(Biblioteca S&J)Parte 3

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Jonas si svegliò, anche se per la verità non aveva chiuso occhio , aveva pensato alla scorsa notte, e a occhi di smeraldo "Scarlett", non poteva credere alle parole che aveva ascoltato,e quando stava per indagare e chiederle come facesse a saperlo , ecco che dei poliziotti li avevano interrotti, alcune persone lo avevano visto correre dietro a Scarlett e avevano chiamato la polizia insospettiti, così vennero scortati fino al campus dove la preside Pottman aveva fatto una grandiosa sceneggiata, svegliando quasi tutti gli studenti , e ora gli toccava stare a pulire le aule dopo le lezioni , mentre Scarlett doveva occuparsi della biblioteca scolastica, non sapeva quando l'avrebbe rivista , sicuramente si sarebbe tenuta alla larga, e se lo avesse visto avrebbe cambiato strada "Doveva fare qualcosa per incontrarla e sapere come aveva fatto a scoprire il suo segreto" . <Ehi muoviamoci , se no arriveremo tardi, e già ti sei messo in un bel casino > sorrise Caleb lanciandogli una maglietta verde , Jonas era a petto nudo e si avvicinò alla finestra, la giornata era soleggiata, e gli studenti riempivano il cortile , quando i suoi occhi si soffermarono sul motivo dei suoi pensieri "Scarlett!" percorreva il cortile con in mano dei libri , i suoi capelli ondeggiavano lucenti e illuminati dal sole , come se sapesse che la stava osservando, si voltò verso di lui , Jonas rimase stupito , lei lo fissò per alcuni secondi, poi distolse lo sguardo incamminandosi verso l'entrata della scuola.

<Ciao Jonas, come va? tutto bene?> Natascha lo salutò con i suoi modi da seduttrice <Ciao Natascha, si bene > disse Jonas indifferente e fingendo un sorriso d'occasione <So cosa ti è successo, ti ha beccato la Pottman , mi dispiace , magari potrei farti compagnia che ne dici ?> chiese la bionda , Jonas la guardò distrattamente , i suoi occhi avevano intravisto Scarlett nel corridoio <Scusami Natascha , ma devo andare , ci vediamo> disse correndo nella direzione di Scarlett , Natascha si voltò arrabbiata da quel trattamento indifferente, e lo osservò allontanarsi; <Scarlett!> la chiamò, la ragazza lo vide , e si voltò in avanti cercando di aumentare il passo e ignorarlo, Jonas gli si parò davanti <Dobbiamo parlare > le disse, Scarlett lo guardò da capo a piedi con gli occhi sgranati <Mi dispiace , non posso> disse semplicemente cercando di svincolarsi , ma Jonas non glielo permise <Si che puoi Scarlett , voglio sapere come fai a ...> si guardò intorno poi la prese per un braccio e la fece accostare al muro<...A sapere ciò che sono > gli disse sottovoce ,Scarlett abbassò lo sguardo , <Mi dispiace io non volevo ...non è colpa mia > disse, e Jonas fù ancora più confuso di prima <Cosa non è colpa tua ?> le chiese , la campanella suonò<Devo andare a lezione > disse Scarlett divincolandosi , Jonas la seguì <Devi spiegarmi > insistette lui <Io ...non posso mi dispiace> gli disse entrando in classe e chiudendo la porta. Jonas rimase fuori pensieroso "Non si sarebbe arreso ...doveva sapere " .

Le lezioni erano finite Jonas come stabilito stava pulendo l'aula, "Scarlett doveva essere in biblioteca"pensò il sole stava tramontando, la scuola e il cortile si tinsero di rosso e arancio "Doveva sbrigarsi prima che calasse sera , se no Scarlett sarebbe ritornata nel dormitorio, e non avrebbe potuto parlarle ". Chiuse l'aula un pò prima di quanto doveva è corse uscendo nel cortile dirigendosi verso la biblioteca. Entrò , tutto era immerso nel silenzio, iniziò a cercarla, la biblioteca era isolata e le finestre aperte illuminavano tutti i libri, quando qualcuno si mosse una ragazza dai lunghi capelli castano ramati era sulla scala intenta a posare alcuni libri. Jonas si incantò sembrava un angelo la luce la illuminava tutta "era bellissima" le si avvicinò senza farsi scoprire , e la sospirare immersa nei suoi pensieri, poi si accorse di essere osservata è si voltò si scatto spaventata perse l'equilibrio è cadde. Jonas la prese fra le braccia Scarlett aprì gli occhi guardandolo... erano vicinissimi <Presa!> disse Jonas sorridendo, Scarlett arrossì <Dovrei ringraziarti...ma sei stato tu a spaventarmi e farmi perdere l'equilibrio> disse quasi ridendo ma si trattenne <Allora non ringraziarmi> le disse avvicinando il viso al suo e provando a baciarla, lei si mise un libro davanti alle labbra per non essere baciata, da dietro al libro spuntavano solo due grandi occhi verde smeraldo, Jonas rise <Peccato > disse mentre la poggiava a terra <Allora? Vuoi spiegarmi un pò ?> le chiese, lei si voltò di spalle <Non capiresti> gli disse <Be provaci > continuò Jonas, Scarlett poggiò il libro sul tavolino di legno e non rispose <Scarlett?> insistì lui, lei si voltò guardandolo seria <Jonas io... io riesco a...> tentennò incerta, Jonas le si avvicinò <A cosa ?> chiese <A vedere i segreti più nascosti delle persone> disse Jonas la osservò curioso <Come fai ?> le chiese <Non lo so e da quando ho memoria che riesco a farlo ...tocco una persona e riesco a scoprire i suoi segreti più oscuri> gli confessò Jonas si stupì <Capisco >disse semplicemente, la cosa però non lo infastidiva anzi ora avevano entrambi qualcosa di cui gli altri non potevano sapere <E tu? Cosa sei in realtà > gli chiese <Sono un mezzo angelo>disse senza preamboli " per la prima volta,nella sua vita non gli importava che qualcuno avesse scoperto chi era in realtà,tutta la sua vita era un continuo nascondersi,e in quel preciso momento si sentì veramente libero di essere ciò che era senza problemi"<Mia madre e un mezzo angelo ....mentre mio padre un essere umano io sono il loro frutto > le disse sorridendo, Scarlett lo guardò sorpresa <Sai quando l'ho visto non ci potevo credere, anche adesso che me lo hai confessato e ... e tutto così strano > disse lei, Jonas rise <Ti spaventa?> le chiese , lei scosse la testa sorridendo <E io ti spavento?> chiese a sua volta <No anzi ...> le disse avvicinandosi e mettendole una mano dietro la testa per avvicinarla , poi la baciò <...sei la cosa più bella che abbia mai visto> continuò sottovoce ,baciandola ancora ,Scarlett non si tirò indietro e si lasciò baciare. <Jonas io...non possiamo > disse scostandosi, improvvisamente triste, <Perchè?> le chiese, alcune lacrime le segnarono il viso , Jonas rimase sorpreso <Scarlett?> le disse preoccupato <Io non posso ...ci sono cose nella mia vita che ti farebbero solo del male...e non voglio> continuò <Addio Jonas > poi corse via, Jonas rimase immobile "Perchè aveva detto quelle cose? a lui non importava del suo passato e non gli importava di mettersi nei guai ..la desiderava e anche lei , allora qual'era il problema? cos'è che la spaventava?"

Poker D'Assi : Jonas BlakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora