23.

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Days like these aren't so bad after all.✨

Ormai sono passate due settimane da quando mi hanno dimessa, due settimane che Jin rimane a casa mia. <<Pensi di trasferirti qui?>> scherzo, guardandolo curiosare nel mio armadio. Lui ride <<Forse, ne saresti contenta>> afferma, buttandosi sul letto accanto a me.

<<Come fai a saperlo?>> domando, accarezzandogli i capelli.

<<Ne sono sicuro, insomma è ovvio che ami la mia presenza.>> dice ridendo

<<No, amo la tua cucina.>> scherzo, cercando di trattenere le risate.

<<Davvero? Solo questo?>> inizia a farmi il solletico e io scoppio a ridere.

<<Mi piace la tua risata, Yuri>> dice, dandomi dei piccoli baci sul collo, risalendo pian piano alle labbra.

Ricambio subito il bacio, che fin dall'inizio è più intenso del solito.

Si stacca da me per guardarmi negli occhi, e in questo momento sono felice che ci sia poca luce nella stanza; se non avesse iniziato a piovere, portando via il sole, mi sarei vergognata delle mie guance rosse e dalla situazione.

Lui mi fissa per un paio di minuti; le guance sono leggermente tinte di rosso, le labbra sono gonfie. Sento il suo battitto cardiaco farsi irregolare, quando poggia nuovamente le labbra sulle mie.

Inizio a sbottonargli la camicia, lasciandola cadere sul pavimento freddo, come il resto dei nostri vestiti.

Fare l'amore con lui è diverso, in senso buono.

E' confortevole.

Mi fà sentire bene, non è solo un piacere fisico ma anche mentale.

Dovrebbe essere strano trovarsi di fronte ad un nuovo corpo, eppure non è così, mi sembra la cosa più famigliare del mondo.

Ad ogni bacio, ogni carezza, sento tutto l'amore e la fiducia che proviamo l'uno per l'altra.

E' una sensazione indescrivibile.


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