No, Pitagora non era comparso improvvisamente nella stanza affianco. Era solamente papà Cameron che stava cercando di montare uno scaffale dell'Ikea ed era caduto dalla scala.
Non credo che nella mia vita sia stata delusa così tanto.
No, nemmeno quando a cinque anni pensai di aver trovato la soluzione alla siccità: ovvero bere la pipì. Ma mia madre bloccò subito le mie fantasie dicendomi che la pipì non era l'acqua del rubinetto.
Grazie ai suoi insegnamenti ora sono una ragazza intelligente.Demoralizzati, io e Dante ci sdraiammo sul letto a guardare il soffitto.
"Forse accade una sola volta" ipotizzai
Nel tempo che Alighieri ci mise per ribattere, girai con gli occhi la mia stanza. Era bella e spaziosa, con un letto da una piazza e mezzo su un lato e un'enorme libreria che copriva l'intera parete. Più vuota era l'altra: un muro bianco pronto per essere verniciato.
Proprio mentre stavo riflettendo cosa fare di quel muro il poeta si alzò dal letto mettendosi seduto. Proprio quando pensavo che mi stesse per dedicare uno dei suoi commenti profondi e filosofici disse: "Me la dai una brioche?"Mezzo minuto e tre brioche dopo arrivò mia madre in cucina. Aveva lo sguardo fisso sul telefono, aprì il frigo, prese un finocchio e lo addentò. Senza tagliarlo prima. Dal suo telefono si sentì una voce che urlava "Allison!" e capii che era Teen Wolf. Era la sesta volta in due mesi che si riguardava tutte le stagioni. Alzai gli occhi al cielo.
Si bloccò e con la bocca piena mi rimproverò
"Guendolyn Dallas, ti ho visto"
Io e Dante ci guardammo interrogativi
"Non fare quella faccia in mia presenza Dallas"
E sempre guardando il telefono se ne andò.
"È una strega, al rogo!" Sibilò il poeta.
Ma la caccia alle streghe non è cominciata molto tempo dopo la sua morte? Ignorai questa minuscola lacuna in storia.
Un secondo dopo la soluzione del problema mi si presentò davanti come Gesù a San Paolo "È come nei film! Ti devi adattare alla vita odierna e quando finalmente ti ci abituerai dovrai tornare in paradiso, ci saranno tante lacrime ma é l'unica soluzione"
Un cipiglio si formò sulla fronte di Alighieri.
Ma era un'idea geniale."Come prima attività ho scelto il cinema, stanno ridando Titanic, non è una cattiva idea"
Lo presi per mano per attraversare la strada. Ieri stava quasi per svenire quando ha visto per la prima volta un autobus. Non volevo rischiare.
"Cosa è?"
"La storia di una nave che affonda"
"Benedectis siano i portatores di peccati mortali al lo interno di codesta nave"
Entrammo al cinema e ordinai dei pop-corn
"Bicchiere piccolo, medio, grande o gigante?"
"Due grandi, grazie"
Dante si girò verso di me "Polp-Cornos? Lo dovresti sapere che al nominativo fa Cornus!"
Roteai gli occhi. Si possono slogare i bulbi oculari? Se continuavo così, sarei diventata strabica a breve.
Spostai la mia attenzione ai pop-corn che stavano cominciando a scoppiettare, Dante si mise le mani nei capelli "Oh Gesù Cristo, la magia esiste"
Ridacchiai dandogli una spintarella e prendendo i due recipienti.
Tre ore dopo
Tossicchiai.
Il poeta continuava a frignare.
"Dante..." gli misi una mano sulla spalla
"Shh" mi zittì lui.
Guardai l'orario, il film era finito da dieci minuti e Alighieri stava piangendo ininterrottamente dalla metà del film.
Gli offrii un fazzoletto e lo aiutai ad alzarsi.
"Ci stavano su quella porta, ci stavano!"
"No Dante, sarebbero affondati"
"Non... non è vero" continuò a singhiozzare
Cercai di guardare il lato positivo "Dai Dante, che cosa abbiamo imparato oggi?"
