Mercoledì.

3.5K 288 30
                                    

MERCOLEDÌ.





Non esagero se vi dico che la cena è stata esattamente il peggior appuntamento della mia vita: dopo aver discusso animatamente sulla questione 'alimentazione' ho capito che probabilmente Mario non farà altro che odiarmi per il resto della sua vita, ma io non smetterò di provarci perchè se all'inizio ero determinato solo a vincere una scommessa, adesso c'è ben altro sotto: adesso è una sfida con me stesso.
Nessuno mette in un angolo Claudio Sona, tantomeno un rivenditore di fumetti qualunque.
Così dopo una doccia fredda e dopo aver sistemato casa che ultimamente sembra più un campo di battaglia, ho indossato la mia camicia di jeans e dopo aver comprato due cornetti vegani e un cappuccino di soia mi son fiondato nuovamente al suo negozio nella speranza di non combinare ancora guai.

"E' permesso?", domando aprendo la porta e lui è in piedi su una sedia e sistema dei piccoli pupazzi su una mensola.
"Ciao.", risponde freddo senza degnarmi di uno sguardo, probabilmente è ancora infastidito.
"Disturbo?" domando ancora poggiando la busta con i cornetti sul bancone insieme ai cappuccini.
Mi da le spalle e non risponde ma posso giurare di aver visto il suo volto arricciarsi.
"Sono passato per.. portati questi. Sono vegani! Almeno questi. E volevo scusarmi ancora per ieri perchè beh immagino sia stato un disastro."
Mario si volta, mi guarda qualche secondo e poi continua a sistemare i modellini sulla mensola. "Non preoccuparti.", afferma e per qualche istante la sua voce sembra quasi tranquilla, come rassegnato al fatto che non esisterà mai un universo in cui siamo compatibili ma questo, beh, lo sapevo già.
"Stavo pensando che questa sera potremmo andar.."
"Claudio.", mi interrompe lui prima che io possa terminare la frase, poi scende dalla sedia e cammina verso di me.
"Io non so cosa tu abbia in mente ma qualsiasi cosa sia, basta. Non mi è mai passato per la testa di uscire con te e se devo dirla tutta si okay sei carino ma non provo nulla. Tu mi hai praticamente implorato e va bene, siamo usciti una volta ma non è andata bene. Perchè continui a chiedermi di uscire?" mi domanda e probabilmente questa nei film è la parte in cui ammetto di essere uno stronzo che gioca con i sentimenti altrui facendo stupide scommesse con i propri amici.
Ma la verità è che oltre ad essere uno stronzo che gioca con i sentimenti altrui, sono anche un grande codardo, così lo guardo e metto a tacere i miei sensi di colpa.
"Beh io volevo.. volevo conoscerti! Mi piaci da sempre" - Claudio ma che cazzo stai dicendo? - Domanda la mia coscienza ma ormai è troppo tardi.
"Perchè tu mi piaci!" cazzo mi sto cacciando nei casini.
"Sei sicuro?", mi domanda particolarmente sorpresa per la mia esclamazione, probabilmente non sembravo neanche convinto mentre dicevo quelle parole.
"Certo Mario! Hai qualcosa che mi piace", lui mi guarda e scoppia a ridere così cerco di specchiarmi nel riflesso del mio iphone per vedere cosa ho che non va in volto, sarò diventato rosso? O avrò per qualche qualche rimasuglio di cibo tra i denti?
"Claudio ma tu non piaci a me!" e improvvisamente nella mia testa mi sembra di sentire le voci di quei tre stronzi che mi deridono fino al pride dell'anno prossimo. La verità è che non so come comportarmi perchè non mi è mai capitato di dover insistere così tanto per avere qualcuno e come se non bastasse parliamo proprio di Mister Sonococciutoforever Serpa.
"Dammi almeno una possibilità! Solo una." lo imploro e giuro a me stesso che mai e poi nella mia vita succederà ancora una cosa del genere. Tutto questo per una scopata, ma che ha nel cervello Paolo? Avrebbe potuto chiedermi di bere la mia urina o di rasarmi a zero il ciuffo e invece no, doveva rendere le cose complicate.
Mario mi guarda e scuote la testa, starà sicuramente pensando a quanto sono disperato per arrivare a pregarlo in questo modo ma cazzo Mario ma non mi vedi con la camicia di jeans? Cioè sei sicuro di volermi rifiutare?
"Ma sei davvero così disperato?", mi domanda ancora inarcando il volto e mi vergogno profondamente per la figura che sto facendo ma ormai non ho più scelta, posso solo sprofondare di più nel ridicolo.
"Dai, non ti costa nulla. Ti prometto che se andrà male anche questa volta ti lascerò in pace!" e io non so cosa sia accaduto realmente in questo momento, non so perchè ma improvvisamente Mario smette di avere un'espressione cagnesca in volto e si calma e  per merito di una qualche divinità sconosciuta lui accetta. Non è convinto, ma lo fa.
"E va bene. Ma è l'ultima possibilità!", afferma indicandomi con una mano.
"Grazie!", esclamo con un grande sorriso perchè improvvisamente le risate di quei tre stronzi nella mia testa tacciono.
"Allora ti passo a prendere alle 21 e questa volta niente cibo, te lo prometto!"e incrocio le dita per enfatizzare la mia promessa.
In realtà non ho idea di cosa organizzerò so solo che questa sera mi gioco il tutto per tutto e se lo deluderò ancora potrò dire definitivamente addio al mio titolo di reginetta del pride e ciò che più di tutto mi infastidirà sarà guardare con i miei occhi l'incoronamento di Paolo.
Perchè si, facciamo anche questo. Al termine della scommessa, se il povero martire è riuscito a portare a termine la tradizione, lo incoroniamo con una stupida tiara brillantinata proclamandolo nostra Regina suprema.
Ed è una cosa sciocca ma per noi è veramente importante. Non ho mai perso neanche un anno la scommessa, non succederà di certo questa volta e poi, come detto in precedenza, c'è qualche cosa che magneticamente mi attira verso Mario, probabilmente è solo la soddisfazione di vederlo cedere a me o probabilmente non mi è mai andata giù la sua indifferenza.



Hai mai visto un'alba cosi?   // clarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora