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[Sorry, ma avevo dimenticato di aggiornare...]


-Oddio, oddio, oddio-
Ripeteva quella nenia da dieci minuti, andando avanti e indietro.

-Dio, zittisciti!- Ringhió Pete.
-Non posso, se non gli piaccio? Se non abbiamo niente di cui parlare? Ho paura, Pete!-

-Ah, che mi tocca fare...-
Disse, mettendosi dietro Ryan per   fargli un massaggio. Incominció a muovere le mani e l'altro a mugulare.

-Uh, le tue mani sono... Magiche!-
Pete si mise a ridere istericamente e non dava segno di volersi fermare, se non per respirare.

-Ma, ma cosa ho detto di male?!-
-N-nien-te...- Riprese fiato -Non ti preoccupare, non hai detto niente-

-Ookay-
Mezzo secondo di silenzio, poi il campanello.
-É qui!- Ryan stava per andare in iperventilazione.

-Ma se non gli ho scritto l'indirizzo, come ha fatto a venire? Oddio, é un serial killer. Se poi mi uccide, non andró all'appuntamento, e Brendon penserà che non mi piace, ma a me piace!-

-Zittisciti! L'indirizzo gliel'ho dato io, e adesso muoviti!-
-Subito- Mormoró l'altro, stupito dall'atteggiamento scontroso dell'altro, che per la cronaca, era tranquillo fino a dieci minuti prima.

Scese velocemente le scale ed aprí la porta.
Si ritrovó davanti Brendon in tutta la sua bellezza: semplici skinny neri ed una maglia bianca. Gli rivolse un sorriso smagliante.

-...Ciao- Disse.
Ryan arrossí perché si era accorto di averlo fissato per un po'.
-Ehy- Sorrise anche lui.
-Vieni?-
-Certo-

I due camminavano per il parco, che non sembrava cosí pieno di vita come sempre. Pareva quasi fatto apposta, per far sí che lui e Brendon rimanessero soli: niente Spencer, niente Pete.

-Tranquillo qui, vero?- Chiese Brendon, dando voce ai suoi pensieri.
-Ci stavo proprio pensando...-
-A proposito di pensare, credo che dovremmo andare ad un drive in [N.A. ma si chiamano cosí, vero?] poco fuori città, danno Forrest Gump.-

L'altro si voltó con gli occhi spalancati, fermandosi.
-Uh, l'idea non ti piace proprio, eh? Potremmo sempre vedere qualcos'altro...-
-No, no! É il mio film preferito!-
Brendon sorrise felice.
-Anche il mio!-
Ryan rise, non sapeva neanche il perché, immaginava che la vicinanza con l'altro gli facesse bene.
Brendon si uní a lui, ha una risata cosí musicale, pensó Ryan.
Risero ancora per un po', dopodiché Brendon disse:
- Perché ridiamo?-
-Non lo so!- Disse l'altro, colto da una felicità improvvisa.

-Arrivati.- Disse Brendon spegnendo il motore.

Erano davanti all'enorme schermo bianco, in quello che sembrava un campo da calcio dismesso. Oltre a loro c'erano solo una decina di auto.

Ryan gli sorrise.
-Quando comincia il film?-
-Mmh- l'altro ci pensava su, ed intanto si attorcigliava una ciocca di capelli -Credo tra cinque minuti. Intanto che si fa?- Disse, guardando Ryan. Che arrossí.

-Che cute!- Mormoró Brendon, in preda ad una crisi da fangirl (cose che se glielo chiedi, negherà fino alla morte)
- Scusa?-
-Niente!-

-Ma tu la puoi guidare la macchina?- Chiese Ryan, cambiando argomento.
-Ah-ah.- Annuí -Ho diciotto anni-
-Sembri piú piccolo...-
-Perché, tu quanti ne hai?-
-Io... Diciotto. Sembro un sedicenne, vero?- Disse, alzando un angolo della bocca.

-Nah, diciassette ti stanno bene-
-Da quando l'età é una maglietta?-
-Da quando...Cazzo-
-Cosa?-
-Avevo una risposta sassy da darti, ma l'ho dimenticata...-

-Tu, c-come p-puoi diment- dimenticarti una rispos-ta?- Riuscí a dire Ryan, tra le risate.
L'altro mise il broncio ed incroció le braccia.
-Non é divertente!-
Ryan finse di asciugarsi una lacrima.
-Invece sí.-

Lo schermo divenne nero e caló il silenzio sul drive in.
Silenzio che fu rotto dal singhiozzare "silenzioso" di Ryan.

-Perché- Stava incominciando Brendon, ma venne interrotto dal castano.
-Come perché?! Lei muore!- Stava lacrimando copiosamente.

-Tranquillo... Shh- Brendon non sapeva cosa fare. Per cui lo abbracció.

Okay, stava solo aspettando l'opportunità giusta per essere piú vicino a Ryan, era per questo che aveva scelto proprio quel film.

Ryan ricambió l'abbraccio mettendo la fronte contro la sua spalla, intanto annusava il suo odore. Sapeva di buono, di sapone.

Brendon muoveva la mano su e giú per la schiena dell'altro ed intanto sembrava nel mondo dei sogni: il profumo di vaniglia di Ryan era troppo buono!

Quest'ultimo si staccó tanto da poter guardare Brendon in faccia e gli rivolse un sorriso timido.

-Grazie...-
-Di niente- Anche Brendon sorrise, e Ryan evitó per poco di rimanere imbambolato a quella vista, quel ragazzo era veramente bellissimo.

-Eccoci...- La macchina si fermó davanti casa di Ryan.
Brendon picchiettava le dita sul volante. Gielo chiedo o non glielo chiedo?

Allora Ryan parló. - Ti va di salire? Non so, per un caffé...-
Appena finita di pronunciare la frase che si schiaffeggió mentalmente.

Seriamente l'ho detto? Alle dieci e un quarto il caffé?

-Certo, mi farebbe molto piacere.-
Brendon gli sorrise dolcemente.
Ryan stava per svenire, ma bene cosí.

-Okay allora-
E aprirono le portiere per scendere.

Mai na gioia ** RydenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora