Intro

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Mi ritrovo, come tutti i giorni d'altronde, di nuovo a piangere sotto le mie coperte...

Scendono lacrime amare dai miei occhi, lacrime piene di dolore, lacrime di colui che ha trattenuto molto ma fatto uscire niente o poco con nessuno, lacrime di chi è stanco.

Tutte le sere, ora mai, mi ritrovo sotto le coperte a pensare come potrebbe andare meglio la mia vita o come peggiorare per non deprimermi più del dovuto e consolandomi dicendo che ci sono problemi molto più gravi, ma che non vorrei affrontare perché già quelli che ho dentro mi stanno lacerando. Forse, dico certe volte, sono io quella che non va bene, forse sono io quella che si fa tante storie per niente, forse sono solamente sbagliata e non dovevo fare nulla fin dall'inizio, forse dovrei punirmi dico altre volte, ma scaccio subito questo pensiero perché mi hanno insegnato che è sbagliato e che non fa bene e io sono troppo egoista per farlo, mi voglio troppo bene non riuscirei a farmi del male anche se certe volte ci penso e forse non sarebbe una cattiva idea.

Ora come ora vorrei scappare per un attimo vorrei liberare la mia mente. Far si che questa si liberi e pensi ad altro non al rumore del mio cuore che si continua a sgretolare e a colorarsi non più di bianco ma di un colore nuovo nella mia vita.

Il nero.

Un colore mai esistito nella mia tavolozza, sempre colorata, sempre alternativa e che segue la massa solo nella moda ma cerca sempre di distanziarsi e magari la moda farla lei. Una ragazza che fin da piccola le è stato negato il suo sogno, fin da piccola le è stato negato quello che si negherebbe ad un adolescente e fin da piccola le è stato vietato di...

Di sognare.

I suoi erano sogni "obbligati", sogni costruiti, sogni che lei pensava fossero giusti ma solo perché glieli sono stati inflitti, sogni che piano piano l'hanno fatta cadere, facendole fare scelte sbagliate e non dire nulla a nessuno...

Chi vorrebbe ascoltare la storia di una depressa?

Chi penserebbe che una ragazza sempre solare indossi una maschera quotidiana per... Dimenticare?

E inoltre non volevo parlarne con nessuno perché la vergogna, anche lei, ha deciso di fare il suo lavoro su di me!


Ecco a voi la mia storia...

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