È passato circa un anno dal matrimonio tra Inuyasha e Kagome. Tutto sembra procedere nel modo più tranquillo possibile, quando ad un tratto Inuyasha viene trasportato senza volerlo in un'altra avventura con nuovi personaggi, tra cui Kazumi, la sorel...
Inuyasha correva per il viale di terra battuta che si dirigeva a Sud dal villaggio, con Kagome sulle spalle. Entrambi, da quando si erano allontanati dal villaggio, avevano iniziato a percepire una strana aura demoniaca.
- Non sembra maligna, come quella di Naraku. – disse Inuyasha, che ovviamente aveva già pensato al peggio da quando aveva visto Jinenji tornare in lacrime.
- Nemmeno io provo una brutta sensazione con questa aura, la vecchia Kaede credo avesse ragione riguardo al demone. –
- Se ha ridotto Jinenji cosí non mi sembra nemmeno pacifico, quel dannato. –
- Suvvia Inuyasha, conosci Jinenji, magari ha davvero solo toccato una barriera. –
Inuyasha però non sembrava voler sentir ragioni, impuntandosi ancora una volta nella sua testardaggine.
Questa aura però, credo se ne sia accorto anche Inuyasha, è molto simile a... pensò Kagome, concentrandosi sulla sua percezione.
I due cominciarono ad intravedere, al fondo del cammino, una barriera energetica. Effettivamente sembrava potente, ricordava molto quelle di Naraku.
- Eccola laggiù, Inuyasha! –
- Sí, lo so. Per ora, il mio naso non percepisce nulla. –
Inuyasha e Kagome si fermarono proprio davanti alla barriera. In effetti, si potevano intravedere tantissimi fiori molto particolari da là fuori, ma non sembrava esserci alcuna casa nei dintorni.
Che sia un'illusione ottica? Le barriere servono anche a quello dopotutto. Pensò Kagome. – C'è qualcuno?? – gridò poi, per testare la presenza di qualcuno.
- Inuyasha, senti ancora nulla? –
Inuyasha scosse la testa: - Questo bastardo ha una barriera bella potente. Sarebbe difficile penetrarla, se non con Tessaiga Rossa. –
- Aspetta Inuyasha, non saltare a conclusioni affrettate. Magari riusciamo a parlargli senza creare troppi scompigli con Tessaiga.
Inuyasha ringhiò, come sempre quando qualcosa non gli andava bene. Sfoderò comunque la spada, per sicurezza.
- C'è nessuno qui? Vorremo solo parlare! – gridò di nuovo Kagome, verso la barriera. Certo con quello spadone in mano, Inuyasha non mi aiuta ad essere credibile.
- Sei per caso il Demone Errante? Hai un bellissimo giardino! – cercò di scovare un possibile dialogo, gridando sempre più forte, come per essere sicura che chiunque fosse lí, la sentisse.
- Non mi dà altra scelta. – disse Inuyasha, in contemporaneo con la sua spada che, come se gli avesse letto nel pensiero, diventò rossa. – Tes.... –
Kagome, in quell'attimo, percepí qualcosa. Quell'aura che percepiva prima era tornata, come se la barriera si stesse abbassando. Giurò di vedere qualcosa, come un miraggio, formarsi al centro del giardino di fiori. – ASPETTA INUYASHA! – urlò, ovviamente troppo tardi.
-...saiga!! -. Tre raggi di potere demoniaco scalfirono la barriera, e siccome quest'ultima si stava già abbassando, il colpo proseguí oltre i limiti della barriera, creando tre solchi sul terreno e distruggendo il perfetto giardino coi fiori esotici.
In quello stesso momento, la porta della casa, appena apparsa nel centro del giardino, si aprí, rivelando una inaspettata figura.
Questa, osservando tutto l'operato di Inuyasha, restò per un attimo immobile, senza espressione, con una bacchetta in bocca.
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