È sempre la stessa storia, sono di nuovo in ritardo, mia madre però questa volta non c'è, sento solo il telefono squillare e non smette!
Mi alzo veloce dal letto, sentendo un freddo ghiacciale "freddo,freddo,freddo" dico sfregandomi le mani calde su le mie gambe fredde.
"Pronto?Mamma?" dall'altra parte del telefono non c'è mia mamma..
"Giulia? Giulia?" una voce buffa mi chiama "chi è? " rispondo insonnolita "nesssuno ,non sono nessssssuno, ahia mi sono morso la lingua!" dice la voce buffa diventando una voce normale, "Sebastiano sei tu?" dico arrabbiata "si sono io, ti passo mamma?" dice sconfitto, io vincente rispondo"si grazie"."Giulia? Ti sei svegliata? Sei pronta? Hai preso la merenda?" una valanga di domande mi distrugge l'orecchio "ehm...sì mamma sono pronta" dico facendo un finto sorriso che fa sembrare la mia voce più tranquilla "brava".
Chiudo la chiamata,oh no! Perché sono tranquilla? sono in ritardo, il copione per mamma è concluso, adesso devo tornare alla realtà sono in ritardo.
"Cavolo!cavolo!cavolo!" sono preoccupata di arrivare in autobus in mutande, scalza e struccata, quell'immagine è impressa nella mia mente, che imbarazzo! Che vergogna! No! Non succederà! Devo muovermi sennò davvero lo perdo!
"Lo zaino..la giacca..il telefono??!?!" Dove l'ho lasciato???? cavoloo! Mi tocco ovunque cercando quella sensazione di sollievo e sicurezza che mi fa avere il telefono! Oh nonononono! "La tasca! Forse in tasca!" Dico avvicinando la mano alla mia tasca, fiuuu il telefono e qui!
Tiro un sospiro di sollievo!
Corro per il corridoio,tenendo il telefono in mano.Arrivo alla porta, guardo l'interruttore, spengo la luce, apro la porta e la chiudo dietro di me.
"I belive a can fly" dico urlando per le scale.
Il piede, una storta, un dolore lancinante mi fa cadere da uno scalino, un altro, e un altro ancora, mi faccio così tutte le scale rotolando, finalmente la fine delle scale.
Mi trovo con lo zaino sulla pancia e la testa sul pianerottolo, "ahia che male!" dico dolorante.
Cavolo l'autobus! Non ho tempo da perdere con la storta!
Corro zoppicante per la strada, un ragazzo mi guarda confuso, starà pensando che io sia pazza? Beh in un certo senso lo sono ma non fino a questo punto.
L'autobus! Mi sta aspettando! Che bello!
Ho il fiatone!
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La ballerina che è in me
Chick-LitQuesta storia, parla di una ragazza inizialmente sola, con il passare con il tempo a scuola comincia a trovare delle persone disposte a stare con lei,a frequentarla e conoscerla, fuori casa propria invece non vede nessuno disposto a darle questa opp...