LA VERITÀ E IL FUTURO DEL REGNO

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Essendo rinchiusi nelle segrete del castello non sapevano come risolvere la situazione, Akihiko essendo frustrato per aver portato Kimiko in quella situazione, cercò di avere contatti con il padre per fargli cambiare decisione, ma non ricevendo alcun interesse da esso iniziò a pensare di evadere.
Il re Iwao al terzo giorno di reclusione convocò il figlio nell'intento di farlo ragionare, Akihiko cercò di spiegargli la motivazione delle sue azioni ma purtroppo utilizzò le parole sbagliate, il padre che odiava i mostri come Kimiko al sentire le parole del figlio che dicevano di  amarla si infuriò, lo fece portare nuovamente in cella e anticipò l'esecuzione della ragazza all'indomani. Akihiko quando sentì la notizia dalle guardie entrò nel panico, non sapendo cosa fare cercò di scappare ma non riuscendoci abbracciò Kimiko e le disse che avrebbe risolto, Kimiko guardando Akihiko in confusione gli disse che non avrebbe dovuto preoccuparsi e che se questo era il volere del re lo avrebbe accettato. Quella sera il re richiamò il figlio nelle sue stanze e decise di ascoltare ciò che aveva da dirgli, Akihiko approfittò della situazione e gli domandò se a corte era presente una cameriera di nome Manami Nakano, egli impallidì improvvisamente, Akihiko iniziò a raccontargli che Kimiko cercava quella donna perchè ella conosceva i genitori che non aveva mai conosciuto, il re sentendosi dolorante per la malattia con voce rauca gli disse:<<figlio mio, la donna che stai cercando è morta sedicianni fà per mano mia, nascondo un segreto da molto tempo che in pochi conoscono, diciotto anni fà mia moglie Arisu fù ingannata da un mostro e rimase incinta di esso>>
Akihiko:<<mia madre ebbe un'altro bambino?>>
Re:<<vedi figlio mio, Arisu non era tua madre ma la madre del mostro che ami, tu sei figlio della cameriera che cercavi>>
Akihiko:<<Kimiko deve conoscere la verità, parlale padre>>
Re:<<Akihiko, la malattia mi sta portando alla morte giorno dopo giorno, se erediterai il trono io le racconterò la verità e le permetterò di vivere>>
Akihiko alle parole del padre si rallegrò, tornò da Kimiko e le disse di andare dal re.
Kimiko sapendo di essere disprezzata dal re non osò dir parola, Iwao stanco per la malattia svennè per pochi minuti, al suo risveglio vide la faccia della fanciulla, i suoi occhi preoccupati, la ragazza non sapeva cosa fare quindi gli mise una tovaglia bagnata in fronte, il re vedendo la bontà d'animo della fanciulla iniziò a raccontarle ciò che successe alla sua nascita, vedendo Kimiko piangere il re la abbracciò e le disse che non l'avrebbe uccisa.
Dopo alcune settimane Akihiko rivelò al padre di voler sposare Kimiko, pur avendo risparmiato la sua vita il re non poteva permettere che ciò avvenisse quindi propose un duello in cui il perdente avrebbe accettato le condizioni del vincitore, Akihiko essendo molto abile con la spada accettò nonostante sapesse della debolezza del padre in quel momento.
Il duello si svolse lo stesso giorno, il re anche se malato sovrastava il figlio, il rumore degli urtt fra le spade faceva pensare che potessero spezzarsi in qualsiasi momento, nessun colpo fù a vuoto, il desiderio della vittoria di entrambi era così forte da mettere anima e corpo nel duello, quelle lame così taglienti si urtarono così tante volte da far pensare che la vittoria di uno dei due fosse quasi impossibile, il re con un colpo deciso fece cadere di mano la spada di Akihiko ormai spacciato, stanco e stremato respirava con molta fatica, mentre puntava la spada contro il figlio essa gli cadde ed egli collassò per terra, Akihiko essendo spaventato lo fece portare dal medico ma ormai le condizioni del re erano così gravi da portarlo alla morte il giorno seguente. Akihiko nelle settimane successive alla morte del padre si isolò e si caricò del lavoro politico del regno, Kimiko durante queste settimane non riuscì a parlargli così avendo già scoperto ciò che desiderava sapere decise di partire verso il monastero, dopo qualche giorno Akihiko si accorse della mancanza di Kimiko e iniziò a chiedere per tutto il palazzo dove ella fosse finita, finchè gli giumse voce che qualche giorno prima era partita per un monastero.
Akihiko prese un cavallo e andò a cercarla finchè non la trovò, Kimiko un pò confusa chiese:<<cosa fate qua vostra altezza? Ormai avete dei compiti da svolgere, vi ringrazio di avermi salvato la vita ma credo che non debba allontanarsi dalla capitale.>>
Akihiko:<<Kimiko, scusami se ultimamente non abbiamo avuto contatti ma vorrei che tornassi a castello con me>>
Kimiko:<<dimmi perchè dovrei?>>
Akihiko:<<perchè voglio cambiare il regno con te, voglio avere solo te accanto, quindi ti prego diventa la mia regina.>>
Kimiko commossa accettò e dopo qualche mese si sposarono davanti tutto il regno, senza nascondere ciò che fosse realmente, all'inizio il popolo non l'accettò come regina ma con il tempo capirono che erano nel torto.
Diventando regina Kimiko iniziò a padroneggiare i suoi poteri e fece costruire in tutto il regno delle piccole scuole primarie, per permettere a persone come lei di controllare i propri poteri, per aiutare in caso di bisogno.
Akihiko e Kimiko ebbero tre bambini di cui solo uno speciale come lei, passarono una vita felice e alla loro morte passarono il regno ai figli.

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