L'INIZIO DI UN VIAGGIO

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Dopo un anno dalla proposta del monaco, che comportava di viaggiare nel regno per trovare notizie dei genitori, Kimiko decide di intraprendere tale viaggio anche se sarebbe risultato molto difficile.
Il monaco conoscendo i pericoli che avrebbe potuto incontrare la avvertì, dicendole che quando incontrerà delle persone dovrà chiedere di una cameriera di nome Manami Nakano.
Questa donna saprà dirle ciò che vuole sapere sui suoi genitori, perchè fù lei che portò Kimiko al monastero.
Il monaco la avverte di stare attenta ai truffatori e di non avere troppa confidenza con chi incontrerà, perchè molto probabilmente avranno un secondo fine.
Dopo qualche giorno Kimiko preparò tutto l'occorrente per il viaggio, tra cui delle provviste per la durata minima di una settimana, il suo arco e qualche moneta.
Kimiko saluta tutti i monaci dicendo che presto farà ritorno,  ma prima di andare, il monaco che si è preso cura di lei Nobuo Kobayashi, le chiede di usare il suo cognome finchè non troverà i suoi genitori.
Kimiko essendo una ragazza forte cercò di non piangere, ma alla vista della tristezza sul volto del monaco scoppiò in lacrime e lo abbracciò.
Così inizia il viaggio verso la prima città più vicina del regno, Riffraff.
La strada era perlopiù montuosa e boschiva, quindi era un luogo adatto a Kimiko che non è abituata alle grandi città.
La strada da percorrere era molta e farla da sola era noioso, durante la strada incontrò poche persone e nonostante chiedesse notizie della cameriera non otteneva risposte.
Alla vista di Riffraff rimase sbalordita, vide strade piene di colori e allegria, bancarelle che dominavano gran parte della città, grandi fontane al centro delle strade, giocolieri, prestigiatori e venditori di ogni genere. Kimiko rimase letteralmente ammaliata alla vista di tutto ciò e si fece trasportare dall'enfasi perdendo una giornata inutilmente.
Il giorno seguente essendosi accampata la notte nel bosco poco fuori della città, tornò a Riffraff.
Girando per la città iniziò a chiedere ad ogni singola persona se erano a conoscenza della cameriera Manami Nakano, non ottenendo buoni risultati o vaghe risposte risultate false, Kimiko continuò per vari giorni ma tutto ciò risultò inutile, sapeva che non sarebbe stata facile, ma non trovare neanche un indizio le fece pensare che non sarebbe mai riuscita a trovare i suoi genitori.
Nonostante lo sconforto, Kimiko continuò a chiedere informazioni, ma ormai in città si era sparsa la voce di una strana ragazza incappucciata, che stesse chiedendo di una donna. La stessa sera due uomini di mezz'età fermarono Kimiko per strada e la portarono in una stradina chiusa, con aggressività gli fecero alcune domande, con un coltello lentamente le alzavano il cappuccio, Kimiko li guardò con uno sguardo infuocato e ad un tratto la sua collana si illuminò.
Kimiko afferrò il braccio di uno degli uomini e lo ruotò fino a rompergli la spalla, con agilità fece un balzo in avanti e diede una gomitata nello stomaco dell'altro uomo, dopodiché Kimiko corse fuori la città e si innoltrò nel bosco cercando di andare il più lontano possibile.
Molti uomini muniti di fiaccole, dopo essere venuti a conoscenza della sua pericolosità, si affrettarono a cercarla, Kimiko da lontano vide queste piccole fiammelle avvicinarci sempre di più, così si affrettò a salire su un albero per continuare la sua fuga da albero in albero.
Dopo pochi minuti saltando da un albero non si accorse che difronte a lei si estendeva una piccola pianura, kimiko cadde sbucciandosi un ginocchio, ma si scosse subito quando vide che era finita davanti ad un ragazzo sdraiato, a quel punto i loro occhi si incrociarono, il ragazzo si sbalordì vedendo una ragazza con occhi di fuoco e capelli più bianchi della neve. Kimiko si alzò di scatto, ma per un momento si accovacciò per le ferite dovute alla caduta, il ragazzo si guardò in attorno e vedendo degli uomini avvicinarsi guardò Kimiko, capendo che era agitata la nascose dietro di se.
Gli uomini si avvicinarono al ragazzo, riconoscendo che era il principe Akihiko andarono a cercare la ragazza altrove.
Il ragazzo la guardò attentamente e con voce fioca le chiese<<chi sei giovane fanciulla?>>
<< scusatemi ma devo lasciarvi se sarà destino che sappiate chi io sia, la prossima volta ve lo dirò.>>disse kimiko.
In lontananza si sentì il galoppo di due cavalli, Kimiko si alzò e anche se aveva un ginocchio ferito cercò di allontanarsi il più velocemente possibile, il principe vedendola andare via pensò di aver trovato qualcosa che nel regno stimolasse la sua curiosità.
Intanto Kenta e Junichi raggiunsero il principe, la prima cosa che fecero alla sua vista è rimproverarlo e portarlo al castello al fine di svolgere i suoi doveri.

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