Fu al tramonto dei miei quattordici anni, che lo vidi per la prima volta, colui che sarebbe stato l'archetipo della mia fine. Quello stesso padre che tanto odiato, era caduto in disgrazia, le continue crisi stavano distruggendo il nostro regno dall'interno e lui, sconfitto e deluso non aveva fatto altro che fuggire. Scappare era l'unica cosa che quelli come lui sapevano fare, troppo debole per affrontare la situazione da solo. Ed io servizievole lo avevo seguito "staró con voi fino alla vostra morte." gli avevo detto. In realtà ero stanca della monotonia delle mie giornate e Roma era sempre stata il soggetto principale dei miei sogni, essa rappresentava, agli occhi della ragazzina che ero, pura forza, era potente, ricca e unica. Fummo accolti come dei sovrani, non come dei fuggitivi come in realtà eravamo. Ci riservarono i migliori cibi, le migliori sistemazioni e le migliori ancelle. Agli occhi di quella quattordicenne tutto sembrava perfetto, incapace di accorgersi del clima di instabilità che vi si respirava.
Tutti erano contro tutti, ma io continuavo a non vedere, immersa nel mio angolo perfetto. Presa dalla curiosità, seguii le mie ancelle per le viottole di quella città, e finii vittima di un furto, dei furfanti ci derubarono dei pochi averi che portavamo addosso. Fu lì che lo vidi la prima volta, o meglio lo riconobbi perché il nostro incontro era stato stabilito dal destino molto tempo prima della nostra nascita. Come un eroe ci soccorse, e raggiunti i ladri ci restituì gli oggetti che ci erano stati sottratti. Ci scambiammo un occhiata e per sempre quello sguardo fu scolpito nel mio cuore. Non gli dissi chi ero, mi presentai come una serva, una povera ancella che aveva seguito il suo padrone. Anche se apparentemente era una bugia, sapevo nel profondo del mio cuore che era vero, che non ero altro che una donna sottomessa al proprio padre tiranno. Ci incontrammo solo tre volte, in segreto, troppe poche per sancire un rapporto ma troppe per essere dimenticate...Spazio autrice
Siamo già alla seconda
parte, spero che stiate gradendo le mie poche parole. Ho sempre desiderato scrivere qualcosa di mio e questa è la prima volta che mi cimento. Se avete qualche idea, perplessità, scrivetemi nei commenti, sono qui ad ascoltarvi.
Un bacio 💋
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Il Diario maledetto
Fiksi SejarahTra storie e leggende il suo nome si è conservato. Bella, bugiarda, malvagia, sensuale ma sempre, inevitabilmente prigioniera tra le pagine dei libri di storia. Dall'infanzia spensierata al triste epilogo , ecco a voi Tea, alias Cleopatra. Ma chi e...