Capitolo 8

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Fatte le varie foto di rito e i vari festeggiamenti post partita la serata proseguì in un locale. I ragazzi erano alquanto alticci e si scatenavano ballando come matti. La serata era arrivata a conclusione ed era ora di rientrare.
‹‹Io non affatto sonno›› disse David ‹‹e voi 2?›› chiese poi a Fer e Juan.
‹‹per nulla›› rispose Fer.
‹‹nemmeno io›› disse Juan.
‹‹Allora andiamo a fare un giro›› disse David.
‹‹Un giro alle 2:00 di notte?›› chiese Clara.
‹‹Volete venire anche voi?›› fu la pronta risposta di Juan.
‹‹vorreste andare da soli?›› chiese Crystal.
‹‹beh se andiamo da soli abbiamo più probabilità di conoscere qualcuna›› disse Fer sorridendo.
‹‹Ah si?›› chiesi io ‹‹allora noi andiamo a farci un bel giretto in qualche pub, da sole avremmo più probabilità di conoscere qualcuno››
‹‹non ci pensare neanche lontanamente›› disse Fer abbracciandomi.
‹‹l'idea di Aleksandra non mi dispiaceva affatto›› disse Clara sorridendo.
‹‹se devo essere sincera nemmeno a me ›› aggiunse Crystal.
‹‹Ehi ehi amici›› disse David ‹‹ma le avete sentite?››
‹‹le abbiamo sentite›› rispose Juan.
‹‹ma state scherzando vero?›› chiese Fer.
‹‹mai state così serie›› rispondemmo assieme con Crystal e Clara, e ci voltammo per incamminarci verso il pub. Poi ci voltammo indietro verso i ragazzi.
‹‹ancora qua state?›› chiesi ‹‹non andate più in giro a fare nuove conoscenze?››
Si guardarono tra loro e si avvicinarono a noi.
‹‹Ok avete vinto›› dissero assieme.
‹‹Ancora qua siete?›› dissero alcuni compagni che erano venuti ad accompagnare le famiglie in albergo.
‹‹già che ci possiamo fare, abbiamo tre donne gelose che non vogliono farci andare via›› disse David.
‹‹noi eh›› disse Clara.
‹‹si si confermo›› disse Fer.
‹‹anche io›› disse Juan.
‹‹ah bene, allora dato che ora ci sono i vostri compagni rientrate con loro in albergo, siamo più tranquille›› dissi.
‹‹e noi intanto andiamo a bere qualcosa›› disse Crystal.
‹‹al pub›› aggiunse Clara ‹‹buonanotte campioni›› dimmo in coro e ci incamminammo verso il pub.
Non abbiamo avuto il tempo nemmeno di fare due passi che i tre simpaticoni si misero davanti a noi.
‹‹Alt›› dissero.
‹‹meno male che erano loro le gelose›› dissero gli altri ridendo ‹‹noi andiamo a dormire notte gelosoni›› e andarono via.
‹‹Abbiamo intenzione di rimanere qua?›› chiesi ‹‹fa abbastanza freddo››
‹‹ci penso io a riscaldarti›› disse Fer abbracciandomi.
‹‹andiamo a farci un giretto›› disse Juan e ci incamminammo per le vie di Monaco.
Rientrammo in tarda mattinata giusto il tempo di fare una doccia e andare a fare colazione. Gli altri erano già seduti a tavola.
‹‹Buongiorno dormiglioni›› dissero alcuni.
‹‹più che altro mi pare stiano ancora dormendo›› disse il mister.
‹‹in realtà non abbiamo chiuso occhio, le vie di Monaco sono affascinanti di notte›› disse David.
‹‹il freddo un po' meno›› disse Crystal.
‹‹colpa della tua dolce metà che invece di starti vicino faceva il pagliaccio›› disse Fer.
‹‹da quale pulpito›› rispose David ‹‹mi pare che ci fossero altri due pagliacci assieme a me››
‹‹ma non siete stanchi di parlare?›› chiesi.
‹‹ma davvero›› aggiunse Clara ‹‹lo avete fatto ininterrottamente tutta la notte››
‹‹siete stati tutta la notte in giro?›› chiese Lampard.
‹‹si dovevamo tenere d'occhio queste tre che avevano strane idee in testa›› disse Juan.
‹‹noi eh?›› chiesi.
‹‹quando siamo andati via noi non mi pare che fossero loro le gelose›› intervenne Lampard.
‹‹shhh non fare la spia›› disse Juan.
‹‹come se non vi conoscessero›› rispose Lampard. Finalmente ci fu servita la colazione. Dopo aver finito ognuno andò in camera a preparare le valigie e prepararci alla partenza. Eccoci finalmente a Londra, destinazione casa di Fer.
‹‹Finalmente, casa dolce casa›› disse Fer sedendosi sul divano.
Crystal era venuta a prendere la sua roba per andare da David.
‹‹vi lasciamo soli soletti›› disse David ridendo ‹‹andiamo a casa›› aggiunse rivolgendosi a Crystal. Ci salutarono e andarono via.
‹‹Vieni a sederti qua vicino a me›› disse Fer.
‹‹Meglio se prima sistemo le nostre robe›› dissi.
‹‹dai lascia stare che li sistemi dopo››
‹‹ok solo 5 minuti›› dissi. Non ne passarono 2 che suonarono alla porta.
