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"Pensa che ha l'abito da sposa nascosto chissà dove da più di tre settimane"
"Non immagino la curiosità"
"Ti giuro ci muoio ogni giorno"
Gli sorrido.
"Welcome to my umile dimora"
Dice indicando con un gesto teatrale una mini villetta con un piccolo giardino davanti, case così sono rare a Milano.
"Il grande inglese di Sascha gente"
Dico ironico.
Non risponde. Seguo il suo sguardo dubbioso fino al vialetto dove sono parcheggiate due macchine.
Una grigia e una bianco sporco.
"Tutto okey?"
"La macchina bianca non è nostra"
Non capisco.
E nemmeno lui.
Camminiamo velocemente attraverso il vialetto, arriviamo davanti alla  porta e lui bussa un paio di volte.
"Sabrina siamo noi"
Da dentro la casa si sentono dei sussurri e poi una voce.
"Amore arrivo subito non trovo le chiavi"
Dopo alcuni istanti la porta si apre.
"Amore quanto mi sei mancato"
Lo abbraccia e poi Sascha poggia le sue labbra su quelle di Sabrina.
"Anche tu. Lui è Stefano, il mio amico che mi farà da testimone"
Lei mi viene incontro e mi abbraccia. Ricambio.
"Io sono Sabrina, sono così felice di conoscere un amico di Sascha"
Mi sorride, non è male come la immaginavo. É anche una bella ragazza.
"Posso usare il bagno?"
Chiedo a Sascha mentre Sabrina  va in cucina.
"Certo è quella porta alla tua destra"
Lo ringrazio. Arrivo davanti alla porta, tiro giù la maniglia e apro la porta.
"No non li"
Senti Sabrina urlare mentre mi corre incontro. Ma ormai la porta é stata aperta.
Davanti a noi, con le spalle attaccate al muro infondo al bagno c'è un ragazzo.
Alto, biondo con gli occhi scuri.
Mentre aprivo la porta si stava riallacciando i pantaloni.
Mi giro istintivamente verso Sascha.
"Cazzo"
Sento sussurrare Sabrina.
"Sascha io..."
"Chi cazzo è questo?"
"Sascha..."
"Porco il cazzo Sabrina ci sposiamo tra una settimana. Cazzo, chi è?"
Sabrina scoppia a piangere ma non ne ha il diritto.
Sascha mi supera e si avvia contro il biondo che come me non ha trovato le forze per muoversi.
"Che cazzo ci fai qua figlio di puttana? Che cazzo hai fatto con la mia fidanzata?"
Lo sbatte al muro e carica il braccio per colpirlo.
Mi riprendo dal mio stato di trance e gli blocco appena in tempo il pugno.
"Sascha no"
Gli poso di nuovo il braccio lungo il corpo.
Lui si strattona dalla mia presa ma lascia andare il ragazzo. Torna da Sabrina in corridoio.
"Sei soltanto una troia cazzo"
"Sascha ti prego..."
Non ascolto il resto della conversazione: non sono affari miei.
E nemmeno di quel coglione.
Lo prendo per un braccio e lo tiro verso l'ingresso.
Usciamo dalla porta e mentre la richiudo lascio la presa da lui.
Intanto da dentro continuano a provenire urla.
"Grazie"
Mi giro verso il biondo.
"Per il pugno che mi hai evitato intendo"
Ma è serio?
"Sascha si è scopato una troia per un sacco di tempo. Ci mancava solo che si sporcasse del sangue di un simile coglione"
Abbassa lo sguardo e si avvia alla sua macchina bianca parcheggiata nel vialetto.
Prendo il sacchetto con l'abito comprato prima e mi riavvio a casa.
Se Sascha avrà bisogno di me sa dove trovarmi.

Mi piace troppo questo capitolo ma dettagli.
Il prossimo sarà a sfondo moooltooo sessuale vi avverto.
E poi siamo arrivati a 1k visualizzazioni e bo... vi amo.

Prendimi per mano|| Saschefano  (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora