Dopo ore siamo ancora qui seduti sulle piastrelle fredde e bagnate della doccia , che ormai ha smesso di far scorrere l'acqua .
Vorrei alzarmi , comincio a sentire decisamente freddo ma non ci riesco , mi sento debole come un ramo sottile in balia del vento , non mi sono mai sentita così vulnerabile , impotente e terribilmente in colpa.
L'unica cosa che mi da in un certo senso sollievo è avere qui con me Nicolò , anche dopo ore lui è la mia protezione contro il vento che adesso sembra incessante .
"Vuoi andare in ospedale ?" chiede in un sussurro .
"Si"
...Bianco, tutto ciò che vedo è bianco . Ci sono le pareti bianche , i pavimenti bianchi , persone con i camici bianchi anche il viso di Ethan è bianco ; è cosi pallido con le labbra viola e fredde , sembra morto , ma non l'ho è , è in coma ,ed è peggio perché è come se se si tenesse solo per se tutta la sua vitalità lasciando di conseguenza agli altri l'illusione tremendamente spaventosa della morte.
Lo guardo , anzi lo fisso quasi infastidita dal fatto che lui non si svegli come se il mio cervello , il mio cuore e ogni arto del mio corpo percepisse tutto questo solo come uno scherzo di cattivo gusto .
Sento una mano appoggiarsi sulla spalla, mi giro e trovo Lucas davanti a me ; è irriconoscibile ha la faccia stanca e disperata , arresa, sembra che non sappia più cosa inventarsi per convincersi che tutto questo sia falso, per mentirsi ancora una volta
dicendosi che tutto ciò non é reale, ma solo un incubo molto lungo.
"Ciao" dice improvvisamente
"Ciao" rispondo quasi indifferente, la rabbia nonostante tutto si fa sentire lo stesso.
Ci guardiamo e comincio a ripensare a tutte le cose belle e le cose brutte che ho passato con loro due e al fatto che forse non le potrò più fare con loro ; a quel pensiero mi scende una lacrima e poi un altra e un'alta e un'altra fino a quando lacrima dopo lacrima si forma un pianto disperato intervallato da singhiozzi sempre più forti, diventando cosi un grido d'aiuto. Una mano si posa sui miei capelli mentre una seconda asciuga le lacrime che scorrono incessanti sul mio viso, alzo lo sguardo per ringraziare Lucas che al momento sembra essere il mio unico appiglio , mi passa una idea per la testa , cerco di scacciarla ma è tutto inutile così chiedo
"Ne hai qualcuna con te ?"
Lui risponde subito , quasi arrabbiato
"Scordatelo, non ti darò nulla !"
"Ti prego solo una , allevierà il mio immenso dolore " dico quasi gridando la mia supplica
"D'accordo ma una soltanto una " si arrende lui con estrema facilità, forse troppa.
E così mi passa una pasticca tonda tutta bianca che io afferro e ingoio avida.
Cala il silenzio e in me si riaccende una vecchio senso di colpa che a quanto pare aveva solamente abbassato la fiamma, ma bruciava ancora senza farsi sentire per poi ricominciare a distruggermi lentamente dall'interno.
Ancora tra le sue braccia spezzo il silenzio dicendo
"Non può succedere ancora"
Appena termino la frase entra Nicolò con una espressione spaesata per la situazione che ha davanti agli occhi
"Che cazzo sta succedendo ?" chiede chiaramente infastidito dalla situazione
"Nulla" dico
La sua espressione si addolcisce non appena un'altra lacrima mi riga il viso, mi stacco da Lucas e corro tra le sue braccia, come se la stronzata appena commessa non fosse mai accaduta.
Il mio sguardo torna nuovamente su Ethan ma questa volta nessuna emozione o sensazione mi attraversa grazie a lei.
"Voglio andare a casa" dico nel silenzio
Senza dire nulla, salutiamo con un cenno Lucas e ce ne andiamo.
Siamo ancora zitti quando arriviamo a casa e dopo aver varcato la soglia dell'abitazione prendiamo direzioni diverse, per due stanze diverse
della casa, per stare il più lontano possibile.
...
Passate due lunghe ore a fissare il soffitto istintivamente mi alzo e vado da Nico, che si è addormentato con le cuffiette nelle orecchie, mi sdraio accanto a lui e prendo una delle due cuffie e me la appoggio ad un orecchio e con mia grande sorpresa sento la dolce melodia di "River Flows in you" .
Lui apre un occhio e poi l'altro mi guarda e arrossisce distogliendo lo sguardo dal mio.
