Capitolo 13

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Eccoci qui, finalmente atterrate a Seattle, io e Mia; dopo un paio di settimane ho deciso di ritornare con lei a casa, l'unica che sa il vero motivo per cui io abbia deciso di trasferirmi a New York; spero di ritornarci in quella bellissima città, nonostante sia abbastanza caotica mi ha permesso di distrarmi e cercare di non pensare all'unico vero motivo per cui io sono andata via da Seattle, ovvero Christian.

"Ana tutto Ok?", mi domanda Mia una volta recuperare le valigie e notando la mia faccia bianca.
Ora iniziano..le nausea, tutto ciò che riguarda una donna incinta!
"Scusa Mia, devo scappare un attimo in bagno", le lascio un attimo la.valigia e corro immediatamente in bagno.
Mi rinfresco poi il viso e ritorno da lei, come se nulla fosse.

"Dai ora prendiamo un taxi e andiamo da mamma e papà! Saranno felicissimi di vederti! Dirai subito a loro della gravidanza e che il bambino è di Christian?", non posso farlo o almeno per ora.
Potrei raccontare una mezza verità, ma come reagitebbero se sapessero di Christian?!
Man mano che il nostro taxi si avvicina a Villa Grey, il mio cuore batte all'impazzata, una strana sensazione, mista a felicità ed ansia si fa strada dentro di me.

Ringraziamo il tassista e ci avviamo verso l entrata: "Sei pronta Anastasia?", mi domanda Mia prendendomi la mano.
"Prontissimo!", e le sorrido ringraziandola in silenzio per ciò che ha fatto per me e che continuerà a fare.

"Siamo a casa!", quasi urla Mia una volta entrate in casa.
"Buongiorno signorine, i vostri genitori non sono in casa, ma date a me i bagagli, ci penso io", ad accoglierci è Gail, la nostra cameriera.
"Grazie Gmail! E Christian?", domando quasi spaventata.
"Il signor Christian tornerà per il pranzo, poi se non erro partirà per un viaggio di lavoro a Tokio..", rimango stupita nel venire a conoscenza del viaggio di Christian a Tokio.
E da un viaggio del quale mi aveva parlato mesi fa e ora vengo scoprire che alla fine ha deciso di partire.
"Grazie Gail! Ora vado a fare un riposino, sono davvero stanca!", dico a Mia e Gail.

Ritorno in quella che fino a quasi due mesi fa era la mia camera, tutto è come prima, nessun cambiamento, qui dentro sono rimasti chiusi i miei ricordi ed i miei sentimenti.
"Ana posso entrare?", ecco Mia è viene a sedersi accanto a me.
"Certo Mia..sto pensando a ciò che è accaduto in questa stanza", osservo le foto mie e di Christian insieme a quelle di Mia e una sensazione di tristezza appare sul mio volto.
"Anastasia stai male? Che succede? Non hai uma.bella c'era!", con lei non posso mentire, mi conosce perfettamente.
"Non voglio che parta!".
"Chi non vuoi che parta? Christian?", mi domanda Christian.
"Si Mia..non voglio che vada a Tokio, voglio che sappia tutta la verità e se lui parte, non troverò mai il coraggio di dirgli la verità e anche di confessargli i miei sentimenti..Mia lo voglio qui con me!", le braccia di Mia mi circondano cercando di darmi conforto.
"Ti voglio bene Ana! Io sarò sempre qui per te!", dopo che Mia esce dalla stanza mi faccio finalmente una doccia e decido poi di riposare.

Saranno passate un paio d'ore E vengo svegliata dalla voce squillante di Mia; sarà arrivato Christian forse?! Decido di scendere nel salone..

"Mia che succede? Christian!", alzo lo sguardo ed i miei occhi incrociano quelli azzurri-grigi di Christian.
"Anastasia! Non sapevo che tornassi anche tu!".
"Io vi lascio soli perché devo sistemare la valigia, a dopo ragazzi".

"Come stai Christian?", domando avvicinandomi a lui.
"Bene grazie..", dice allontanandosi da me è andando verso la cucina.
"Christian  cosa ti ho fatto?", domando mentre lo osservo versarsi un bicchiere di vino.
"Nulla Ana! Non mi hai fatto Nulla! Te ne sei solamente andata per quasi due mesi!", i miei occhi si riempiono di lacrime e Christian se ne accorge ma prima che possa raggiungermi, mi allontano dalla cucina.

"Ana vieni qui! Che succede? Stai male? Ana per favore!".
"Lasciami stare Christian! Forse ho sbagliato a tornare! Ora tu puoi partire per il tuo viaggio di lavoro, non pensare a me!", mi raggiunge bloccandomi per un braccio.
"Che cos'hai perché piangi? Tu hai preso la decisione di andartene! Se tu fossi rimasta avremmo potuto affrontare tutto insieme! E ora ritorni di punto in bianco mandando in confusione me stesso!", io mando in confusione lui??! Solo io avrei il diritto ora di essere in confusione, per tutto ciò che sto passando! Ma lui non può saperlo..
"Non ho Nulla! Se sono tornata ce un motivo ben preciso ma..meglio lasciare le cose così come sono! Fammi andare Christian!", corro in camera mia chiudendomi in bagno.

CHRISTIAN
Anastasia è tornata..la donna che amo è tornata! Ho una tale confusione in testa, devo anche partire e ora tutto è in discussione!
Cosa faccio? Non posso lasciarla ora che è ritornata ma..sarei curioso di sapere ciò che le è successo!

Decido di andare in camera sua ma Ana non ce; sopra il suo letto la sua agenda semiaperta.
Noto un piccolo post-it che sbuca fuori da essa; Christian non impicciarti..o forse..massi dai!
Decido di avvicinarmi e leggo un nome ed un numero di telefono sopra di esso: DOTTORESSA GREENE Ginecologa presso il Nortwest di Seattle.

Oddio! Anastasia è ritornata perché è incinta? Magari di David!! Non posso crederci!

L'amore può SalvartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora