Capitolo 19 "Padre"

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Jannah's Pov

Siamo appena arrivati in una spaziosa via che si trova appresso ad un parco ricco di alberi e la chioma di alcuni di loro, oltre ad aver oltrepassato le sbarre, fa da ombra alle macchine che sono parcheggiate lì.

Non c'é nemmeno un filo di vento e per questo sto iniziando a sudare senza aver fatto ancora nulla.

Troviamo ad aspettarci una signora con indosso una lunga vestaglia color pesca. Poco lontano da lei si trova un enorme cane lupo che sta abbaiando ad uno dei cassonetti. A pensarci bene assomiglia molto ad uno dei tatuaggi di Liam.

 A pensarci bene assomiglia molto ad uno dei tatuaggi di Liam

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Noi soccorritori ci scambiamo delle facce stranite. Non riusciamo a capire il motivo per qui siamo stati chiamati.

<<Buonasera, potrebbe dirci qual'é la sua emergenza?>> Le domanda Veronica.

<<Non lo so! É tutto il pomeriggio che Lucky continua a comportarsi così senza un apparente motivo. Ho cercato di portarlo via da lì ma non ne ha voluto sapere!>> presumo si stia riferendo al cane.

Davide si avvicina a lui ma non appena l'animale si accorge della sua presenza inizia a ringhiargli contro e per poco non gli morde la mano.

Ci riprova Liam e Lucky, non si ritrae, anzi si lascia addirittura accarezzare e coccolare.

Cerca di allontanarlo dal cassonetto e inizialmente sembra riuscirci ma poi riprende ad abbaiare. A questo punto penso che voglia comunicarci che c'é qualcosa che lo sta turbando.

Gran parte della squadra dei pompieri risale sul camion visto che non ritiene ci sia un valido motivo per rimanere, mentre io vado verso l'immondizia e immediatamente un forte odore di puzza invade le mie narici.

<<Cosa stai facendo?>> mi domanda Liam che nel frattempo sta tentando di distrarre Lucky con qualche gioco. Sembra avere una buona famigliarità con i cani.

Non gli rispondo e inizio a togliere alcuni dei sacchi neri che si trovano in superficie.

Sta per riprendere a parlare ma io gli faccio cenno con la mano di stare zitto.

Sento degli strani rumori provenire da uno dei tanti sacchetti...assomiglia ad un pianto soffocato.

Non è che il poco sonno mi sta giocando dei brutti scherzi? Spero di non sbagliarmi perché gli altri me la farebbero pagare cara se li costringessi a sporcarsi per nulla.

<<C'è qualcuno!>> urlo attirando l'attenzione di tutti i presenti.

<<Camion tre siete liberi?>> sento la voce della radio provenire dal loro mezzo.

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