~Soldatino~

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Il risveglio di Yara fu uno dei più tranquilli che avesse sperimentato nelle ultime settimane. Stretta fra le braccia di Shu che la teneva vicina al suo petto dove sentiva nitidamente il battito lento del suo cuore, la ragazza aprì gli occhi con la consapevolezza che, quella sera, gli incubi che avevano cercato di sopraffarla per l'ennesima volta erano stati scacciati da un'abbagliante luce bluastra che l'aveva avvolta in un abbraccio fresco e sicuro. Alzò quel tanto che bastava la testa per avere un quadro completo della situazione in salotto e non si stupì di vedere chi, come lei, aveva avuto un bel risveglio.

Yui doveva aver passato tutta la notte seduta sul divano mentre Ayato, con la testa appoggiata alle sue gambe, le aveva circondato la vita con le braccia. Come gli altri suoi fratelli, dormiva tranquillamente e la bionda se ne stava approfittando per accarezzargli i capelli rossi con un'espressione d'infinita dolcezza in viso -Ma come siete carini.- Yui sobbalzò nell'udire la voce maliziosa di Yara e si paralizzò quando il vampiro si agitò nel sonno: a parte qualche smorfia, comunque, si girò supino e riprese a dormire. La bionda tirò un silenzioso sospiro di sollievo prima di guardare la corvina che stava sgusciando dalle braccia di Shu.

Non era stato un abbraccio possessivo come quello di quando aveva la febbre, le aveva lasciato i suoi spazi facendo decidere a lei come mettersi e quanta distanza volesse. Ovviamente Yara non ci aveva pensato due volte a rannicchiarsi contro di lui ma quel gesto da parte sua l'aveva intenerita e resa felice come non mai. Comunque, la ragazza recuperò il telefono che giaceva sul tappeto e aspettò Yui che stava delicatamente appoggiando la testa di Ayato sopra un cuscino ben imbottito. Quando furono sulla porta della cucina si lanciarono un sorrisetto d'intesa ed entrarono per preparare la colazione per quei sei.

Decisero di scaldare dopo il latte, il caffè e il the così da poterli presentare assieme alle brioche che stavano confezionando proprio in quel momento mentre chiacchieravano tranquillamente del più e del meno -E quindi non vanno mai in gita o in vacanza?- stava chiedendo alquanto incredula la corvina -A quanto ho sentito e visto in questi due anni le uniche volte che vanno da qualche parte sono solo per andare a scuola o a qualche cerimonia o ballo o conferenza allestita da loro padre. Per il resto, quando consegnano i fogli per la partecipazione a qualche uscita, nessuno di loro e nemmeno io li ricevo mentre d'estate i climatizzatori sono accesi fin quando sono svegli altrimenti credo che vadano al lago oppure in piscina ma non lo so. Con Ayato ci sono andata poche volte e la piscina è inutile usarla dato che la casa è fresca per tutto il giorno.- le confidò la bionda mentre travasava nei sacchetti di plastica le varie marmellate che servivano per riempire le brioche -E non ti hanno mai detto perché?- -Ho provato a chiederlo ma non mi hanno mai detto nulla. Se dovessi proprio essere sincera, credo che loro padre non li voglia troppo lontano dalla sua ala anche se non saprei dirti il perché. A quanto ha dimostrato durante il ballo di Capodanno, non sembrava proprio entusiasta di averli vicini.- rispose Yui lanciandole un'occhiata significativa e Yara annuì con un sospiro, ripercorrendo velocemente la loro entrata in scena di quella sera in cui erano state presentate ufficialmente alla comunità aristocratica vampira.

-Quindi, in pratica, non sono mai usciti dal Giappone.- dedusse la corvina mentre riempiva di crema un cornetto -No, mai.- confermò Yui appoggiando una brioche sul vassoio -Tu devi aver viaggiato molto invece.- si azzardò a dire la ragazza dopo qualche attimo di silenzio. Yara sapeva che era una domanda innocente ma non riuscì a impedirsi di bloccarsi per una frazione di secondo -Non lo definirei propriamente viaggiare ma sì, sono stata un pò ovunque anche se non ho avuto modo di rimanere troppo a lungo nello stesso posto.- la corresse dopo aver scelto con cura le parole -Come mai?- -Diciamo che ero molto popolare.- minimizzò la ragazza cominciando a sentirsi a disagio -Sei figlia di qualche personaggio famoso?- -Dipende cosa intendi per famoso.- -In che senso?- domandò confusa Yui -Beh... c'è chi è famoso perché fa ingenti donazioni a svariate ricerche per il progresso della scienza o della medicina mentre c'è qualcuno il cui nome è ritenuto famoso solo da altre persone che vivono nella sua stessa condizione.- -Non capisco.- era inutile girarci intorno, Yara lo sapeva, ma non era abituata a parlare di sé anche perché non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui qualcuno avrebbe voluto conoscere la sua storia.

Diabolik Lovers~Past's NightmaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora