8capitolo

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"Gin mi stai spogliando con gli occhi"

disse lui ridendo.

io sobbalzai e mormorai un 'pft'.

afferrai il bicchiere e cominciai a bere.

"ti andarebbe di fare un bagno al lago?" disse lui posando il bicchiere sul ripiano della cucina.

strabuzzai gli occhi.

c'erano meno di sette gradi e lui voleva farsi un bagno nel lago?

scossi la testa.

"neanche morta coso". dissi alzandomi e posando il mio bicchiere.

"carpe diem Gin,carpe diem" disse girandomi in torno.

risi dandogli una sberla sul braccio,piano.

Mi prese di peso,gettai un urlo e cominciai a picchiarlo forte sulla schiena.

piagnucolavo e pregavo che non mi avrebbe buttato,ma ne dubitavo.

lui rideva forte,una risata graffiante che lo rendeva estremamente sexy.

decisi di smettere di tirargli sberle sulla schiena e cercai di farlo ragionare.

"Harry ascolta,so che un topo o una scimmia sono più intelligenti di te,ma ragiona,se affondo..affondi con me,non vale la pena di rovinare quei tuoi bei capelli"

dissi avvolgendo le mie mani sulla sua vita.

un brivido gli percorse la schiena,e lui rabbrividii visibilmente.

mi mise giù.                       

"Hai vinto nanetta" disse cominciando a calciare i ciottoli.  

Risi.

****

10:00p.m

Io e Harry ci trovavamo sul divano in pelle con due plaid e il camino che alimentava grandi fiamme.

Mi lasciai ipnotizzare dal movimento delle fiamme.

Sentì lo sguardo di Harry pesante su di me e mi girai.

"Perché mi fissi?" dissi ridendo

lui scrollò le le spalle.

"Io osservo solo le cose belle. Tipo il tramonto, tipo il mare, tipo te.”

abbassai lo sguardo e mi sentì avvampare. 

feci finta di niente e mi lasciai distrarre dal fruscio degli alberi.

Harry fece una smorfia.

"ho detto qualcosa di sbagliato?"disse poggiando una mano sulla mia gamba coperta dal plaid.

scossi la testa.

boccheggiavo cercando di parlare,poi sospirai.

“è che ho o cosí tante farfalle nello stomaco che se mi buttassi dal balcone volerei."

lui rise nervosamente.

"Non abbiamo balconi qui, solo porte-finestre" disse per smorzare la tensione.

io risi. posai la testa sulla sua spalla e mi feci cullare tra le sue braccia.

***

Aprii gli occhi e faticai a riconoscere dove mi trovavo.

alzai la testa stiracchiandomi,le mie ossa indolensite scricchiolavano ad ogni movimento.

Guardai Harry,avevo la mia mano posata sulla sua cassa toracica.

la scostai temendo di svegliarlo.

Mi alzai silenziosamente,il fuoco del camino era ormai consumato.

piegai il plaid e lo posai sul bracciolo del divano.

Accesi il display del mio cellulare e stranamente non avevo nessuna chiamata persa, o messaggi non letti.

***

Mi sedetti sulla panca all'ingresso della casa,l'aria mi pizzicava il viso,rabbividii.

doveva essere presto,il cielo aveva ancora un'aria scura. Presi il cellulare per accertarmi dell'orario.

il display si illuminò,erano le otto.

Il cielo però era scuro,forse avrebbe piovuto.

I miei pensieri furono interrotti quando con la coda dell'occhio vidi Harry, che strisciava i piedi verso di me.

un grugnito prese il posto delle sue parole.

"buongiorno anche a te" dissi passandomi una mano tra i capelli.

"da quanto sei sveglia Gin?" chiese sbadigliando.

"non so,all'incirca dieci minuti più o meno" sorrisi.

"di solito non sorrido mai di mattina" continuai,ma poi misi una mano sulla bocca,quando mi resi conto di avergli fatto una mezza confessione.

tossí alzandomi e andando verso la cucina.

"sono felice di farti sorridere nanetta" mi sussurò Harry avvolgendomi la vita con le sue braccia.

sussultai e sorrisi

The story of our life(italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora