Lacrime

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-Si sta svegliando-
-Uh finalmente!-
Iniziai a sentire di nuovo le persone intorno a me che parlavano, ma non riuscivo a capire dove mi trovassi.
Avevo ancora gli occhi chiusi, ma riconobbi la voce di Lara e di Adam, non sentivo la voce di Julian.
-C-cos'è successo?-
Chiesi persa
-Stavi facendo la tua esibizione, e sei svenuta- disse Adam sorridendo.
Il suo sorriso mi piaceva tantissimo.
-Sorridi di nuovo- dissi con voce fievole
-Perché?- chiese lui divertito
-Mi piaci quando sorridi- dissi arrossendo e distogliendo lo sguardo
-Mi fa piacere, ma sorrido solo se ti risvegli totalmente- disse ridendo
Mi alzai e subito misi una mano sulla fronte.
-Perché questa benda?- dissi indicando la fascia che mi avvolgeva la testa
-Sei caduta e hai picchiato la testa- si intromise Lara con un sorriso.
La guardai per un secondo, poi fissai per un momento Adam negli occhi, e mi diede un bacio sulla guancia.
Era il primo "bacio" che ricevevo da un ragazzo che non fosse mio padre.
Era stato stupendo, già lo amavo quel ragazzo, ma fu un sogno che durò poco, poi lui arrossì e si allontanò.
Quando era ancora di fianco a me, riuscii a sentire il suo profumo, che non dimenticherò mai.
I suoi capelli neri come i miei e le sue iridi verdi più scure delle mie erano diventate per me, in solo un giorno, un punto di riferimento.
Sapevo che un giorno saremmo diventati una coppia perfetta.
-Jo!-
Disse Lara scuotendomi delicatamente per svegliarmi da quei sogni ad occhi aperti nella mi mente.
-Jo ci sei?!?- disse con aria arrabbiata
-Si ci sono, tranquilla!- dissi con un'espressione divertita.
Mentre io e Lara stavamo parlando, Adam sparì senza che io me ne accorgessi, e non lo vidi più fino al giorno dopo.

************

Erano passati ormai quasi cinque mesi da quando era iniziata la scuola.
Questa mattina mi svegliai con il viso bagnato di lacrime, avevo pianto durante la notte probabilmente per colpa di qualche incubo che non ricordo.
Mi succedeva spesso da quando avevo iniziato la scuola.
Quella mattina indossavo una T-shirt blu con scritto "Fuck Ciò Che Pensi"
E una minigonna nera di un tessuto molto morbido.
Non sono mai stata in grado di descrivere il mio Outfit per bene.
Non sapevo mai di che tipo di tessuto erano fatti i miei vestiti, riconoscevo solo la lana e i jeans, ecco perché non penso di voler diventare una stilista, e poi non ne ho la possibilità, posso solo essere una principessa e diventare una regina, forse.
Appena arrivai a scuola vidi Lara parlare con una ragazza di qualche anno più piccola.
Appena mi avvicinai notai che aveva gli occhi rossi, questo era un brutto segno.
Significava che stava per sprigionare i suoi poteri, era molto arrabbiata.
Le andai in contro di corsa preoccupata e la fermai appena​ in tempo.
Con i miei poteri creai una sfera luminosa intorno alla ragazza, che la difese dall'attacco di Lara.
Io e Lara non discutemmo dell'accaduto per tutto il giorno, anche se volevo parlare dell'argomento al più presto possibile.
Appena entrammo in classe, Adam e Julian erano già seduti ai loro posti.
Mi avvicinai ad Adam e gli diedi un bacio sulla guancia di sfuggita.
Era diventato normale per noi ormai.
Mi prese la testa con le mani e le nostre labbra si sfiorarono, io avvolsi il suo collo con le mie braccia e lui mi prese per i fianchi.
Ci amavamo già, io amavo lui, e lui amava me.
Appena entrarono in classe gli altri alunni, ci allontanammo l'uno dall'altro e ci ignorammo per tutto il giorno.
In mensa mi sedetti di fianco a lui, ma una ragazza poco più bassa di me mi venne in contro e mi disse
-Spostati mia cara, devo stare vicino a lui- disse con aria di superiorità
-E tu chi saresti scusa?!?- risposi infuriata
-Io sarei la sua ragazza! Mi chiamo Annah, ora levati!-
Guardai Adam disorientata e con le lacrime agli occhi gli urlai:
-Non posso crederci, non RIESCO a crederci-
Le lacrime mi rigarono il viso e Annah fece un ghigno malefico che tutti notarono mentre si sedeva di fianco a lui, A LUI!

************

Appena arrivai a casa, salii in camera, mi lavai la faccia tutta sporca di mascara sbavato a causa delle lacrime e mi misi il pigiama.
Lara venne a casa mia per fare i compiti, ma io non mi riuscivo a concentrare per niente, ero troppo triste.
Mi alzai dalla sedia, andai sul letto e mi misi a piangere disperata, mentre Lara si mise a fianco a me per tranquillizzarmi, e io mi addormentai in quel pianto senza fine.

Sotto La Stella Di KalisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora