Capitolo 58.

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KEVIN'S POV.

Ma certo, che deficiente che sono!!!
Perché non ci ho pensato prima?
Ho promesso ad Alyssa che l'avrei ritrovata, e grazie al cellulare di Tyler l'avrei ritrovata.

Mi maledissi mentalmente, per non averci pensato prima.
Ho dovuto aspettare un'intera settimana prima di capire cosa dovessi fare.

Non aspettai nemmeno un secondo e chiamai Bryan, il quale mi rispose subito.

"Ehi fratello che succede?" Disse il mio amico dall'altra parte della cornetta.
"Forse so dove si trova Alyssa." Semplici parole che uscirono praticamente da sole dalla mia bocca.
"Eh come sai dove si trova scusa" la voce del mio amico era parecchio sorpresa.
"Ti ricordi quando Alyssa continuava a scappare e io alla fine decisi a sua insaputa, di installarle un GPS nel cellulare?...se siamo fortunati anche Tyler ce l'ha nel suo" dissi tutto d'un fiato.
"Ok amico...ma se così non dovesse essere? Nel senso...Non voglio che ti fasci la testa prima del previsto!" Dalla voce di Bryan si deduceva che era parecchio preoccupato.
"Forse non hai capito Bryan, io DEVO trovarla. E se così non dovesse essere, andrò in capo al mondo per capire dove sia!" Chiusi la chiamata e presi il computer portatile che si trovava sulla mia scrivania, e mi diressi verso il letto.
Immisi la password che mi chiedeva per accenderlo, e andai in una frazione di secondi su Google per scrivere il numero di mio fratello.

Conoscevo mio fratello, sapevo che non sarebbe stato così intelligente da cambiare il numero di cellulare.
E infatti....eccolo.

Ringraziai mentalmente qualcuno lassù, per avermi fatto trovare Alyssa.
Era esattAmente a due ore di distanza da me.
Fissavo ancora lo schermo quando bussarono alla porta.
Andai ad aprire e mi trovai davanti Bryan e Clarissa.

"Che cosa ci fate qui? O meglio...cosa ci fa lei qui?" Indicai con il dito la mia amica, la quale non tardó a rispondermi.
"No scusa...la mia migliore amica è chissà dove e secondo te, sarei stata tranquillamente a casa seduta sul divano?"
"Avresti dovuto invece...è pericoloso venire con noi." La Guardai negli occhi capendo che non si sarebbe mai mossa dalla mia porta.

Sospirai e li feci entrare.
"Allora ragazzi...so dove si trova Alyssa" sbarrarono gli occhi.
"D-davvero?" Clarissa ormai stava piangendo.
Era esattAmente una settimana che non vedavamo e non sentivamo Alyssa.
Annui e spiegai che era a sole due ore da noi.
Come se i nostri pensieri potessero parlare in quel momento...tutti e tre ci alzammo e ci dirigemmo in direzione della mia macchina, pronti ad andare a recuperare Alyssa.

*****************

ALYSSA'S POV.

Sentivo dei rumori provenire dal giardino.
Piano piano mi svegliai e capii che non ero più nella mia stanza.
Quest'ultima era molto più buia e molto più fredda...notai anche un altro particolare inquietante.
Ero legata per i polsi, da una catena che non sarei riuscita a rompere nemmeno se mi avessero dato la fiamma ossidrica.
Iniziai ad andare nel panico e a svegliarmi completamente, quando sentii la porta cigolare.

"Bambolina guarda chi è venuto a trovarti?" Disse Tyler.

Alzai lo sguardo e sgranai gli occhi quando vidi la mia migliore amica davanti a me, in un bagno di lacrime.
Le stava per avvicinarsi a me, quando l'uomo dietro di lei le tirò i capelli facendole pronunciare un piccolo stuidulo.

"Non toccarla...è me che vuoi no?allora prenditela con me!" Dissi gridando, non staccando mai gli occhi dal ragazzo.

Non so perché pronunciai quelle parole, ma in quel momento sentivo che per lei come per gli altri miei amici, avrei dato la vita nel vero senso della parola.
Il ragazzo la incatenó davanti a me e tornó al piano di sopra dove si sentivano altri rumori.

"Che ci fai qui?sei impazzita?" Dissi lievemente vedendo che stava piangendo, per non farla spaventare.
"Sono venuta a riprenderti, ma sono preoccupata perché di sopra ci sono anche Bryan e...Kevin" disse l'ultimo nome abbassando lo sguardo.
Io in tutta risposta sussultai a sentire pronunciare quel nome.

