capitolo 9 -Charlotte

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"Trin..trin..trin.."
Sentii qualcosa che suonava, probabilmente era la sveglia, mi al lungai per spegnerla, e poi mi alzai dal letto, una volta alzata lessi che ore erano sull'orologio, e mi accorsi che erano le 7:12, quindi decisi di fare le cose con calma.

mi alzai, presi le ciabatte, e mi recai al bagno, feci una doccia veloce e poi mi andai a vestire.

misi un paio di jeans, una polo rossa, e le mie amate nike rosse, presi la cartella, scesi, salutai la mamma e mi recai a scuola.

arrivata, vidi davanti all'entrata lui, era cosi dannatamente bello, andai verso di lui,e lo salutai, lui ricambiò abbracciandomi.

"Più tradi, dopo scuola passi da me?" chiese per poi girarsi dall'altra parte.
era strano oggi.
"certo..ma posso sapere cos'hai?" chiesi stranita.
"Nulla,dia entriamo o si arrabieranno" disse per poi prendermi la mano ed entrare.

aveva un comportamento davvero troppo strano,non gli era mai interessato fare tardi, ed oggi all'improvviso se ne esce con quella frase, c'è qualcosa che non mi torno, devo scoprire qualcosa!

la giornata passò in un batter d'occhio, appena suonò la campanella per accennare la fine delle lezioni, mi recai all'uscita, e lì vidi che alex mi stava aspettando.

dall'espressione sembrava fosse molto arrabbiato, ma appena arrivai vicino a lui, smise di colpo di parlare.

"Ehi piccola..dai andiamo" disse sbrigativo.
"Va bene.." risposi.
andammo fino alla sua macchina, mi fece salire e poi ci dirigemmo a casa sua.

"Eccoci arrivati piccola, questa è casa mia" disse aprendomi lo sportello della macchina.

entrammo, posai la cartella in un angolo della casa, e chiesi ad alex se potevo prendere un bicchiere d'acqua.
rispose di si, quindi cercai la cucina e andai a bere un bicchiere d'acqua.

una volta fatto, tornai da lui, e vidi che stavolta era andato in camera sua, bussai ed entrai.

"vieni" disse dolcemente.
"Si.." dissi intimidita.
mi sedetti vicino a lui sul letto, lui mi prese il viso e mi fece appoggiare sul suo petto.

chi lo avrebbe mai detto? alex, il ragazzo più odioso che abbia mai conosciuto, ora è sdraiato accanto a me.

ad un certo punto sentii vibrare qualcosa, quasi sicuramente si trattava di un telefono.

"Vado un attimo in bagno, aspettami qui" disse, per poi alzarsi dal letto e recarsi in bagno.
mentre lui era in bagno,vidi il display del suo cellulare accendersi.

non avevo mai fatto una cosa del genere nella mia vita.
però fui presa dalla curiosità, mi accostai per leggere meglio e vidi la notifica di un messaggio, era David il suo migliore amico.

ehi amico, allora? ti sei dato da fare con la brunetta? questa scommessa non può durare in eterno,sono passati già tre mesi.

o mio dio..era tutta una scommessa..
non ci posso credere..

mi alzai, rimasi immobile, ero sconvolta, non potevo crederci.
una scommessa? voleva scoparmi E poi buttarmi via come aveva fatto con tutte in passato, che schifo, lo stavo odiando,ma solo perche lo amavo troppo e non potevo crederci.

dopo poco lui entrò in camera, io ero lì immobile, ferma, non sapevo ne cosa dire, ne tantomeno cosa fare.
lui si avvicinò lentamente, guardo il suo cellulare e poi disse..
"Piccola non è come sembra, posso spiegarti"
"non voglio ascoltarti, mi fai schifo, non cercarmi mai più". Dissi urlandogli contro, per poi uscire dalla stanza e sbattere la porta.

ho paura di essermi innamorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora