Capitolo 1

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Quella zona era diventata insicura per Iris, perché sapeva che più di qualcuno, ormai, aveva scoperto dove si nascondeva, dopo le urla dell'uomo nel bosco.

Decise che sarebbe partita, per trovare una nuova montagna, ma non sapeva dove si sarebbe diretta.

I maschi della sua specie erano ormai scomparsi completamente ed erano rimaste solo poche femmine, destinate a scomparire, poiché gli umani avevano scoperto il modo per sterminarle.

Si decise che avrebbe chiesto aiuto agli elfi.

Gli elfi erano delle creature estremamente belle, che vivevano nei pressi della foresta. Per ogni uomo avventurarvicisi era un'azione estremamente pericolosa.

Gli elfi erano un popolo prevalentemente di guerrieri. I più pericolosi provenivano dalla città di Valcarz.

Quando non si allenavano con le armi, erano anche dei bravi artigiani e lavoravano soprattutto l'oro e l'argento. Inoltre si dedicavano anche alla pittura, alla scrittura, alla poesia e al canto.

Iris era un'ottima guerriera, ma lei le armi se le faceva da sola con la magia. La sua preferita era una spada con l'impugnatura d'oro e pietre preziose, la lama era lavorata con la filigrana d'argento e prendeva colorazioni quali l'azzurro e il violetto. Si chiamava Raskha, la spada dei ghiacci.

Non si portò via nulla, tranne Raskha.

Sapeva che non avrebbe avuto bisogno di niente per il viaggio, perché tutto ciò che voleva avrebbe potuto farlo apparire solo pensandolo.

Così, con le esili zampe posteriori, si diede la spinta di cui avrebbe avuto bisogno e si sollevò in volo, diretta proprio  a Valcarz, a chiedere aiuto agli elfi guerrieri.

Il demone di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora