Tra film e libri, quel Natale passò velocemente. Non avevo percepito lo spirito natalizio, ma avevo capito tante cose e mi sentivo soddisfatta come se avessi ricevuto tanti regali. Il giorno dopo tornò Priya, e quelli seguenti Alexia e Javier. Non lavoravano tutti i giorni, quindi spesso uscivamo e passeggiavamo per le strade della città, che era bellissima con tutti quegli addobbi. Avevamo deciso di andare ad un party per Capodanno, volevamo scordarci di tutti i problemi di quell'anno e iniziare il successivo nel modo giusto. Non ero una tipa da discoteca, preferivo stare in qualche locale o a casa con gli amici, ma per una volta volevo lasciarmi andare e scatenarmi.
Ero eccitata per quella serata, non ero uscita spesso a Londra e non ero mai stata in una discoteca del genere. Dopo aver cenato, uscimmo tutti e quattro, e dopo pochi metri a piedi, arrivammo in discoteca. Il posto era grandissimo, c'era gente che ballava dappertutto, e non vedevo l'ora di unirmi a loro. Posammo i nostri cappotti e andammo al bar per prendere le consumazioni. Mentre bevevo, mi misi seduta per osservare chi c'era in quella sala. Era impossibile riconoscere tutti i volti, ma c'erano tantissimi ragazzi che si scatenavano in pista, in coppia, in gruppo o anche da soli. Priya mi prese per mano e mi trascinò sulla pista a ballare. Ero andata a ballare pochissime volte, per questo all'inizio ero impacciata, non sapevo come muovermi e come comportarmi, ma pensai che a nessuno importava se sapevo ballare bene o male, e che era il momento adatto per divertirsi. Dopo un anno difficile, in cui avevo preso tante decisioni, in cui avevo sofferto tanto, ma probabilmente era stato l'anno più importante della mia vita fino ad ora. Mi scatenai sulla pista da ballo, scrollandomi di dosso i pensieri dell'anno che si stava per concludere. Mi sentivo leggera, libera, per la prima volta non vedevo tutto nero, ma sentivo che il meglio doveva ancora venire. Non sapevo cosa mi avrebbe riservato il nuovo anno, ma ero certa che avrei lavorato sodo per ottenere quello che realmente desideravo: la serenità. Avrei dedicato più tempo a me stessa, a fare ciò che mi piaceva di più, mi sarei divertita, avrei riso, e sarei stata felice. Forse le mie aspettative erano troppo alte, ma sapevo che potevo ottenere quello che volevo, se solo mi fossi impegnata. Ad un tratto le luci si affievolirono, e tutti iniziarono a gridare : il conto alla rovescia stava iniziando. Avevo accanto a me i miei conquilini, ed ero felice di stare con loro, che mi avevano accolto come una sorella in quella casa, che mi avevano fatto sentire finalemente parte di una famiglia. Le voci aumentavano di intensità.
"Tre, due, uno, buon anno!"- dopo quelle ultime parole, le voci diventarono indistinte e io fui sommersa in un abbraccio con i miei coinquilini. Il nuovo anno era finalmente iniziato, e io ero pronta a viverlo. Ci scambiammo gli auguri, e solo quando la folla se ne era andata dal bar, andammo a prendere lo spumante e dei dolcetti che offriva la discoteca. Dopo aver ballato per tanto tempo, ci serviva un po' di calma e di cibo. Nessuno dei miei coinquilini sembrava convinto di quello che aveva mangiato, e in effetti i dolcetti non erano affatto buoni.
"I tuoi dolci sono assolutamente migliori!"- disse Alexia, pulendosi la bocca on un tovagliolo.
"Tutto quello che cucini tu è buonissimo!"-rispose Javier, ridendo. Mi piaceva cucinare, soprattutto per loro, che apprezzavano tutto quello che facevo. Ci stavamo dirigendo di nuovo in pista, quando un ragazzo mi fermò.
"Ho sentito che sei brava a cucinare, e io avrei bisogno di un aiuto. Chiama qui e ti dirò tutto."-disse, porgendomi il suo biglietto da visita. Lo lessi, ma quando alzai gli occhi lui era già sparito. Un lavoro mi serviva, ma quella proposta era troppo vaga. Posai comunque il biglietto in borsa e tornai a ballare.
Ci svegliammo tutti molto tardi, era circa l'una del pomeriggio. Io e Priya stavamo bene, fatta eccezione per il mal di piedi, mentre Alexia aveva un forte mal di testa e Javier era stato male tutta la notte.
"Notte brava per i giovani, eh?"-disse Priya, preparando del tè.-"E tu hai fatto colpo!"
"Io?!"-Esclamai.-"Chi dovrei aver colpito?"
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Come home.
General Fiction"Vado via. Ho cercato dei motivi per rimanere, ma non li ho trovati. Rimanere sarebbe un sacrificio, quasi una tortura per me, quindi devo andare." Lasciai quella breve lettera sul letto e me ne andai, in piena notte.