Capitolo 4

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Iris si avviò a passi veloci.

La sua camminata era leggere, quasi una corsa. Il rumore degli zoccoli delle zampe posteriori non si sentiva.

Le grandi ali erano chiuse sul suo dorso e emetteva un lieve ringhio gutturale, tipico della sua specie.

Giunse in fondo al corridoio ed entrò nella stanza che si trovava dietro allo specchio.

Somigliava all'antro di una strega. Non c'erano finestre e l'illuminazione era scarsa: c'era solo una piccola lampada che brillava di luce propria posata sul tavolino.

La Chimera scese gli scalini dalla parte opposta della stanza. Era estremamente simile ad Iris, tranne per la coda: era un serpente. Quando vide Iris il suo volto si illuminò e sorrise, un sorriso terrificante.

Le due presero una forma quasi umana e si abbracciarono.

La Chimera, staccatasi dall'abbraccio, sospirò e guardò Iris negli occhi grigio-azzurri. Aspettò che fosse la giovane demone a parlare.

"È bello rivederti madre mia" disse la ragazza.

"Cosa devi chiedermi? Hai bisogno di un consiglio?"

La ragazza spostò il peso da un piede all'altro e guardò la madre con sguardo profondo, trasmettendole i suoi sentimenti e le sue domande.

La Chimera allora disse:"Parti. Vai via da queste terre, non sono più sicure. Manderò un elfo che conosco bene con te. Vedrai, lui ti aiuterà".

A queste parole lo stomaco di Iris si strinse e fu quasi sull'orlo delle lacrime.

"Non puoi tenermi qui, con te?"

"No. Non vivresti bene. Iris, io ti conosco meglio di chiunque altro e so che hai bisogno di muoverti, di cacciare… tu sei nata predatrice."

La giovane sospirò e una lacrima solitaria scese lungo la sua guancia.

"Questo vuol dire che non ci rivedremo mai più?"

La Chimera annuì lievemente.

Senza almeno due commenti io non continuo a pubblicare.

PS non devono essere commenti di eco_cratto ;-P

Il demone di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora