~PUDDIN~ my life❤️

12.

Suona la sveglia.
Caspita mi sono dimenticata di disattivarla in questo orario.
Allungo il bracco verso il comodino e la spengo con un colpetto secco.

Sapendo già che se apro entrambi chi occhi verrò accecata dalla luce di cristo, perciò apro un occhio per abituarmi alla luce accecante.
A quel punto apro anche l'altro.

Spalanco la bocca e faccio un lunghissimo sbadiglio mentre mi stiracchio un po'.

Riapro gli occhi e con la vista ancora un po' sfocata noto che c'è una sagoma d'avanti a me.

Presa dall'ansia, prendo da sotto al cuscino una specie di coltello.
Mi alzo dal letto e punto la lama nella direzione della sagoma, che si fa sempre più chiara.

Sento una risata troppo familiare che mi manda sempre in iperventilazione. Il tutto riacquista senso quando noto i capelli verdi ben visibili.
Porco ZIO.
Che infarto.

A quel punto mi rilasso e butto per terra il coltello con un sospiro di sollievo.
- Beh notevole!-. Dice serio.
- Mi sono proprio cagato sotto!- scoppia in una risata, contagiosa.
Rido anche io.

- Non è divertente!- dico per poi dargli una pacca sul braccio.
Vedo che i suoi occhi si soffermano troppe volte sul mio petto.
Non capisco è così abbasso lo sguardo sul mio seno è noto di non avere il reggiseno.
Dalla maglietta sottile, poco poco aderente, bianca si può intravedere perfettamente la forma dei capezzoli e del prosperoso seno.

Senza pensarci due volte me lo copro con le braccia.
Sento le guance infuocarsi e per non fargli vedere l'effetto che mi fa gli do le spalle.

Sono troppo occupata a tenere a bada le mie emozioni che non sento neanche il Joker alzarsi dal letto e venirmi incontro.

-Girati pasticcino.- mi ordina.
A quel nomignolo il mio cuore manca un battito.
Mi giro con le braccia ancora avvolte al petto.
Il suo respiro si fa pesante.

Con un movimento lampo mi scioglie le braccia dal petto.
- mmmh-.
Caccia fuori la lingua e si lecca le labbra.
Non ci riesco a stare così me ne devo andare. SUBITO.
Faccio per sorpassarlo, ma mi blocca.

-ehm...d-dovrei andare al bagno...- balbetto.
Non dice niente. Si avvicina, mi prende i polsi e mi spinge verso il letto.
Questa cosa mi sta eccitando troppo.
Il mio respiro si fa affannoso.
Il cuore mi batte all'impazzata.
Non posso fare altro che guardare le sue labbra carnose.
Mi lascia i polsi si avvicina poco più a me lasciando un piccolo spazio tra le nostre labbra. Impaziente annullo la distanza e lo bacio.

Dopo qualche secondo si stacca e mi ordina di sdraiarmi sul letto, ma non mi sdraio.
- No, sdraiati tu.- sussurro in modo eccitante.
Caccia fuori un sorriso fin troppo compiaciuto.
Mi sorpassa, ma prima di sdraiarsi mi afferra ancora i polsi e mi trascina insieme a lui. Ridiamo.
Ora sono a gambe aperte sopra di lui.

- mmh.- dice leccandosi di nuovo le labbra.
Devo ammettere che questa cosa si sta facendo veramente interessante.

Mi avvicino a lui, infilo le mani nei suoi capelli e ci baciamo molto appassionatamente.
Ma oggi non mi basterà soltanto un bacio.

Gli ormoni prendono il sopravvento e i mei fianchi iniziano a muoversi.
Mi afferra per i fianchi e mi incita a muoverli più velocemente contro di lui.

Ci stacchiamo per riprendere fiato e lei mie dita contornano i punti più evidenti del suo volto.

Però sono obbligata a fermarmi perché inizia a baciarmi sul collo e a mordicchiarlo leggermente.
Gemo sotto il suo tocco.
Le mie mani continuano curiose sul suo corpo.
Accarezzo i suoi addominali.

Mi sposto poco più giù.
Adesso inizio io a baciarlo sul collo. Lui geme e questo mi spinge a continuare per poterlo risentire.

Inizio a sbottonargli la camicia nera.
Fino a sfilargliela del tutto e a buttarla per terra.
Lo bacio sul in mezzo al pettorali e poi scendo una sfilza di baci fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni viola.

Sto per sbottonarglieli e tiraglieli giù. Ma poi mi ricordo che non siamo soli.
C'è anche Ivy.
Mi fermo. Guardo la porta, ma lui mi risponde subito:- bloccata-.
Rispondo con un- Oh-.
Continuo a a fare quello che stavo facendo.
Glieli sfilo e vedo il rigonfiamento sui boxer.
Sorrido a quell'immagine. Mi piace il fatto di potergli fare questo effetto.
Mi prende i polsi e mi fa sdraiare sotto di lui.

Ci baciamo e mentre si regge sui gomiti si abbassa il giusto per far aderire i nostri bacini.
Il mio seno si appoggia perfettamente sul suo petto e questo pare piacerli.
Inizia a strusciarsi sopra di me per farmi senatore quanto è duro.

Mi bacia il collo e si sposta più giù.
Mi sfila la maglietta, che non tralasciava nulla al caso, violentemente.
Inizia a baciarmi il seno massaggiandolo leggermente.
Gemo.
Una sua mano si sposta più giù fino all'elastico delle mutandine 3 dei pantaloni del pigiama.
Non so fino a dove ci spingeremo.
Il tutto però s'interrompe quando entrambi sentiamo la voce di Ivy.

- Harleen!- urla Ivy per farsi sentire.
Lui fa per continuare ma lo fermo.
Mi alzo dal letto.
E gli rispondo:- Arrivo!-.
Prima di aprire la porta e andarmene mi volto e gli mimo con le labbra uno "scusa".
Lui però ride squadrandomi.
Cazzo stavo uscendo mezza nuda!
Afferro la maglietta e la infilo.
Gli do un rapido bacio ed esco di corsa dalla stanza.