Capitolo 8 "È...musulmana?!"

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*Ciao a tutti, eccomi tornata con un nuovo capitolo. Questa volta è molto più lungo degli altri perciò adoratemi hahahah. Se vi piacerà sapete cosa fare! Ma ora bando alle ciance e buona continuazione*           -Caty-

Jannah's Pov

Non ho dormito molto durante la notte per paura che lui tornasse molto arrabbiato e che iniziasse a prendersela con mia madre, essendo colei che dovrebbe aprirgli la porta al suo ritorno poiché non si è degnato di prendere le chiavi. Mi sono offerta di rimanere sveglia per farle compagnia ma lei non ha voluto ascoltarmi e mi ha obbligato ad andare a dormire.

Non so precisamente a che ora mi sono addormentata, so solo che quando mi sono svegliata erano le 5:30. Non sono riuscita a riprendere più sonno. Continuavo a pensare a quando avrei avuto una vita più facile e serena. In fondo, vorrei solo un pò di amore e serenità...non credo di pretendere molto.

Mi alzo molto lentamente cercando di non svegliare nessuno poiché il nostro appartamento è molto piccolo e basterebbe a malapena per due, massimo tre persone. Figuriamoci noi che siamo in cinque.

Decisi di andare a pregare salat al Fajr, così andai in bagno a fare il wudhu, conosciuto anche come abluzione.

Una volta finito decido di iniziare a preparare i biscotti da portare alla casa di riposo. Mentre posiziono gli ingredienti sul tavolo di legno noto un sacchetto bianco. Aprendolo non rimango sorpresa nel vedere che contiene delle merendine, dei cioccolatini, delle caramelle...

Non sono sorpresa perché so bene che queste cose le ha comprate papà per farsi perdonare. È una cosa che fa fin da quando ero una bambina. Davvero pensa che con il cibo lui possa comprare il mio perdono e peggio ancora il mio affetto? Cos'è ho ancora sei anni per cascare in questa sciocchezza?! Io davvero non lo capisco.

Ci sono momenti come questo in cui vorrei urlargli tutto quello che penso di lui, ma è meglio se sto zitta perché il suo obbiettivo è proprio quello, infatti è sempre sull'attenti in attesa che qualcuno di noi faccia o dica qualcosa di sbagliato per scatenare la sua furia.

Dopo aver infornato i biscotti corro a prepararmi cercando di coprire il più possibile le occhiaie dovute al poco sonno. Quando i dolci si sono cotti li lascio raffreddare per qualche minuto e poi li dispongo dentro ad una scatola di plastica trasparente.

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Arrivo in caserma in netto anticipo così mi dirigono in cucina per appoggiare la scatola e poi andare a cambiarmi. Entrando in salotto intravedono una figura seduta ad un tavolo e avvicinadomi mi accorgo che è "Occhi profondi"...hmm, volevo dire Liam.

<<Jannah, ciao!>> esclama non appena metto la scatola sul ripiano della cucina.

<<Ciao! Lo sai che il turno inizia tra mezz'ora?>> domando io.

<<Si, mi piace essere in anticipo e poi sono una persona mattiniera. Tu, invece?>>

<<Guarda, io sono tutt'altro che mattiniera. Oggi è un miracolo che sia arrivata così presto>> confesso facendolo sorridere.

<<Biscotti?>> domanda lui guardando la scatola.

<<Tieni, te ne do solo uno>> dico porgendogli uno di quelli al cioccolato.

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