"Eyes"

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Pov Magnus

//qualche giorno dopo//

-..della psicanalisi, i cui principali indirizzi che si affermarono furono quelli di Freud, Jung e Adler..-
Stavo parlando ormai da quasi due ore di ciò che la filosofia contemporanea è padrona. Mi schiarisco la voce prendendo un sorso d'acqua, sentendo la gola secca.
Continuo per un'altra decina di minuti il mio monologo, posando attentamente lo sguardo sui miei studenti. Essere arrivato fin li era un traguardo che mi faceva sentire realizzato.
-Bene, per oggi abbiamo finito ragazzi, ci vediamo la settimana prossima-
Sorrido alla classe davanti a me che passa da silenziosa ad un accumulo di voci che chiacchierano e lentamente vanno via. Mi volto di spalle cominciando a raccattare tutti gli appunti presi in questi anni. Tanti anni, tanti paesi e nazioni diverse. Ognuna con la sua caratteristica e il suo prototipo di studente. Poggio le mani sulla cattedra e chiudo gli occhi prendendo un respiro a pieni polmoni, inalando un profumo di menta e bagnoschiuma. Sento una scarica elettrica dietro la spina dorsale e riapro gli occhi, mostrandoli in tutta la loro natura.
Un dorato misto a delle scaglie di verde e due pupille strette, verticali.
Mi volto ancora verso la classe che credevo ormai vuota, ma noto una massa di capelli neri nelle ultime file della grande sala. Inclino leggermente la testa prima di schiarirmi ancora la voce e far sparire quegli occhi da gatto riportandoli a due macchie scure.
-Ragazzo, la lezione è finita da una decina di minuti-
Vedo la sorpresa del ragazzo che alza il viso e lo punta verso di me.
*Oh, Lightwood*
-Signor Lightwood, noto con piacere che la lezione era talmente coinvolgente da averle fatto perdere la misura del tempo. O dovrei dire che se n'è fregato al tal punto da non aver neanche notato la fine della spiegazione?-
Noto il suo viso avvampare e d'istinto sorrido.
-M..mi scusi professor Bane.. ero.. io insomma stavo..-
Balbetta frasi incomprensibili muovendosi incessante sulla sedia. Inizio a camminare verso di lui fino a sedermi su un banco difronte, tenendo una gamba dritta come appoggio sul pavimento.
-C'è qualcosa che non hai compreso? O qualcosa che la turba? Sa, noi come insegnanti abbiamo il dovere di preoccuparci se un nostro studente si trova in difficoltà. Inoltre, sono stato rassicurato molteplici volte sulla sua preparazione. È uno dei migliori studenti di questo corso, se no il migliore. A detta di Hodge. Ma devo ricredermi. Non mi ha ancora consegnato il saggio che vi avevo assegnato qualche giorno fa-
Mentre parlo poggio entrambe le mani sul ginocchio della gamba poggiata al banco, e fisso quegli occhi verdi e grandi. Scruto il suo viso pulito e le braccia posate ancora sul banco.
-N..no è che.. ho un esame di etica domani, e non ci sto con la testa..-

Pov Alec

Mentì spudoratamente. Probabilmente se ne sarà reso conto. Ma cosa dovevo dirgli? "No proff è che preferisco distrarmi altrimenti la mia mente inizia a farsi film da oscar sulle sue gambe e le sue braccia?"
-Etica, probabilmente è la materia che più ho odiato in tutti gli anni di università ed insegnamento. E che continuò ad odiare. Non biasimo la tua distrazione. Sempre se si tratta davvero di questo..-
Lascia il discorso in sospeso pronunciando ogni parola con la più completa tranquillità, che mi annebbia per un secondo la vista.
*Devo andarmene, adesso!*
-O..ora devo andare..!-
Mi alzo in tutta fretta mettendo a posto le mie cianfrusaglie e scappo via paonazzo in viso come una ragazzina di 15 anni.
*Alec ma che ti sta prendendo?*

Pov Magnus

Quel ragazzo è strano. Mi ha lasciato qui impalato come un idiota nel bel mezzo di un discorso. Ho notato il suo viso rosso come un peperone e mi piaceva anche ciò che vedevo. Peccato.
Torno a prendere le mie cose e mi dirigo verso l'uscita. Salgo in macchina e mi avvio verso il mio loft. Dopo svariati minuti arrivo ed entro, lasciando la 24h contenente il materiale su di una libreria posta all'entrata.
Mi avvicino al "piano bar", in realtà un tavolino dove sono presenti gli alcolici che bevo più spesso, e verso due dita di whisky in un bicchiere adatto. Potrei usare qualsiasi bicchiere si, ma ogni singolo alcolico va servito e assaporato nel suo modo giusto. Agito lentamente il contenuto facendo imbrattare internamente il bicchiere, così da sprigionare tutto il suo aroma. Chiudo gli occhi e inspiro, liberando, un'altra volta, gli occhi da gatto che mi contraddistinguono. Adesso sono nel mio habitat, posso essere me stesso a pieno. Con uno schiocco di dita faccio partire una musica soft e mi abbandono a quel momento di relax sedendomi comodamente sul divano, osservando la bellissima città al di fuori delle finestre. Sono anni, se no secoli che quella routine mi appartiene.
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È troppo tempo che Magnus Bane non prova nuove sensazioni che però adesso, mentre ripensa a quegli occhi verdi e a quella pelle pallida contrassegnata dal rossore sulle guance, sente come un macigno sullo stomaco. Ma lui non può. Lui tra qualche anno cambierà per l'ennesima volta vita perché un fato, che lui non ha voluto, l'ha fatto nascere con poteri magici. Poteri di cui, gli esseri umani, leggono solo nei libri.
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Rimango imbambolato per ore e quando mi accorgo che è quasi sera decido di alzarmi e andarmi a fare una doccia veloce, lasciando il bicchiere sul tavolino.

|spazio alla matta psicopatica|
Quarto capitolo: andato.
Spero vi piaccia. So che non c'è stato ancora niente di eclatante, ma fidatevi di me, chi va piano va sano e va lontano!!! Le cose interessanti stanno per arrivare.
Che dire, abbiamo "scoperto" la vera natura di Magnus, essere sovrannaturale in mezzo ad una mandria di, come direbbe la Clare, mondani! Ci saranno molte altre riflessioni riguardanti il nostro stregone (e non solo), ogni volta che troverò opportuno metterò pezzi in interiorità che vi faranno conoscere i nostri personaggi.
Come credete che andrà?
COMMENTATE FACENDOMI SAPERE CHE NE PENSARE, vi prego *piange in eterno*
Beh.. ci sentiamo al prossimo capitolo 🤣
Non sono brava in queste cose!!❤
/come al solito: scusate eventuali errori/

"If we rush into this.. that I may lose you.." (SOSPESA scusatemi..)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora