capitolo 2

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-"Salve, piacere Harry"
Si presentò il nuovo iscritto appena arrivato.
Un ragazzo dai capelli corti  castani chiari e gli occhi verdi con un fisico magro.

-"Piacere Jasmine"
Si presentò quasi intimidita del fatto che non l'avesse riconosciuta e prendendola alla sprovvista.

Jasmine si allontanò con lo sguardo basso per la prima volta da un paio d'anni ignorando i complimenti degli altri iscritti.

-"Carina la tipetta"
Si rivolse Harry a Sebastian che intanto guardava preoccupato la ragazza andare via.
-"A meno che non è la tua ragazza"

Si mise le mani davanti.

-"No no è un'amica d'infanzia "
Lo rassicurò fingendo un sorriso e continuando a spiegare l'esercizio.

-"Sei una stupida"
Si autorimproverava Jasmine di fronte allo specchio cercando di trattenere le lacrime.
-"Anni di sacrificio, poi arriva ancora una volta nella vita quello stronzo e ti manda il cervello in pappa"
Continuava interrompendosi per l'entrata delle due che prima l'avevano derisa.

-"E voi che avete da guardare?"
Si irrigidì uscendo per andare via e sbattendo la porta alle due che l'avevano guardata senza fiatare.

Jasmine ricordava ogni dispetto, tutte le volte che lui l'aveva derisa per via del suo aspetto e che si era rifugiata in bagno a piangere, e ancora provava un misto tra rabbia e rancore se ci pensava.

-"Perché a me?"
Pensava mentre era per strada verso il bar della sua amica.

Aveva indossato un mini abito fucsia e un paio di tacchi dodici centimetri e si era messa seduta al bancone aspettando di ordinare.

-"Che c'è cara?"
Si avvicinò al bancone asciugando il bicchiere Melissa, una ragazza di colore amica di Jasmine.

-"Niente"
Disse buttando la testa sulle braccia poggiate sul bancone.

-"Di a me, sai che so sempre come aiutarti "

-"Ti ricordi quando ti raccontai di Harry?"

-"Quello della scuola?"

-"siii"
Disse sbuffando a chiudendo la testa tra le sua stesse braccia.

-"E quindi?"

-"Si è iscritto in palestra, dove vado io, il che significa incontrarlo ogni stramaledetto giorno"
Sbuffò.

-"Ma ora tu hai in mano le carte, il giro sta a te e hai anche delle buone carte a tuo favore aggiungerei"

Indicando con la mano il suo corpo tonico.

-"E cosa dovrei fare? "
Chiese sollevando di poco lo sguardo.

-"Sei una donna, bellissima, puoi vendicarti con quello che madre natura insieme ai tuoi sacrifici vi siete procurati"
Disse maliziosamente.

-"Cioè dovrei sedurlo? "

-"Sedurlo, provare la sua carrozzeria e abbandonarlo"

Jasmine ci pensò su e poi sorrise come se avesse trovato una risposta a tutti i suoi problemi e mandando giù il bicchierino di vodka afferrò la borsa e corse via.

-"Sei sempre meravigliosa, grazie, vado ciao"

Lasciando Melissa senza parole dietro al bancone.

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