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Fu una lunga strada, percorsa di notte, al buio più totale, ed con Elisa che mi chiedeva ogni 30 secondi quando saremmo arrivati.
Mancava poco più di 1km è sentimmo già della musica, il mio primo pensiero era
'Ma se avesse organizzato una festa dove fosse stato male ? Ma se si fosse ubriacato ? Ma se Adele stesse male ?...'
Arrivati trovai fuori dalla porta dal bar un cartello non aveva una grandezza esagerata, era proporzionato con l'insegna del bar. Lo lessi a voce altra per farlo sentire ad elisa che stava scendendo dalla bici
"Entra e vieni con me... nell'infinito e oltre."
Frase tipica da rimorchio però la scrittura era di Angelo...
Entrai tenendo Elisa per mano, mi avvicinai al barista che stranamente era girato di spalle.
"Ehi signore mi scusi mi chiamo Sarah ed sono in cerca di Angelo Adkins"
Una voce sicura mi rispose
"Ma se fossi io il tuo cavaliere ?"
Si giro ed... ERA ANGELO. Cosa prevedibile però la mia rabbia per aver fatto tutta quella strada per niente era minima a confronto della felicità nel vederlo.
Mi abbraccio forte, salutò Elisa ed parlammo del più e del meno per mezz'ora circa.
"È tardi amore, ti porto a casa io caricare le bici che chiamo un taxi."
Eravamo felicissime di non fare più tutta quella strada.
Arrivati a casa Elisa entro subito e si sdraiò subito nel divano io invece restai fuori a parlare con Angelo...
Dopo un po' di tempo si fece notevolmente freddo e decidemmo di entrare in casa mia.
I miei erano andati dai vicini ed sarebbero restati la per un po', ma anche Angelo sarebbe restato la per un po'.
Elisa si addormentò sul divano ed io portai Angelo "trascinandolo" in camera mia... lo buttai addosso al muro ed iniziai le feste, lo baciai appassionatamente per un po', le sue labbra sapevano da gin, carnose, solo oggi mi resi conto della morbidezza delle sue labbra, dalla tenerezza; si giro e spinse me contro il muro, mi tirò su una mano ed si staccò un attimo.
Gli sussurrai su un'orecchia
"Ci sta Elisa che dorme non possiamo fare casino."
Lui rise, rise di gusto spostò i capelli dal mio collo ed iniziò a mordicchiare la mia parte più esogena provocando un piccolo gemito di piacere, perché veramente mi piaceva. Ed io che volevo prendere il comando... pff.
Mi butto sul letto ed feci un piccolo rimbalzo, si mise sopra di me ed con una mano fredda mi sfilo la maglietta provocandomi un brivido lungo tutto il corpo. Ed andò avanti così tutta la notte, tra piccoli gemiti e grandi brividi.

Il giorno dopo mi sveglia con lui nudo accanto al mio corpo caldo anch'esso nudo, mi alzai, lui dormiva ancora, vidi allo specchio se sul collo ero piana di succhiotti ancora di un rosso bordeaux, ed capi che era tempo di mettermi una sciarpa. Svegliavi Angelo che si vestì in 30 secondi prima che i miei si alzassero, gli chiesi cosa fosse successo ieri sera ma lui non rispose e come un fuggitivo uscì dalla finestra come se nulla fosse.

Due giorni dopo mi arrivò il famelico ciclo, dopo quella notte non ci scrivemmo più per due giorni, fino a quando non si decise a spiegarmi il perché di questa assenza, era infuriata però sapevo che non era successo niente in quella notte, ci spogliammo e basta, niente di più niente di meno, solo due corpi nudi che si abbracciano.
Lui sintetizzo così la faccenda... ed a me andava bene così... ecco perché lo amavo ed ecco perché lo odiavo.



Hola spero questo capitolo un po' hot diciamo vi piaccia
Non ho scritto perché non lo so però oggi 31/03/2017 sto leggermente male quindi avevo voglia di scrivere.
Spero vi piaccia HOLA ♥️♥️♥️

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