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Dormì tutta la mattinata su quel tetto, lui era accanto a me a suonare. È stato molto rilassante. Una delle piu belle dormite che abbia mai fatto in quel periodo, e pensa che non ho potuto dormire perché avevo troppo da studiare,ero stressata e robe varie.
Credo che lui abbia reso tutto il più rilassante possibile... E poi quando suonava risentivo quelle parole. Erano parole di pace e armonia, mi sentivo in pace con me stessa e mi facevano riflettere.
Adrian aveva questo dono. Farti sentire bene. E anche tanto.
Quando mi svegliai era ora di andare a scuola, io glielo dissi ma lui mi pregò di stare con lui. La mia ottima condotta non sarebbe stata influenzata da una assenza no?
Non so perché ma rimasi li. A lungo.
"Un giorno di questi lascerò questa città."
"Perché...?" gli domandai.
"Il mio posto e dappertutto, ma a condizione che io non rimanga troppo a lungo, sono un vagabondo, devo viaggiare per sentirmi vivo"
Sinceramente sarei rimasta tanto male se se ne fosse andato.
"Anch'io vorrei sentirmi viva per una volta, la mia vita è diventata monotona e da quando vivo da sola anche noiosa"
"Perché non vieni con me? Ti potrei insegnarti come si tramanda la voce del profeta, non sarai più sola e potresti sentire viva"
Rimasi sbalordita da quella proposta.
"E lasciare la mia vita qui?...e poi tu usciresti con un'estranea? Una ragazza a caso che hai incontrato a scuola sotto ad un albero?"
"Bhe, te l'ho detto, non sei come le altre, riesci a sentirla, sei perfetta per intraprendere un viaggio, poi cosa hai da perdere? Allora... Verresti con me? In giro per il mondo?"

The voice of a false prophet Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora