le scale.
"la mia camera,deve vederla assolutamente" disse correndo.
"Vai piano haz,non correre" dissi io cercando di tenere il suo passo.lui rise sollevandomi di peso.
io mi lasciai scappare un urlo strozzato.
"Avvisami però" dissi ridendo.
"Scusami amore" disse poggiandomi a terra.
"come mi hai chiamata?"
"amore,amore,amore" disse lui.io lo baciai ad ogni 'amore' che pronunciava.
"Bene dovrei chiamarti più spesso amore" disse ridendo e aprendo la porta di camera sua.Era una tipica camera da maschio.
Camera con un letto a una piazza e mezza, i colori predominanti erano il blu e l'arancioni e c'erano poster di calciatori e cantati ovunque.
mi avvicinai ad una foto di lui e sua sorella e sorrisi teneramente,poi passai a un'altra dove c'era tutta la famiglia.
Il papá con un camice da barbaque
la madre con Harry sulle gambe e la sorella seduta composta sulla panca da picnic.
Lì mi venne un magone,Harry se ne accorse e smorzò il silenzio con un
"Sto morendo di fame" io annui ancora un po scossa per la foto.scendemmo di sotto e la madre di harry portò in tavola di tutto.
***
"Bene ginger,come mai non hai ancora mollato Harry?" disse gemma prendendo una forchettata di spaghetti. Harry scosse la testa infastidito.
"Stai zitta" disse.la madre lo richiamò e gemma rise.
"Si vede" disse d'un tratto Anne.io mi accigliai confusa.
"Cosa?" dissi.
"Che lo ami,sono così felice" disse mostrando i suoi zigomi.io diventai paonazza.
"Da quanto tempo state insieme?" disse lei.
"Sei mamma,sei mesi" disse Harry abbracciandomi.
"ginger parlami di un po di te" disse gemma.
"Ehm,mi sono trasferita qui quando ero piccola,con mia sorella maggiore,Ivy e sono una normalissima ragazza" dissi ridendo.
"Quanti anni hai?" chiese
"Diciannove" annuirono."E i tuoi genitori?" disse gemma.
Harry finse un colpo di tosse.
"Non essere indelicata gemma"disse la madre.io scossi la resta "Sul serio non c'è problema, mia madre purtroppo è morta,mio padre beh,ecco lui è in galera". dissi abbassando lo sguardo.
Anne si alzò da tavola abbracciandomi.
"non c'è bisogno di essere imbarazzata,tutti sbagliano,non ti etichetto solo perché tuo padre ha sbagliato qualcosa" disse lei.Io ricambiai l'abbraccio stringendola forte.
Harry sorrise teneramente.
e io cominciai a piangere,mi sentivo davvero in famiglia.
Anne si allontanò e gettai le braccia al collo di Harry abbracciandolo forte lui prese ad accarezzarmi i capelli.
Sussurrò un 'tiamo gin' e io ricambiai stringendolo forte e baciandolo sulla guancia.
Dopo aver aiutato e aver parlato un po.andammo via.
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The story of our life(italiano)
Fiksi PenggemarMi trascinai fino alla dispensa dove presi latte e cereali. Versai il latte nella tazza insieme ai cereali.Iniziai a contemplare sbuffando i miei cereali zuppi che cominciavano ad affondare nel latte della tazza. [...] Mi sfilai i vestiti,accesi la...