"K-Kevin è qui?" Riuscì solo a dire.
La mia amica annui e ci voltammo entrambe nella direzione della porta quando questa si spalancó.
Clarissa era tesissima e decisi di dirle la prima cosa che mi passava per la mente, anche se non ero per niente sicura di quello che stava per succedere.

"Andrà tutto bene...tranquilla, ma tu fai esattamente quello che ti dicono e non pensare a me ok?"
"Ma...tu?" Disse
"Io me la caveró, ma tu mi devi promettere che non li contraddirai, so di cosa sono capaci, quindi ti prego, fai quello che ti dicono e non discutere!" Dissi infine, vedendo la mia amica fare si con la testa.

Dalla porta vidi correre nella mia direzione Kevin che non tardó ad avvicinarsi a me e a fissarmi con occhi sgranati.

"Cazzo...piccola mi dispiace" disse accarezzandomi la faccia e posizionando la sua fronte contro la mia.
Sapevo che si stava riferendo ai lividi sulla mia faccia e sul mio corpo, ed anche se faceva un male cane quel contatto con i miei lividi, lo lasciai fare, perché per qualche secondo non sentii più dolore, non sentii più la pelle bruciare.

"Allontanati immediatamente da lei, o giuro su Dio che il tuo amichetto si ritroverá una pallottola conficcata nella testa" disse Tyler entrando con Maverik e Aron che tenevano per le braccia Bryan.

"Allontanati subito da me, fai come ti dicono e non discutere per una volta"  Kevin a quelle parole che avevo appena pronunciato mi guardo direttamente negli occhi per vedere che stavo bene e non ero diventata pazza.

Volevo, e dovevo salvare i miei amici a tutti i costi e se questo doveva comportare avere tre uomini contro, l'avrei fatto molto volentieri.
A patto che a loro non sarebbe mai successo nulla.

Clarissa come al solito sapevo che non mi avrebbe mai ascoltato e infatti inizió ad urlare per riuscire a salvare il fratello che ormai si trovava legato come noi, incapace di muoversi.
Tyler si avvicinò alla ragazza e le rifiló un sonoro schiaffo, la quale fece smettere del tutto alla ragazza di urlare.
Negli occhi di Clarissa, si poteva scorgere il terrore puro.

"Non la toccare..." dissi urlando.
Aron e Maverik iniziarono a ridere nel vedermi andare in panico...Tyler invece si avvicinò e prendendomi per i capelli fece scontrare il suo sguardo con il mio, per poi appoggiare le sue labbra contro le mie.
Alcune lacrime ormai aveva lasciato i miei occhi, troppo pensanti per rimanere al loro interno.

"Sei un pezzo di merda...ma come cazzo è che noi due siamo fratelli?" Gridò Kevin dall'altra parte della stanza ancora in piedi.
"Scommetto che vuoi picchiarmi...vero fratellino?"disse Tyler con un ghigno.
Non mi piaceva per niente.

"Oh non voglio solo picchiarti...una volta per tutte voglio proprio vederti morto" disse Kevin scagliandosi contro il fratello.
Iniziarono a prendersi a pugni e calci e per un momento Tyler stava vincendo.
Io gridai tutta l'aria che avevo nel polpomi, ma venni calmata dagli schiaffi di Aron e Maverik.

"Basta ti prego...così lo ammazzi!" Dissi alla fine del loro scontro.
"Fratellino vuoi dire le tue ultime parole prima di morire  alla tua principessa?" Disse Tyler tirando fuori una pistola e puntandola contro la testa di Kevin.

"Ti amo da morire, ricordatelo sempre e ti chiedo scusa se non sono riuscito a salvarti" disse Kevin guardandomi negli occhi.

Le lacrime non volevano abbandonarmi.

"Tu mi hai già salvata...dalla prima volta che ci siamo visti.
Ti amo da morire" risposi ormai singhiozzando, ancora legata a questa maledetta catena.

Guardai Clarissa che tentava di liberarsi e una mano riuscì a farla scivolare fuori dalle manette.
Lei è sempre stata la più minuta tra tutte noi, quindi obbiettivamente non aveva problemi a sfilare i suoi polsi.
Mi guardò e nel suo sguardo per la prima volta, non lessi paura...ma vittoria.
Un "Ti voglio bene" uscì lieve dalla sua bocca.

Successe tutto in un secondo, quando uno sparo partì dalla pistola di Tyler.

"NOOOOOOOOOOOOO" gridai con tutta me stessa in direzione di Kevin, ma lui era immobile per terra che non si muoveva.

Lui mi ha salvata. (COMPLETA).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora