Da quando ho ricominciato a giocare a calcetto, ho scoperto di non provare più invidia per i praticanti di sport estremi, perché sono ormai diventato UNO DI LORO!
Siccome so che siete scettici, vi elencherò 5 motivi per convincervi del fatto che un trentacinquenne che gioca a calcetto, è un pericolo per sé stesso e la comunità e corre più rischi di un pilota di formula uno:
1) Dovete farvene una ragione. Anche se avete comprato la maglietta del Real Madrid, voi non siete come Cristiano Ronaldo.
Quindi se pure vi capita di segnare rotolando su voi stessi, reagite pure con un compito "Olè", invece di strapparvi la maglietta urlando convinti di fare lo stesso effetto alle donne che guardano il match! Non è bello che gli spettatori debbano coprire gli occhi ai propri pargoli, per preservare loro da tale mesto spettacolo!2) Nel rimettere gli scarpini dopo lungo tempo, una marea di ricordi popolano la vostra mente. Ricordi di oratori e libertà, di corse nei prati, calci a pallone, pomeriggi d'estate. Come dei ragazzini pieni di energie, correte nel campo convinti di avercele ancora queste energie, ma la triste realtà e i 15 anni di mesta vita sedentaria, vi presentano il conto dopo trentasette secondi di corsa a perdifiato. Non provateci nemmeno a lasciarvi andare ai ricordi, se non volete scambiare il vostro colorito rosa, con un inquietante aspetto cianotico dovuto a paralisi respiratoria!
3) Avete le ginocchia così deboli e malandate dalla lunga inattività che a malapena vi reggete in piedi, ma voi vi incaponite in improbabili serpentine e dribbling al primo tocco di palla (vabbè almeno nella vostra testa è quello che state facendo, in realtà sembrate aborigeni che danzano in preda ad un rito ancestrale di accoppiamento); i legamenti ci mettono un attimo a saltare in circostanze simili!
4) Mentre voi passavate i week end a mangiare dolci e pizze, qualcuno si è allenato a dovere. Sudava in palestra, andava a correre. Si teneva in forma. È matematico: questo qualcuno sarà inevitabilmente il vostro avversario e correrà come un cavallo per tutta la partita irridendovi e umiliandovi come non mai. Una pratica sana e responsabile suggerisce di accettare serenamente il vostro destino senza provare ad imitarlo. Non sarete mai come Rocky Balboa che in barba a tutti i pronostici le suona ad Apollo. Per voi non ci sarà una forza misteriosa che vi donerà velocità e lo sprint dei giorni migliori. Se insistete a stare dietro alla lepre, vi attenderà solamente un'inevitabile arresto cardio-circolatorio!
5) Infine: i 35 enni che giocano a calcetto inevitabilmente correranno (diciamo pure "cammineranno") a cazzo per il campo senza tenere una posizione che sia una per più di tre secondi. Se la palla va avanti, andranno tutti avanti. Se la palla tornerà indietro, loro rimarranno avanti perché non avranno più la forza di tornare.
Accettate serenamente questa verità e non rompete i maroni a urlare indicazioni tecnico tattiche per tutta la partita, a snocciolare i principi dell'equilibrio o del calcio totale, perché già siete fortunati per essere sopravvissuti ai punti 1-4 ed io fossi in voi non sfiderei ulteriormente la sorte!
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