Capitolo Sette

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"Piacere Ludovico, il fratello di questa bestia" si presenta il biondo dal ciuffo sbarazzino indicando Tom, concentrato a farcire con prosciutto e mozzarella l'ultima pizza da infornare. Ci presentiamo tutti ma i miei occhi sono fissi su Jake, " Piacere Giacomo, ma ormai per tutti sono Jake" dice il ragazzo dai jeans strappati sorridendo e stringendo la mano ai miei amici.

"Aurora, giusto?" dice quando arriva a me, Tom ci guarda confuso "vi conoscete?" chiede, ma prima che io possa aprire bocca Jake risponde per entrambi "Diciamo che ha cercato di aiutare me e la mia mano". Il mio amico posa lo sguardo sulle nocche leggermente violacee del cantante e con un cenno di assenso va ad infornare la pizza rimasta.

Quando finalmente le pizze sono pronte ci accomodiamo a tavola e mi ritrovo di fronte a Jake che senza pensarci due volte addenta una fetta di pizza e beve poi un lungo sorso di birra. "Allora Jake raccontaci un po' dei tuoi viaggi, avrai visto un sacco di belle ragazze in giro per l'Italia" esordisce Francesco.

Il ragazzo dagli occhi neri prende il tovagliolo e si pulisce gli angoli della bocca, dopo di chè inizia a raccontare: " Si moltissime belle ragazze ma nessuna potrà mai eguagliare la sensazione di cantare davanti a più di mille persone che cantano in coro le tue canzoni. Ho suonato un po' ovunque, per mesi abbiamo dormito negli hotel e viaggiato su un camioncino pitturato da me e dal mio staff . Per quanto riguarda i posti trovo che Firenze sia la città più bella d'Italia: cultura, cibo e un accento bellissimo, in più la vista dal campanile è spettacolare. " dice sognante bevendo ogni tanto un sorso della sua birra. 

"Perchè la luna?" chiedo di getto ricevendo gli sguardi curiosi e straniti dei miei amici, "La luna è l'unica cosa che, pur essendo fisicamente lontanissima, ti fa sentire a casa. Non cambia: possiamo essere ad Hong Kong, New York o Castelforte e vedere la stessa luna" dice sorridendo soddisfatto della sua spiegazione.

Annuisco e mangio un pezzo della mia pizza sentendo gli occhi dei miei amici ancora addosso.

Quando finiamo di cenare decidiamo di sporstarci in salotto con le nostre bibite, Clarissa e Serena hanno già bevuto metà bottiglia di vodka ma non sembrano divertirsi più di tanto se non per le battute scontate di Jeffri. Marghe mi si avvicina per chiedermi consiglio su come rimanere sola con Fra, "chiedigli un passaggio, sarà felice di dartelo" le dico. Si alza raggiungendo la poltrona dov'è seduta la sua cotta e inizia a parlare dell'ultima puntata di Breaking Bad, la serie Tv che guardano tutti e due.

Sento gli occhi di Jake addosso e le guance diventare rosse così per scrollarmi l'imbarazzo di dosso mi alzo per raggiungere il frigo da cui prendo un'altra birra.

Cerco tra le posate l'apribottiglie ma non riesco a trovarlo eppure sono sicura che Tom lo tenga qui, ma mentre sono concentrata nella ricerca sento il suo suono della bottiglia che si apre. Mi giro e vedo Fra con la mia birra in mano "era di la, immaginavo fossi venuta a prendere un'altra birra e che avresti avuto bisogno dell'apribottiglie" si giustifica leggermente divertito. Gli sorrido, prendo la mia birra e gli do una pacca sulla spalla ringraziandolo prima di tornare dagli altri seguita dal mio amico.

Marghe mi rivolge un'occhiata interrogativa così le mostro la birra per farle capire il perchè della nostra assenza, dopo di che la vedo rilassarsi e posare gli occhi su Francesco che torna a sedersi vicino a lei riprendendo la conversazione sul telefilm.

La mia amica non è l'unica che si accorge della mia fuga in cucina: Jake mi sta fissando ma quando ricambio lo sguardo si alza e raggiunge Ludovico che sta parlando con Jeffri e Tom dell'ultima vittoria del Napoli contro la Roma.

Vado a sedermi sul divano vicino alle ragazze  e inizio a chiacchierare con loro. Clarissa e Serena sono due festaiole, sempre in giro per locali, la sera stanno male e il giorno dopo brindano come se niente fosse ma nonostante questo hanno una buona media all'università e Serena da qualche mese riesce anche ad aiutare il padre con l'azienda di trasporti di famiglia.

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