Le giornate passano, io con il mio lavoro e Nico con il suo. Ormai ci vediamo poco e ci parliamo ancora meno. Io torno quando lui dorme e io sveglio quando lui è già andato via.
Mi sento sola. Quando lavoro non ci penso, ma mentre dormo, mentre faccio la doccia, mentre leggo, insomma nel resto del tempo penso a lui che ormai è un fantasma.
Non so cosa fare.
Sospiro sovrastata dai miei pensieri, mi alzo.
Mi preparo come al solito, mangio, mi faccio la doccia, mi vesto.
Due giri di chiave.
Esco.
Sola, ancora.
Prendo l'autobus e mi perdo ancora nei miei pensieri.
Mentre sto lavorando non ci sto con la testa, rischio di far cadere diverse volte dei bicchieri.
Finisco il turno e chiamo Candace.
Il telefono squilla, uno, due, tre squilli...
"Pronto"
"Hey sei libera per un caffè ?".
"Si certo, dove ci vediamo ?"
"Al solito bar tra 15 minuti, ho bisogno di qualcuno con cui parlare"
"Ci vediamo lì e mi spieghi tutto.".
Metto giù il telefono.
Cammino fino al bar, con le mani nelle tasche e mi guardo in torno: È appena finito l'autunno e comincia a fare davvero freddo, gli alberi sono spogli, il cielo grigio.
Il rumore improvviso di un clacson mi risveglia dai miei pensieri e il conducente impreca contro di me, perché stavo camminando in mezzo alla strada.
Saluto Candice, lei è bella come sempre con quel suo sorriso smagliante.
Ordiniamo due cappuccini e ci sediamo.
Sposto una ciocca dietro all'orecchio.
"Dimmi tutto tesoro."
"È Nicoló, non lo vedo mai, praticamente è come se non stessimo più insieme."
"Ma è successo qualcosa ?".
"No. È solo che i nostri turni non coincidono e non ci vediamo mai e quando ci vediamo non parliamo."
"Non so cosa fare."
"Non ti preoccupare, prova a prenderti un giorno libero e passalo con lui, vedrai che tutto si risolverà."
"Lo spero, e ascolterò il tuo consiglio".
"Dimmi di te invece, come va con Daniel ?"
"Bene, stiamo pensando di partire per un po'."
"Dove ?"
"In giro per il mondo non ci importa dove"
"Che bello, sono così felice per te."
Parliamo a lungo e Candice mi racconta tutti i loro progetti e mi dice che hanno già comprato i biglietti per l'Australia.
Sorrido con una punta di amarezza perché so che mi mancherà.
Guardo l'ora, entrambe dobbiamo andare, la saluto con un abbraccio.
Un passo dopo l'altro, non è difficile.
Infilo la chiave nella serratura.
Entro.
Sento l'acqua della doccia che scorre.
Appoggio la borsa e le chiavi sul tavolo, appendo la giacca ed entro in bagno.
Mi spoglio.
Resto per un secondo a guardarmi davanti allo specchio.
Mi infilo in quella doccia così grande e con le piastrelle grigio scuro e mi appoggio alla schiena di Nicolò.
Lo abbraccio.
Sento il suo battito accelerare.
Si gira e mi abbraccia, mi accarezza, mi bacia.
"Sono qui" sussurra come se avesse percepito tutti i miei pensieri.
Io non parlo lo lascio fare, non voglio che finisca, non voglio che mi lasci mai più.
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The Bad Girl (Wattys2018)
RomanceBrooklyn non è solita a seguire le regole e ció che le viene detto , lei può essere descritta come uno "spirito libero" e non rende contonto a nessuno. Insime ai suoi due migliori amici si diverte come pochi, tra baci e addominali scolpiti di mill...