9. L'inizio della leggenda

2K 228 38
                                    


Louis era in estasi e non riusciva più a ragionare per il piacere che stava provando.

Harry lo stava cavalcando e lo stava cavalcando dannatamente bene.

Gli passò le mani sul petto, soffermandosi sui capezzoli, poi gli infilò una mano fra i ricci e lo attirò verso di sè baciandolo con trasporto.

Lasciò che dettasse il ritmo ancora un po', poi ribaltò le posizioni e continuò a penetrarlo con spinte sempre più forti e profonde.

I due raggiunsero il piacere quasi contemporaneamente e poi giacquero insieme, abbracciati.

Louis si sfilò dal corpo di Harry e si lasciò cadere sulla schiena respirando profondamente.

" Cosa faremo adesso, Louis?" chiese il riccio posandogli la testa sul petto.

" Vivremo alla giornata, bambola e ci sposteremo continuamente. Spero di riuscire prima o poi a lasciare gli Stati Uniti.
La sola certezza è che non voglio finire in carcere, primo perché perderei la mia libertà e secondo perché dovrei rinunciare a te..." rispose Louis.

Harry sorrise con gioia...il suo compagno non era di molte parole, ma quello che aveva appena detto era la cosa più simile ad una dichiarazione d'amore che avesse mai fatto.

Dormirono quattro ore, poi si svegliarono, si lavarono un po', mangiarono un paio di panini e uscirono nel parcheggio del Motel ancora deserto.

Louis scassinò senza problemi un'altra macchina, mentre Harry cambiò la targa con quella di un furgone posteggiato lì vicino.

Salirono quindi sul nuovo mezzo e partirono.

" Cazzo!" urlò dopo una mezz'ora Louis " Quello stronzo di proprietario di questa macchina non aveva neanche fatto il pieno!"

Il ragazzo fu quindi costretto a fermarsi ad un distributore e a fare rifornimento.

Sfilò un paio di banconote dalla parte di bottino del supermercato e scese, non prima di aver infilato la pistola nella cintura dei pantaloni.

Harry lo seguì a breve distanza.

Il benzinaio fece il pieno all'auto e Louis gli diede il denaro.

Mentre l'uomo cercava il resto nel portafoglio, Harry adocchiò un orsacchiotto rosa appoggiato sulla mensola del suo ufficio.

Tirò una manica di Louis e lo indicò con un adorabile broncio.

Il ragazzo dagli occhi blu scosse la testa ridendo e chiese al benzinaio:

" Mi può dare l'orsacchiotto rosa che c'è nell'ufficio? Glielo pago "

Il benzinaio scosse la testa e rispose:

" Mi spiace, non è in vendita. È il premio di una lotteria "

Louis insistette ancora un po', ma, di fronte all'ennesimo rifiuto dell'uomo, estrasse la pistola e disse:

" Se il mio ragazzo vuole qualcosa, io gliela do, chiaro?"

Harry sorrise, corse a prendere l'orsacchiotto, prese anche tutti i soldi dalla cassa e si precipitò verso il furgone.

Louis, prima di raggiungere il compagno, legò il benzinaio con una corda trovata lì vicino e se ne andò.

Dopo pochi minuti i due ragazzi erano di nuovo sulla strada, che sfrecciavano a tutta velocità....

Insieme...fino alla fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora