L'amore può Salvarti

Capitolo 12

"Anastasia sei sicura di avere tutto qui con Te?", domanda mamma mentre carico le valigie sul taxi.
"Si mamma ho tutto..ma dov'è Christian? Pensavo che ci sarebbe stato per salutarmi", mi guardo intorno nella speranza che Christian arrivi da un momento all'altro ma qui oltre a mamma, papà e Mia, di Christian nemmeno l ombra.

"Tesoro non vuoi che ti accompagnamo all aeroporto?", mi chiede papà abbracciandomi.
"No papà, sarebbe ancora più difficile salutarvi e poi comunque ci vedremo su Skype e ritornerò presto a casa, state tranquilli! Vi voglio bene! Anche a te  Mia! Ti voglio bene sorellina! Vi chiamo appena arrivo", salgo sul taxi e con una lacrima che scorre sul mio viso, saluto i miei genitori e Mia sorella Mia.

Avrei voluto tanto salutare anche Christian, ma forse è stata una sua scelta apposita, non essere presente.

Ciao Seattle, ci vediamo presto!
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UN MESE E MEZZO DOPO
Sono felicissima Oggi!
Ho una ragione particolare per esserlo: andrò a prendere Mia all'aeroporto e starà qui con me per un Po di tempo!
Con l'università per fortuna va tutto bene, è tutto nuovo ma sto cercando di ambientarmi.
In questi giorni sono libera dagli impegni dell' università quindi posso rilassarmi insieme a Mia, anche perché io ultimamente non sono stata particolarmente bene, forse è stato il cambiamento di città..diciamocelo, New York non è proprio dietro l angolo!

MA credo che appena mi sarò sistemata come si deve, tutto tornerà come prima E staró meglio!

Bevo un caffè al bar nell'attesa che arrivi l aereo di Mia, ma è più il caffè che lascio nella tazzina che quello che bevo.
Controllo l orologio: ecco forse l aereo di Mia è appena atterrato!
Mi dirigo verso le uscite e ad un tratto..eccola, nella sua bellissima chioma bionda riconosco Mia!

"Anastasia sorellina! Quanto mi sei mancata!", riabbracciare Mia è come essere a casa, sentire il suo calore e la sua vicinanza mi fa felice.
"Quanto mi sei mancata Mia! Com'è andato il viaggio?", le chiedo allontanandoci insieme verso il taxi.
Ad un tratto si ferma: "Mia perché ti sei fermata? Non stai bene?", mi guarda e ritorna vicino a me.
"Anastasia sei tu quella che non sta bene! Ti conosco fin troppo, sei mia sorella..tu hai qualcosa che non va! Non nascondermelo..lo vedo dai tuoi occhi, sono più brillanti non so hai più luce negli occhi..Anastasia..sei incinta?", rimango per un attimo come interdetta.
"Ma cosa dici Mia No! Sto cercando ancora di ambientarmi bene e poi lo stress del cambiare citta..staró meglio Mia, vedrai", mi guarda.scuotendo la testa.
"Non mi convinci sorellina! Ora io e te andiamo nel tuo appartamento ma prima..passiamo in una farmacia! Prendo un test Ana..ascoltami, sono tua sorella! E poi..niente lascia stare!", mi dice sorridendomi dolcemente.
"Come lascia stare? Che stavi per dire Mia?".
"E poi comunque potresti essere incinta! Su dai, con Christian eravate ubriachi e poi ce anche David..oddio che casino Ana!".
"Mia se davvero io fossi incinta, il padre potrebbe essere uno soltanto: ovvero Christian! David all'inizio della nostra storia mi aveva raccontato di se, della sua vita e si era confidato con me sul fatto che fosse sterile, che non poteva avere dei figli! Però dai non ci pensiamo, io comunque non sono incinta, te l ho detto cosa può essere", finalmente andiamo a casa, ma decido di fare contenta Mia, passando in una farmacia e acquistando un test..

"Che bello il tuo appartamento Ana e poi New York è affascinante! Ma ora..chiuditi in bagno e fai quel benedetto test!", decido di accontentare Mia è mi chiudo in bagno per fare il test.
Ho l ansia a mille, sono curiosa di scoprire il risultato..
Attendo qualche minuto e con il test ancora in mano, vado da Mia per leggere insieme il risultato.

"Allora Ana? Qual É il risultato? Vediamo un po", la prima a guardare è Mia è dallo sguardo che mi rivolge capisco tutto.
"Anastasia..ti rimane una cosa da fare adesso!", mi dice in modo davvero serio.
"E cioè Mia?", le domando preoccupata.
"Torna con me a Seattle".