‹‹e ora chi sarà?›› chiese Fer ‹‹quei due matti avranno sicuramente dimenticato qualcosa›› e andò ad aprire.
‹‹ciao papà›› sentii.
‹‹ciao tesori miei›› disse Fer abbracciando Nora e Leo ‹‹che ci fate qua?›› chiese.
‹‹Avevano voglia di vederti›› disse dall'uscio della porta Olalla.
‹‹sarei venuto a prenderli tra poco›› rispose Fer ‹‹entrate›› aggiunse.
Io rimasi per un attimo senza parole.
‹‹vedo che sei in dolce compagnia›› disse Olalla.
‹‹non credo sia un problema tuo›› sbottò Fer ‹‹piccoli, lei è Aleksandra e sta con il papà››
‹‹ciao Aleksandra›› mi dissero in coro Leo e Nora e corsero nella loro camera a giocare.
‹‹se vi crea troppo disturbo porto i bimbi via››
‹‹smettila Olli›› disse Fer ‹‹ti possiamo offrire qualcosa o togli subito il disturbo?››
‹‹no tranquillo levo il disturbo ho qualcuno che mi aspetta›› disse.
‹‹ottimo, allora corri e non farlo aspettare›› disse Fer.
‹‹ciao piccoli, la mamma va via, ci vediamo domani›› disse ai piccoli e andò via. Nora e Leo tornarono a giocare.
‹‹Scusa non sapevo che venisse›› mi disse.
‹‹non devi scusarti è pur sempre la mamma dei tuoi figli, ora va a giocare con loro, io sistemo le nostre robe in camera e preparo qualcosa per il pranzo››
‹‹Ok amore›› e mi baciò.
Mi misi all'opera: sistemai la roba e preparai il pranzo. Andai a chiamarli in camera ‹‹il pranzo è pronto›› dissi.
‹‹arriviamo amore›› disse Fer mentre Leo e Nora corsero verso di me. Erano dei bambini adorabili ma d'altronde come poteva essere diverso con lo straordinario papà che si ritrovavano. Finito di pranzare Fer coi piccoli andò a guardare la Tv. Io sistemai la cucina e li raggiunsi. Dopo pochi minuti i piccoli si addormentarono.
‹‹Forse è meglio se li portiamo nei loro lettini, qua non stanno affatto comodi›› dissi.
‹‹Hai ragione››. Sistemati i bambini tornammo a sederci davanti alla tv. Lui poggiò la testa sulle mie ginocchia. E io gli accarezzavo i capelli. Che bel momento, se qualcuno mi avesse detto che sarebbe successo tutto ciò, lo avrei preso per matto, eppure era vero. Fer, il mio idolo, era li con me.
‹‹Sai fino a qualche settimana fa non avrei mai creduto di vivere un momento così straordinario›› disse ‹‹ed è solo merito tuo, non credevo di potermi innamorare ancora, e invece tu ci sei riuscita››
‹‹pensa io fino a qualche settimana fa speravo di incontrare il mio idolo, e mai avrei lontanamente immaginato, che saremmo arrivati a stare insieme››
Si alzò e mi baciò. In tv facevano uno speciale sul cammino del Chelsea in Champions, ma Fer si addormentò prima che finisse. Non potei gustare a lungo quel tenero momento che squillò il mio telefonino. Risposi subito per non farli svegliare. Era Crystal.
‹‹Ehi cara dimmi›› dissi.
‹‹che fai di bello?›› mi chiese.
‹‹sono seduta sul divano con Fer che dorme sulle mie ginocchia››
‹‹oh che teneri che siete›› disse ‹‹volevo chiederti se stasera vi andava di mangiare una pizza o da noi o da voi››
‹‹ottima idea›› dissi ‹‹ma facciamo a casa di Fer, ci sono i piccoli con noi››
‹‹oh ma che bello non vedo l'ora di conoscere quei due gioielli›› disse. Ma di sottofondo sentii ‹‹ma che bella famigliola che sono, ci vorrebbe un terzo bambino ora›› sghignazzava David.
‹‹digli che pensasse lui al primo, che io e Fer non abbiamo fretta›› dissi.
‹‹ehi ehi smettetela tutti e due›› disse Crystal ‹‹ci vediamo più tardi››
‹‹ok a dopo››. Nora si svegliò e ci raggiunse sul divano.
‹‹Ehi piccola vieni qua›› dissi ‹‹siediti vicino a me e aspettiamo che papà si svegli››
‹‹Anzi facciamo un'altra cosa›› Presi un cuscino, lo misi sotto la testa di Fer e mi alzai dal divano.
‹‹Che ne dici se io e te facciamo qualche bel giochino assieme?›› dissi.
‹‹Siiii›› disse felice Nora.
‹‹bene, scegli tu il gioco›› dissi.
‹‹un disegno, voglio fare un disegno per papà››
Dopo qualche minuto ci raggiunse Leo.
‹‹anche io voglio colorare›› disse.
‹‹certo piccolo, siediti qui con noi›› e continuammo a colorare. Poco dopo Fer si svegliò ma noi non ce ne accorgemmo, lui prese il suo cellulare e ci fece una foto, poi la pubblicò su Facebook scrivendo "non può esistere risveglio migliore che trovarsi davanti ai propri occhi le tre meraviglie della mia vita"

I see London, I see you and I love you - Angela || F. TorresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora