capitolo 6

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Entro e mi dirigo verso la reception.  Anche se all'esterno sembra un luogo un po' malandato, all'interno è più carino; sono attaccati vari quadri e lo stile è un po' barocco, è molto accogliente,  nell'aria si sente un invitante odore di caffè  e provenienti dal fondo del corridoio si udiscono delle risate di  due persone che parlano 

Arrivata alla reception mi accoglie un uomo  sulla quarantina leggermente pelato, si nota che la stanchezza è padrona del suo corpo e data l'ora lo capisco perfettamente. Sono già le sei del mattino e solo ora mi accorgo della durata della camminata che mi ha fatto passare la sbronza. Ritornando a guardare l'uomo noto che ha dei tratti sul viso molto famigliari, quel sorriso l'ho già visto ma non ricordo dove. Decido di non fargli domande e di rivolgerli la parola.

-Salve vorrei prenotare una stanza singola.

- Va bene, aspetti un attimo..- comincia a scrivere qualcosa sul computer per poi ripuntare i suoi occhi su di me - per quante notti?- mi chiede prendendomi di sprovvista   .

Non ci ho pensato, e ora quanto rimarrò qui?  I soldi non mi basteranno si o no per   due settimane.

-Per ora metta tempo indeterminato.

Annuisce e ricomincia a scrivere sul computer, intanto li porgo la mia carta d'identità.

 Aspetto battendo le unghie sulla superficie laccata del tavolo.

- Tenga camera 28 secondo piano

Ringrazio e saluto gentilmente dirigendomi finalmente nella mia momentanea camera.

Salgo tutte le scale affaticata fino a cominciare quasi a strisciare per terra fino ad arrivare infondo al corridoio dove si trova la stanza. Inserisco la chiave, precedentemente datomi cortesemente dal signore.

Apro e davanti a me si estende una stanza abbastanza grande da ospitare una sola persona, che diversamente dal resto del motel è più moderna e nell'aria per mia fortuna aleggia odore di pulito, è riempita da un letto matrimoniale al centro, con davanti una tv su un mobile bianco con a fianco un piccolo frigorifero. Vicino la porta d' entrata c'è invece un armadio a due ante con specchio con a fianco una porta che suppongo essere quella del bagno. Per finire a destra del letto si trova una finestra che da sulla città illuminata solo dalla luce artificiale, mi avvicino guardando fuori dalla finestra rendendomi conto ora che sono rimasta sola.

****

Mi sveglio piano per godermi gli ultimi attimi di comodità su questo bellissimo materasso, aprendo gli occhi vengo accecata dalla forte luce penetrante dalla finestra che avevo lasciato aperta.

Mi volto verso il comodino a fianco al letto e prendo il mio cellulare.

Niente chiamate e niente messaggi da parte di quella che in teoria dovrebbe essere mia madre . Scarto l'idea di chiamarla e mi metto a leggere gli altri messaggi che mi sono arrivati, niente di speciale, solo gruppi e inutili buongiorno da persone che probabilmente non si ricordano nemmeno il mio nome. Vado nei miei social e vedo che molte persone hanno deciso di seguirmi tra cui alcuni ragazzi che mi hanno inviato messaggi ai quali decido di non dare corda, cari miei so dove volete arrivare. Mi metto a ridere ricordando la proposta che mi aveva  fatto un ragazzo tempo fa, mi aveva chiesto direttamente senza presentazioni o altro se volevo fare sesso a distanza secondo lui dovevamo mandarci a vicenda audio provocanti mentre l'altro si masturbava. Oh mio dio che gente abita questo  mondo...

Quando finalmente decido di alzarmi, mi dirigo in bagno faccio una doccia veloce e solo ora mi accorgo che ho girato mezza nuda tutta la notte, che figura e ora cosa mi metto?

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