Nostalgia.

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Clary camminava silenziosa per le vie di Brooklyn. Nessuno la poteva vedere. Stava seguendo Simon, il suo Simon, che da tempo si era dimenticato della sua esistenza. Per tornare da Edom non solo lui aveva sacrificato la sua immortalità, ma anche i suoi ricordi. Asmodeo, come tutti i demoni, si nutriva di felicità e si divertiva ad ammirare i ricordi umani. Simon li aveva salvati tutti ma nè Clary nè Izzy riuscivano a farsene una ragione. Isabelle era distrutta, logorata dal dolore e aveva perso la sua solita sensuale eleganza. Ora si sfogava durante gli allenamenti:
faceva schioccare la sua frusta più che mai, si esercitava nel lancio dei coltelli e nella lotta a corpo libero, maneggiava grandi spadoni e tirava con l'arco. La sera era esausta e spesso crollava  su una poltrona dell'Istituto. Mentre dormiva Clary di nascosto le fasciata le ferite, e le applicata rune di riposo e di guarigione. L'Iz serena, impavida ed elegante se ne era andata con i ricordi di Simon. Al suo posto c'era una Nephilm fredda, arrogante e malinconica. Solo Clary riusciva a calmarla perché solo lei capiva cosa significasse il dolore per la perdita di Simon.
Clary osservò il suo miglior amico: sempre il solito sorriso benevolo, gli occhiali neri che gli incorniciano il viso, alto e magro come al solito, stessi jeans larghi e la medesima maglia con la scritta. Stavolta recitava:"Rock 'n Roll".
Si stava dirigendo alle prove della sua band che finalmente aveva trovato un nome: "I Cacciatori di Ombre". Magnus le aveva spiegato che c'era una possibilità che Simon tornasse a ricordare tutto, e il nome del gruppo ne era la prova.
Dopo qualche minuto Clary si ritrovò davanti al garage di Matt, dove provavano. Entrò con Simon e si sedette. Nessuno di loro sapeva di essere osservato.
Suonarono per due ore circa e poi Simon salutò tutti uscendo.
Erano settimane che lo seguiva, silenziosamente, senza fare niente. Sperava in un ritorno improvviso della memoria dell'amico ma non era ancora accaduto nulla. Jace era preoccupato per la sorella e per la ragazza, ma loro erano apatiche e i rapporti con Clary erano freddi poiché la ragazza non accennava a miglioramenti. Stesso discorso per Iz.

Intanto in istituto Jace suonava il pianoforte. Le note malinconiche dello strumento risuonavano per tutto l'edificio, aggiungendo quella nota grottesca in più al luogo dove, di macabro, ce ne già era abbastanza. Il biondo faceva scorrere talmente veloci le dita sui tasti che a malapena si distingueva il loro contorno. Si stava sfogando. La rabbia per non saper tranquillizzare la sua rossa preferita e sua sorella, la paura di perdere entrambe... Le note danzano più veloci che mai e la sinfonia preferita del Nephilm alzò il tono. Sbagliò una, due, tre volte e poi diede un pugno al muro urlando. Aveva bisogno di uscire... poco dopo accorse Alec che, come al solito calmo, si avvicinò all'amico:
-Jace lo so che ti mancano e anche a me, peró non sistemi nulla dando pugni al muro!-
Con rimorso Jace lo guardò negli occhi e Alec lo capí al volo: era uno sguardo di scuse. In questo momento più che mai aveva bisogno del proprio parabatai, senza però dover compromettere la sua relazione con Magnus. E sì, anche Magnus non si perdonava quanto successo a Simon.
Aveva perso i ricordi e la sua immortalità per colpa del padre che tanto odiava. E così Alec era impegnato a consolare anche Magnus. Il loro rapporto stava avendo una piccola crisi. Nessun litigio, solo una chiusura da parte dello stregone che pensava di essere stato la conseguenza del male di Clary, Izzy e Jace. La solita allegria, il solito sarcasmo dei cinque si era placato come se del cemento vi fosse stato steso sopra.

Intanto Clary era tornata all'Istituto e corse nella palestra per allenarsi. Vi trovò Izzy e non riuscì a trattenere le lacrime: si gettò nelle sue braccia e singhiozzò.
-Non può non ricordarsi niente! Tutte le avventure da piccoli, tutte le scorribande fatte anche con voi!- urlò Clary sulla spalla di Iz che le passó una mano sui capelli: una carezza, per consolarla.  -Lo so Clary, non sai quanto mi piacerebbe tornare indietro. Indietro a quando eravamo ad Idris e quando beh...-
Isabelle deglutì, non sopportava di dover ricordare anche Max.
Riprendendo forza la mora continuò: -Avrei potuto uccidere Sebastian ed evitare la morte di moltissime persone e quanto successo a Simon!-
-Izzy non te ne fare una colpa! Quella è solo di Valentine e di Sebastian!-
Le ragazze scoppiarono poi all'unisono a piangere e si strinsero in un forte abbraccio.

*Spazio me*
Ciao a tutti. Per chi non mi conoscesse mi chiamo Chiara e sono una drogata di Shadowhunters.
Vi ringrazio per essere quì a leggere la mia storia e spero che vi possa piacere.
Baci❤

    Chiara❤

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