Non rispose.
"Abbiamo imparato che nelle battaglie tra barca e iceberg vince sempre l'iceberg" dissi allegra
"No" disse Alighieri "Abbiamo imparato che le tue idee fanno veramente piangere" si soffiò il naso rumorosamente "E ora dammi un altro fazzoletto Guendolina"Erano le nove di sera e i miei genitori stavano guardando Chasing Cameron, il vecchio programma di papà. Con la scusa di averlo visto almeno una ventina di volte andai in camera con una scorta di panini imbottiti e due brioche kinder. Mamma nutriva dei sospetti riguardo al perché stessi mangiando così tante brioche in così pochi giorni. Ma siccome non era la Sherlock della sua serie tv preferita, non ci badai.
Entrai in camera quando Dante si stava rifacendo il letto nella mia cabina armadio
"Ciao Guendola" mi salutò
"Hey, ti ho portato la cena"
Addentò subito il panino, bofonchiò un "grazie" a bocca piena. Presi il mio libro di letteratura.
"Chi conoscevi in paradiso?"
"San Gerolamo, Sant'Efisio, l'Arcangelo Gabriele et i putti"
"Eh?"
"Gli angioletti paffuti et ciccioni"
Ah. "Intendo le persone normali"
"I miei amici sono Giotto, Beatrice, Guido, Lapo, Papa Giovanni Paolo II et l'arcivescovo di Bologna"
"E non conoscevi persone come... che ne so, Petrarca?"
"Sì, ma è un poco... come dicete qua... sfigato, ecco"
"Come se tu non lo fossi" borbottai
"Non ho udito, ripeter potresti?"
"Chi, io? Non ho detto niente. Bukowski?"
"Non conosco nessuno che si appelli Buiscottoski"
Forse l'hanno mandato all'inferno.
"Lorenzo de Medici?"
"Ah, lui sta ancora scontando il purgatorio"
"Jane Austin mi hai detto di sì, vero?"
"Quella cara donna..."
"Alessandro Manzoni?"
Si fece il segno della croce "Non conosco nemmeno il motivo de la sua posizione in paradiso. Era stato un infedele! Solo per codesta qualità cento anni di purgatorio!"
Lo guardai stranita
"Quel ragazzuolo è impossibile!" continuò "Se ne va in giro con stranuli gioielli come catene platinate e copri-testa con un balcone sulla fronte"
Lanciai uno sguardo allarmato al romanzo dei Promessi Sposi poggiato sul comodino.
Aprii una pagina a caso del libro di letteratura "Conosci anche Shakespeare?"
Dante prese un rosario da sotto il cuscino e cominciò a dire degli "Ave Maria" tutti di seguito. Poi alzò il viso al cielo (o al soffitto) con le mani giunte e pregò "Oh Santissima Maria, perchè l'hai fatto entrare in Paradiso?"
Scoppiai a ridere, mi fulminò con lo sguardo. "Ha narrato di suicidio nelle sue istorie! Peccato! Peccato mortale!"
E con questo raccolse le cartacce dei panini e delle brioche.
"Fai una bona notte Guendolina" Si chiuse la porta della cabina armadio alle spalle.
Guardai l'immagine di William Shakespeare, soprannominato da me e Luke Guglielmo Frullapere, l'ho sempre considerato come una persona buona, e non come un eretico.
Guardai divertita il disegnino stilizzato di un omino che frullava delle pere affianco al suo ritratto.
Con le palpebre sempre più pesanti mormorai "Cavolo William Shakespeare, cosa avrai mai fatto"Guglielmo Frullapere runs the world
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Resurrection || Michael Clifford
Fanfic"Un dannato è scappato dall'inferno, non si sa ancora la sua identità. La sua fuga ha destabilizzato l'equilibrio che c'era tra la vita terrena e l'aldilà, le nostre teorie suppongono che il primo mondano che invocherà una persona dell'aldilà avrà i...