VIII

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VIII

Il sangue le si gelò nelle vene.

"Che cosa ci fa lui qui?!", chiese Psyche, rivolta alla voce nella sua testa.

Nel frattempo teneva gli occhi puntati sul giovane cliente a cui il giorno prima aveva assegnato una stanza.
A differenza della prima volta in cui si erano incontrati, il ragazzo teneva i capelli corvini sciolti, ed essi gli ricadevano lungo la giacca consumata che indossava insieme a un paio di jeans sporchi. Se non fosse stato per gli occhi, la ragazza avrebbe stentato a riconoscerlo.
D'altro canto, lui non sembrava averla riconosciuta, anche perché il suo sguardo non si era particolarmente soffermato su di lei. Sembrava piuttosto intento ad osservare la folla muoversi e disperdersi.

"A dirti la verità, lo stavamo cercando.", le rispose C-5.
La giovane sbarrò gli occhi:
"Cosa?!"

"Psyche, devi imparare a dominarti. Se fai certe espressioni facciali in pubblico senza alcun apparente motivo, potresti attirare l'attenzione, in particolare la sua. E noi dobbiamo essere neutrali il più possibile.", la sgridò il cyborg.

La ragazza cercò di darsi un contegno, assumendo un'espressione neutra.
"Brava, così", le disse soddisfatto lui.

"Non hai risposto alla mia domanda", lo riprese lei.

"Ah sì, giusto", disse C-5, " beh diciamo che ero praticamente certo di trovarlo qui."

Psyche strinse i pugni. Il modo che aveva il cyborg di darle spiegazioni iniziava a darle sui nervi. Cercò di dominarsi:

"Ti dispiacerebbe spiegarmi nel dettaglio  cosa diavolo sta succedendo?!"

"Okay okay, non c'è bisogno ci scaldarsi tanto. Uhm, come posso spiegarti?", la sua voce sembrava allegra e tranquilla, quasi stesse raccontando un aneddoto divertente. Tutto ciò non faceva altro che innervosire ancora di più Psyche.

"Il mio creatore, mio padre diciamo, ha costruito me e i miei...", tentennò un attimo alla ricerca della parola adatta, "...fratelli con delle determinate specialità. Tra le specialità di C-3, ovvero di quel cyborg che hai davanti, c'è quella di essere un abile osservatore. Studia i l'umore delle persone e ne rileva i dati, mimetizzandosi con l'ambiente circostante. Fortunatamente il suo raggio d'azione è di tipo generico, quindi fatica a comprendere i sentimenti un singolo individuo. Ora che la folla si è dispersa siamo al sicuro."

A quelle parole il cuore della ragazza smise di battere furiosamente, riprendendo un ritmo regolare. "Perché siamo qui?", domandò alla voce nella sua testa, mentre osservava C-3 fare dietrofront e dirigersi verso la stazione.

"Sospettavo che le persone per cui lavora C-3 avessero causato i danni alla miniera, e la presenza di mio fratello, se così lo vogliamo chiamare, ne è una prova lampante."

La domanda successiva si formulò quasi automaticamente nella mente della ragazza:

"Per chi lavora?"

"Dopo ti spiego. Ora, potresti raggiungerlo per favore? Devi chiedergli una cosa."

Psyche trattenne un'esclamazione.

"Andarci a parlare? Ma sei impazzito?! Solo ieri sera mi hai detto che era molto pericoloso, e adesso vuoi che vada a farci una tranquilla e allegra chiacchierata?"

"Quale parte del 'siamo al sicuro' non ti è chiara?", la riprese acido C-5, "Stai tranquilla, non corriamo alcun pericolo. Ieri sera era pericoloso, adesso no. Devi solo dirgli una cosa, mica sei sul balcone di camera sua alle quattro del mattino. Rilassati."

Wave Dimension [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora