Capitolo 10

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Matthew POV

Alzo la testa per guardarla negli occhi, osservo il suo petto alzarsi e abbassarsi per il respiro...
Stringo di più le mie mani attorno ai suoi polsi e sussulta, mi provoca come se fossi un ragazzino di 17 anni.
"Mmm cosa vorresti sentirti dire una bugia o la verità?" chiedo dandole un morso sulla parte scoperta del seno...
"L-la verit-tà" ansima buttando la testa indietro, cazzo è così sensibile
"Sono arrabbiato perché sei andata al lavoro senza reggiseno... odio vedere quando gli altri uomini ti guardano, come se volessero possederti sulle loro scrivanie" dico con voce roca
"E ricordati che ti sei MIA" do un colpo di reni per farle sentire di più la mia erezione...
Butta la testa indietro e geme, ho una voglia pazzesca di stare dentro di lei e di perdermi nel suo calore
"Matt non penso sia il caso... si insomma" sussurra girando la testa per non guardarmi, mollo la presa dai suoi polsi e le prendo la testa per fare in modo che i nostri occhi si incontrano
"Tranquilla non ti obbligherò a fare niente, che tu non voglia" la bacio alla fronte e mi alzo da sopra di lei
"Lo so che per te è uno strazio aspettare..."
"Non è uno strazio è una cosa importante per te, lo capisco per cui ti va di farci un po' le coccole fino all'ora di cena?" alla mia domanda da un sorriso da togliere il fiato
"Certo che mi va" ci sistemiamo meglio sul letto, mette la testa sul mio petto mentre io iniziò ad accarezzarle i capelli e sento che le vengono i brividi
"Lorelai hai freddo per caso?"
"No non ho freddo, solo che quando qualcuno mi tocca i capelli mi vengono i brividi, mi piace da morire" la stringo di più a me
"Sei ancora arrabbiato con me?" chiede alzando la testa
"Se ti dicessi che non lo fossi ti mentirei, ma più che rabbia provo fastidio" la sento sospirare
"Mi dispiace non l'ho fatto per darti fastidio, non so nemmeno io perché non l'ho messo certe volte mi dimentico anche di mettere le mutande" ride mettendosi in posizione supina vicino a me e io mi metto sul fianco
"Mi spieghi questa cosa?" chiedo borbottando
"No mi piace portare gli indumenti intimi, specialmente il reggiseno mi stringe come se fosse una morsa" lo dice come se fosse la cosa più naturale del mondo
"Ma non uscirò più senza intimo promesso" aggiunge accoccolandosi a me e chiudendo gli occhi.
Il suo respiro è regolare segno che si è addormentata e dopo cinque minuti mi addormento anch'io.

Mi sveglio all'improvviso sentendo bussare alla porta
"Chi è?" chiedo spostando dolcemente Lorelai
"Matthew sono Albert volevo solo dirti che la cena è pronta, vi avevo fatto chiamare ma non avete risposto scommetto perché stavate dormendo, vi aspettiamo giù se volete"
"Certo arriviamo subito, a dopo Albert"
"A dopo Matthew" sento i passi allontanarsi dalla porta.
"Lorelai tesoro svegliati è ora di cena" borbotta qualcosa qualcosa ma non accenna a svegliarsi, così le fischio nel orecchio
"Oddio chi è?" si alza di colpo mettendosi una mano sul petto
"Ma ti sei rincoglionito per caso? ma ti sembra il modo di svegliare una persona?" mi da una sberla sulla pancia mentre io mi metto a ridere
"Cosa avrei dovuto fare? non ti svegliami, mi sembravi un orsetto in letargo" mi guarda in cagnesco e io continuo a ridere
"Vado a darmi una sistemata" fa per alzarsi ma la blocco per le spalle e la rimetto sul letto e la bacio prima in modo in lento poi sempre più passionale.
Ci stacchiamo col fiatone...
"Ora puoi andare" dico lasciandola andare
"Non ti sopporto quando fai così" detto questo si chiude in bagno

Siamo seduti a tavola lontano da tutti su un tavolino per due per avere più privacy
"Ti piace l'arrosto?" chiedo guardandola
"Si è molto buono se non il migliore che ho mangiato" dice mangiandone un altro boccone
"La tua bistecca invece?"
"Buonissima, i piatti qui sono sempre impeccabili"
"Ci venivo spesso qui?" chiede di punto in bianco
"Beh si ci portavo spesso i ragazzi quando erano un po' più piccoli, quando avevo le ferie stavo qua per qualche giorno..."
"E veniva anche tua moglie?" ci fissiamo
"No lei non veniva mai diceva che era un posto per pezzenti" mi vengono in mente i ricordi di quando la pregavo di venire per far felice i bambini, ma invece in cambio ricevevo solo parole intinse di veleno
"Scusa Matthew non dovevo nominarla" mi prende la mano stringendola
"Non preoccuparti non sto male per lei ma per i ragazzi, non ha mai fatto niente per farli felici..."
"Io sono qui se vuoi parlarne perché è questo che fanno le coppie giusto?" chiede con un sorriso
"Giusto, ma adesso cambiamo discorso e...
"Allora ragazzi vi è piaciuta la cena?" chiede Rita interrompendomi
"Certo era tutto buonissimo, complimenti" dice lorelai
"Grazie sono felicissima che ti sia piaciuto e a te Matthew?" chiede amorevolmente
"Clara sai che la tua cucina è perfetta" sorrido
"Allora volete il dolce?"
"Certo cosa ci consigli?" chiede Lorelai
"Io vi consiglio il tiramisù"
"E che tiramisù sia" diciamo io e Haley insieme.
Dopo cena restiamo a parlare fino alle undici a parlare con Albert e Clara del più e del meno, dopo di che io e Lorelai saliamo nella nostra stanza.

"Allora sei stata bene questa sera?" chiedo iniziando a togliere la camicia
"Molto bene e... e quella cos'è?"chiede indicando la cicatrice che ho sulla spalla
"Oh questa... me la sono fatta in servizio" si avvicina piano e allunga la mano per toccarla, il suo tocco è leggero e sensuale.
La bacia, le sue labbra sono morbide e carnose che fanno un effetto erotico contro la parte delle mia pelle più rovinata...
"Lorelai fermati, perché se continuerai così, non so se riuscirei a non buttarti in quel letto e farti finalmente mia" ansimo cercando di farla smettere ma ottengo tutto il contrario le sue labbra si fanno più insistenti fino ad arrivare alla mia bocca e infila la lingua.
È un bacio passionale senza precedenti.
"Ti voglio Matthew, basta aspettare".

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