Mi avvicino ancora di più a lui e dico
"Non dobbiamo allontanarci, dobbiamo stare insieme ok ?"
"Okay" risponde lui stringendomi a se
"Brooke"
"Uhm.."
"Io ho fame e tu ?"
"Un po' "
Scendiamo dal letto e andiamo in cucina ma scopriamo che non c'è nulla in frigorifero
"Andiamo a fare la spesa ?" mi chiede lui
"Adesso ? Ma sono le 21:30 é tardi per fare la spesa"
"Shh.. Conosco un posto, andiamo"
Prendiamo le chiavi della moto, i caschi e ci dirigiamo verso la moto
Mi appoggio alla sua schiena e mi stringo forte a lui così da non cadere e mi godo lo spettacolo serale della città tutta illuminata piena di vita più di quanto non lo sia giorno.
La moto si ferma davanti a un enorme magazzino tutto bianco, uno di quei posti aperti ventiquattro ore su ventiquattro.
Entriamo, il posto è deserto a eccezione di una ragazza bionda seduta alla cassa che annoiata mastica una gomma con la stessa grazia di un ruminante.
C'è un silenzio tombale, che io subito spezzo mettendomi a ridere senza alcun motivo facendo di conseguenza ridere Nico.
Corriamo tra i corridoi come due ragazzini e non ci importa, prendiamo un carrello e con una sola mossa mi ci butto dentro
"Da dove l'hai presa tutta questa carica ?"
"Sarà l'adrenalina o non so" mento
"Se lo dici tu" dice ridendo sotto i baffi
Mettiamo nel carrello ciò che ci serve poi ci dirigiamo alle casse, tutte quante deserte, dov'è finita la cassiera ruminante ?
Sento le sue mani prendermi dai fianchi, alzarmi e appoggiarmi sulla cassa , che cazzo fa ?
"Approfitto della situazione" risponde alla mia frase inespressa mostrandomi con un cenno della mano il magazzino vuoto
"Tu piuttosto...vieni qua"
Mi prende il mento tra due dita avvicinandomi a lui per baciarmi, non appena il bacio si fa intenso sento il rumore alquanto fastidioso del modo di masticare di quella bionda così mi stacco dalle labbra di Nico e mi giro per guardarla meglio con un espressione alquanto irritata in viso
"Ti serve qualcosa ?" chiedo
"Tesoro, io lavoro qui quindi se devi pagare paga se no levati dalla cassa ok ?"
La mia espressione cambia da infastidita a incazzata
"Senti carina, non venirmi a fare la predica perché sono sulla tua cazzo di cassa che oltretutto hai lasciato durante il tuo turno quindi non parliamo di chi sta sbagliando. Comunque dimmi quanto ti devo così non ti spacco la faccia in mezzo minuto ok tesoro ?"
La stronza cambia subito atteggiamento e mi fa pagare. Mentre mi da il resto però noto che sta mangiando con gli occhi Nicoló che subito le dice in tono gentile
"Ehi...Lily" leggendo il nome dal cartellino
"Si"
"Se vuoi ti do una foto da appenderti in camera così sbavi su quella, sai questa maglietta è una delle mie preferite e mi dispiacerebbe molto rovinarla" chiude la conversazione facendole togliere in mezzo secondo lo sguardo dai suoi occhi.
Poi prende le buste con una mano, con l'altra mi cinge in vita e mi stampa un bacio sulle labbra.
"Andiamo piccola" dice facendomi l'occhiolino
Salgo sulla moto con un sorriso stampato in faccia e poi rido
"Siamo troppo stronzi "
" Se no che divertimento ci sarebbe ?"
"Già "
Tornando a casa però tutta l'energia che avevo pochi minuti prima sparisce, mi torna il nodo alla gola e comincio a pensare nuovamente a Ethan; capisco che la mia tranquillità in pasticca ha finto il suo effetto.Spazio Autrice
Ehilà Personcine 🐳
Come state? Spero bene
So che dico sempre la solita cosa ma scusate per la lunga assenza ma sono stata molto impegnata con la scuola .
P.S. : se ne avete voglia condividete la mia storia con i vostri followers e consigliatemi delle storie che vi sono piaciute o che avete scritto così che io possa leggerle.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacio.
-Windstorm1
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The Bad Girl (Wattys2018)
RomanceBrooklyn non è solita a seguire le regole e ció che le viene detto , lei può essere descritta come uno "spirito libero" e non rende contonto a nessuno. Insime ai suoi due migliori amici si diverte come pochi, tra baci e addominali scolpiti di mill...