Capitolo 16

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ANASTASIA
Sono passati esattamente due mesi da quando papà non ci rivolge più la parola..
Con lui non abbiamo più avuto nessun contatto, a differenza di mamma e di Mia che regolarmente ci vengono a trovare qui all'Escala nel nostro appartamento.
Per fortuna qui io e Christian stiamo benissimo, abbiamo trovato una cameriera con delle ottime referenze che ci da una mano, visto che io ogni tanto sono impegnata con l'università.

"Amore che ci fai già sveglia? L appuntamento con la dottoressa Greene è alle undici", Christian si è svegliato ed è venuto ad abbracciarmi mentre io bevo una tazza di The osservando Seattle dalla grande vetrata del salone.
"Non riuscivo a dormire Christian, penso a papà, sono due mesi che non ci parla, pensavo che avesse superato ma.. almeno parlare con te che sei suo figlio di sangue invece nulla", mi prende il viso tra le mani e mi basta il suo tocco per essere più tranquilla.
"Ana non dire più queste cose! Dobbiamo dargli ancora del tempo a papà e poi tu sei figlia come me e Mia capito? Piccola almeno stamattina prova a non pensarci..ora andiamo a fare una.doccia", ecco il suo sorrisino malizioso.
Oh Christian quanto ti amo!

Finalmente siamo pronti!
Ho l'ansia a mille e aspetto che la dottoressa Greene ci chiami mentre l attendiamo fuori dal suo studio.

"Ana stai tranquilla! Tra poco la dottoressa ci chiamerà non ti preoccupare!", come faccio a essere tranquilla e calmarmi? Stamattina dovremmo scoprire il sesso del bambino ed io sono così felice..
Dopo qualche minuto veniamo chiamati dalla dottoressa, che ci fa accomodare nel suo studio.

"Allora Anastasia come stai? Fastidi? Problemi?", mi domanda la dottoressa.
"È tutto ok per fortuna dottoressa,le nausee sembrano diminuire ed è meglio così", dopo poco la dottoressa mi prepara per l'ecografia.
La mano di Christian è intrecciata alla mia, non vuole lasciarmi sola e perdersi un secondo di questa magnifica emozione.
"Allora..vediamo un Po.. il vostro bambino cresce bene, è tutto nella norma quindi potete stare assolutamente tranquilli", sarà forse un maschio?!
"Dottoressa ma si vede se è maschio o femmina?", domanda agitato Christian.
"Certo signor Grey, è un bel maschietto", gli occhi dapprima spaventati di Christian ora sono pieni di Gioia, pieni di lacrime ma.di felicità.
"Ana amore mio!", dice dandomi un bel bacio sulle labbra.
"Sono felicissima che sia un maschietto! Un piccolo Grey Christian!", siamo entrambi felici.
Non poteva capitarci cosa più bella!

"Andiamo a casa adesso amore?", mi domanda Christian facendomi salire in auto.
"No Christian, voglio passare da mamma e papà è dargli la notizia..anche se papà non vuole vederci ma io voglio farlo", accontenta il mio desiderio Christian perché sa quanto mi faccia soffrire questa cosa.

Dopo qualche minuto siamo davanti  a Villa Grey, ad aprirci ecco Gail: "Buongiorno Anastasia, buongiorno Christian prego entrate, i vostri genitori sono a tavola per il pranzo", ci facciamo accompgnre in sala da pranzo..gli occhi di papà quando ci vedono sono pieni di rabbia, perché ce l ha tanto con noi?!

"Figlioli", l unica ad alzarsi e salutarci è mamma.
"Ciao mamma..siamo venuti per darvi una notizia..non ce Mia?", domanda Christian a nostra madre.
"No purtroppo è fuori con degli amici e torna in tarda serata.. cosa volevate dirci ragazzi?", domanda mamma abbracciandomi forte
"Volevamo dirvi che..io e Christian aspettiamo un maschietto..", la felicità negli occhi di mamma ci ripaga di tutto il dolore per l allontanamento di papà.
"È una notizia bellissima! Carrick non sei contento? Avremo un nipotino!" Papà si alza dalla sedia e si allontana verso la cucina.
Nulla, neanche una parola per congratularsi con noi.
"Papà.. ti prego di qualcosa", dico a mio padre con le lacrime agli occhi.

Si volta e con lo sguardo pieno di rabbia: "andatevene da qui!", non ci penso più di un minuto, intreccio la mia mano con quella di Christian e decidiamo di andar via.

Non pensavo che papà potesse arrivare a provare così tanta rabbia nei nostri confronti!

"Amore mi dispiace!", una volta arrivati alla macchina Christian mi abbraccia forte.
"È colpa mia Christian, lasciamo le cose così come sono", una volta seduti in macchina è come se la vista mi si appannasse e la testa cominciasse a girare vorticosamente.
"Amore stai bene?", mi dice Christian prendendomi la mano ma è un attimo..e fra le braccia di Christian svengo.

L'amore può SalvartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora