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| capitolo cinque. 

« pranzo, pranzo, pranzo ~» jade canticchiava allegramente. era passata una settimana e mezza dall'arrivo di léo nel ristorante, e la ragazza aveva guadagnato abbastanza confidenza col minore da mostrarsi senza più veli. saltellava emozionata verso la stanza dei dipendenti, sentendo l'aria di libertà del weekend proprio sotto il suo naso. 

alle sue spalle damian sembrava aver ripreso in mano il proprio umore. lo sguardo era ancora spento, ma mandava indietro i propri ricordi con più forza di prima. e dopo di lui, in fondo alla fila c'era léo, che camminava sovrappensiero e senza rendersi conto di ciò che succedeva attorno a lui. in particolare, non si accorse minimamente che damian di fronte a lui si era fermato e gli finì inevitabilmente contro la schiena schiacciandovi il proprio naso e volto.

« andiamo a pranzare tutti insieme! » continuava a canticchiare emozionata jade, contenta come una bambina delle elementari. i capelli scuri le ricadevano sulle spalle e gli occhi erano segnati dal sonno, ma questo non sembrava toglierle alcun entusiasmo, e rimaneva bella indipendentemente dalla situazione in cui si trovava. 

damian alzò le spalle. « non ho niente da fare. » rispose, e quello era il suo modo orgoglioso per dire "certo, perchè no?". si voltò verso léo, e stessa cosa fece jade, mentre attendevano una risposta dal più piccolo.

lui si sistemò gli occhiali sul naso. « uhm, se a voi va bene che io ci sia... » rispose a disagio e tenendo lo sguardo fisso a terra. jade si avvicinò a lui e passò il proprio braccio sotto quello dell'altro, con un largo sorriso sul volto. 

« ma certo che ci sta bene, altrimenti non te lo avremmo chiesto! » rispose con felicità, cominciando a saltellare e trascinandosi inevitabilmente dietro il povero ragazzo che teneva per il braccio. damian rimase fermo qualche istante di troppo, mentre si chiedeva cosa fosse di preciso accaduto sotto il suo sguardo, per poi dirigersi anche lui verso a stanza dei dipendenti e chiudendosi la porta alle spalle. all'interno, di fronte il proprio armadietto, c'era liam. « ehilà, liam! » la voce di jade non perdeva di entusiasmo neanche di fronte al viso serio del ragazzo. 

liam e damian si scambiarono uno sguardo che sembrava chiedersi se la ragazza avrebbe smesso di canticchiare da sola o avrebbero dovuto farla smettere a forza. dopo aver salutato il ragazzo del turno successivo, jade si spinse fino ad un armadietto decorato con stickers glitterati e a forma di gattini. « cavolo, ragazzi, questo posto sta diventando un raduno di musi lunghi. » aveva lasciato andare il braccio di léo e si era avvicinata a liam « guarda che colorito, ma stai mangiando? » chiese, diventando più seria.

nonostante avesse confidenza con jade, liam si sottrasse comunque dalle sue domande. « cazzi miei » rispose con fastidio, posando gli occhiali da vista dentro il proprio armadietto e prendendo a spogliarsi per prepararsi al turno. 

poco distante, damian faceva simile, mentre si sfilava dalle spalle la camicia bianca. la ripiegò e la sistemò dentro il proprio armadietto. léo invece rimaneva fermo, ad osservare la scena tra liam e jade.

quest'ultima fece una smorfia « è sempre un piacere parlare con te, liam » borbottò, ricambiando l'acidità del ragazzo e sciogliendo il nodo del proprio grembiule. se lo sfilò e lo sistemò nell'armadietto di mezzo ai due ragazzi. « menomale che non abbiamo il turno insieme, altrimenti sai che nervi vedere per ore quel brutto muso » continuò, chiudendo con forza l'armadietto e allontanandosi « andiamo dai, ragazzi. »

liam si bloccò, alzando un sopracciglio. « "andiamo"? » ripeté « dove state andando? »

jade alzò un angolo delle labbra e ammiccò al ragazzo « cazzi miei. » rispose, imitando il modo strafottente con cui le si era rivolto in precedenza liam, facendo fare un'espressione di fastidio a quest'ultimo. la ragazza fece qualche passo per tornare nuovamente vicino alla piccola figura di léo e gli afferrò il polso. « io e lui andiamo a pranzo fuori! » esclamò, tirandolo verso di sé come se fosse stato un peluche.

ever after  - in revisione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora